Golf: Villaverde Open – Udine – Alps Tour 2017

AD UDINE VINCE LO SPAGNOLO ARNAUS, JOON KIM IL MIGLIORE AZZURRO

Parla spagnolo il Villaverde Open: il dilettante Adria Arnaus (199; 66 64 67, -13) ha vinto al playoff la gara di Udine, valida per Alps Tour e Italian Pro Tour. L’iberico ha finito in parità col francese Gregoire Schoeb (199; 63 69 65) e poi lo ha superato con un par alla prima buca di spareggio. Sono rimasti fuori per un colpo lo scozzese Ewen Ferguson e i transalpini Anthony Renard, Jean-Baptiste Gonnet e Ugo Coussaud (198, -12). Schoeb si è però consolato con la prima moneta di 5.800 euro, poiché Arnaus, come amateur, ha ricevuto una coppa d’argento.

Villaverde Open

Gabriele Lualdi e Adria Arnaus (foto Bellicini)

Villaverde Open – Il terzo giorno

Tra gli italiani ottavo Joon Kim con 200 colpi (69 67 64, -10) dopo una rimonta dal 21°, mentre hanno ceduto nel turno conclusivo Andrea Rota (66 67 68) e Jacopo Vecchi Fossa (65 67 69), decimi con 201 (-9), e Leonardo Motta, 19° con 203 (69 65 69, -7).

Villaverde Open

Joon Kim (foto Bellicini)

Sono andati a premio anche Niccolò Quintarelli e Lorenzo Magini, 24.i con 204 (-6), Stefano Pitoni, 33° con 206 (-4), e Aron Zemmer, 36° con 207 (-3). Nota di merito per i due amateur Alessandro Stucchi, 29° con 205 (-5), e Alberto Castagnara, 40° con 208 (-2), che hanno tenuto bene il campo, facendo sicuramente un’esperienza che tornerà molto utile.

Le parole di – Adria Arnaus, alla terza gara nel circuito, aveva concluso anche le precedenti con due sconfitte in altrettanti spareggi. Ha fatto centro alla terza occasione, salendo in vetta anche all’ordine di merito con i punti acquisiti. A due buche dal termine sembrava tagliato fuori, con Schoeb già in clubhouse avanti di due lunghezze, ma con due secondi colpi in green spettacolari ha posto le basi per i due birdie necessari a raggiungerlo. “E’ stata fondamentale la continuità di gioco che ho avuto – ha detto il 22enne tifoso del Barça – e decisive le due buche finali che mi hanno dato l’opportunità di provare ancora a vincere. Ho affrontato lo spareggio molto più tranquillo rispetto ai precedenti ed è andata nel verso giusto. Ho studiato negli Stati Uniti, faccio parte della selezione spagnola anche se non con presenze assidue a causa dei miei impegni nel college, e a fine anno passerò professionista”.

Il veneto Joon Kim tra le sue prerogative ha la tenacia, che ancora una volta ha pagato. Con sette birdie e un bogey per il 64 (-6) ha rimontato tredici posizioni. “Oggi ho giocato molto bene. In generale l’ho fatto per tutto il torneo, ma nel primo giro un doppio bogey mi ha appesantito lo score e mi sono trovato un po’ indietro. Questo è un campo dove se perdi qualche colpo poi è difficile recuperare. La mia stagione? Non posso dire molto, poiché sono solo alla quarta gara, ma mi pare che le premesse siano buone”.


Villaverde Open – Il secondo giorno

(Venerdì 9 giugno) Cambio della guardia provvisorio in vetta al Villaverde Open: il dilettante spagnolo Adria Arnaus è balzato in testa con 130 colpi (66 64, -10).  Arnaus precede di misura il francese Ugo Coussaud (131, -9), ma nella volata finale saranno in corsa per il titolo anche Jacopo Vecchi Fossa, terzo con 132 (65 67, -8), insieme ai transalpini Gregoire Schoeb e Xavier Poncelet e al neozelandese Shaun Jones. Presenti gli altri italiani Andrea Rota, settimo con 133 (66 67, -7), Stefano Pitoni (67 67) e Leonardo Motta (69 65) noni con 134 (-6). Si sta ben comportando il dilettante Alessandro Stucchi, 18° con 135 (-5), e sono rimasti in gara anche  Lorenzo Magini, Joon Kim, Niccolò Quintarelli e l’altro dilettante meritevole di elogio Alberto Castagnara, 21.i con 136 (-4), e Aron Zemmer, 34° con 137 (-3).

Il taglio ha lasciato in gara 44 concorrenti (10 italiani), compresi tre dilettanti.

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Andrea Rota (Foto Bellicini)

Prodezza del francese Raphael Ginouves: hole-in-one alla 3, par 3 di 193 metri, utilizzando un ferro cinque. In classifica è al 21° posto.

Le parole di… – Adria Arnaus, 22 anni, approdato sul circuito grazie agli inviti, già si è messo in grande evidenza nell’Open Clement  Ader, dove è stato superato nel playoff proprio da Coussaud. Spettacolari le sue seconde nove buche (le prime del tracciato) condotte in 29 colpi, meno 8. “Sto ancora tremando per l’emozione – ha detto a caldo – una cosa così non mi era mai capitata. Sto andando bene nel circuito e l’anno prossimo, quando avrò completato gli studi, passerò di categoria”.

Andrea Rota ha preparato la volata finale con un cinque birdie e due bogey per il 67 (-3): “Sicuramente è stata un’altra bella giornata. Ero partito un po’ contratto, poi nelle seconde nove buche ho recuperato con un bel finale. Cosa farò domani? Proverò a vincere. Sono in corsa, perché non tentare? Tra l’altro il successo nel Campionato Open della scorsa stagione mi ha dato la convinzione giusta per affrontare situazioni di questo tipo”.


Villaverde Open – Il primo giorno

(Giovedì 8 giugno 2017 ) Il primo giorno si chiude nel nome di Jacopo Vecchi Fossa, quinto con 65 (-5) colpi. A Udine (par 70) è al vertice con 62 (-8) il francese Antoine Rozner davanti al connazionale Gregoire Schoeb (63, -7). Quindi il neozelandese Shaun Jones e l’olandese Max Albertus (64, -6). Tra i concorrenti al sesto posto con 66 (-4) Andrea Rota e Niccolò Quintarelli. Bene i dilettanti Riccardo Bregoli, Alessandro Stucchi e Alberto Castagnara tutti al 13esimo posto con 67 (-3) insieme a Leonardo Sbarigia e a Stefano Pitoni. In buona classifica anche Luca D’Andreamatteo, 30° con 68 (-2).

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Jacopo Vecchi Fossa (Foto Bellicini)

Le parole di…Antoine Rozner, neoprofessionista 23enne e miglior dilettante francese lo scorso anno, ha realizzato otto birdie, senza bogey. “Nella prima parte – dice – ho incontrato difficoltà. Ho messo a segno un solo birdie e ho salvato qualche par importante. Poi nel rientro ho cambiato marcia ed è stato un finale di grande soddisfazione e di ottimo gioco. Ho avuto un bel feeling con il putter: questa è stata la carta vincente”.

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Antoine Rozner (foto Alps Tour Golf)

Jacopo Vecchi Fossa, 23enne nativo di Reggio Emilia passato di categoria a ottobre, ha già fornito belle prove nei pochi mesi da pro. “Sono partito forte con cinque birdie sulle prime otto buche. Poi ho un po’ rallentato nella parte centrale, ma ho recuperato bene nel finale. Ho concluso imbucando un approccio per l’ultimo birdie di giornata. Sto imparando a gestirmi anche nei momenti difficili e in tal modo sono riuscito a riprendere il controllo della situazione. Per ottenere score bassi occorre non uscire dai fairway. E’ fondamentale poter tirare da posizione favorevole ai green, che sono piccoli, per procurarsi occasioni di birdie”. Per lui sette birdie e due bogey. (fonte Federgolf)

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