Venerdì 17 marzo 2017: o si fa la Ryder Cup in Italia o si muore (sportivamente parlando)

Adesso la tregua è davvero finita: l’Italia ha quindici giorni di tempo per trovare i 97 milioni di euro di fidejussione per la Ryder Cup 2022 altrimenti il terzo evento sportivo più seguito al mondo si terrà altrove. Probabilmente in Spagna o in Germania. Il drammatico conto alla rovescia arriva direttamente da Gian Paolo Montali, direttore dell’edizione italiana della Ryder. Contro la manifestazione sembra remare anche la data dell’ultimatum, con un doppio 17. Il ministro Lotti aveva garantito il board con una lettera ma ora siamo davvero agli sgoccioli.

Ryder Cup

Ryder Cup, il percorso è in salita

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Regole del golf, ecco cosa cambia – I golfisti di tutto il mondo possono dire la loro con #Golfrules2019

Nel golf tradizione ed etichetta sono un pilastro. Eppure qualcosa deve muoversi per tenere questo sport al passo con tempi fatti di social media, tv e smartphone. Adesso finalmente qualcosa si è mosso: il R&A e la US Golf Association hanno elaborato una serie di nuove regole che semplificano gioco e dintorni. I prossimi sei mesi serviranno a tutti i golfisti del mondo per valutarle e fornire suggerimenti. La deadline è fissata per il 2018 mentre dal primo gennaio 2019 le regole saranno effettive e intoccabili. Le regole, scese da 34 a 24, sono scritte in modo meno burocratico. Così dovrebbero essere di istantanea comprensione e lasceranno poco spazio a dubbi interpretativi.

 Jordan Spieth,Brad Gregory

SPRINGFIELD Jordan Spieth e Brad Gregory (America Rules Chair) valutano la posizione della pallina nel 2016 PGA Championship (foto Afp)

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Rickie Fowler cala il poker, Molinari 14esimo all’Honda Classic

Rickie Fowler ha dominato nell’Honda Classic cogliendo con 268 colpi (-12) il quarto titolo sul PGA Tour al PGA National di Palm Beach Gardens, Florida. Molinari è terminato quattordicesimo con 276  (-4), ottimo viatico per il WGC Mexico Championship..

Palm Beach Gardens (Florida) Rickie Fowler sulla 18 dell’Honda Classic (foto Afp)

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Donald Trump gioca a golf più di Barack Obama: è il golfer-in-chief

di Sauro Legramandi
@Sauro71

Donald Trump, chi di golf ferisce, di golf perisce. Trump, che per mesi ha accusato Obama di pensare più al green che alla Casa Bianca, ora è finito nel tritacarne social-mediatico. La sua colpa? Aver giocato troppo a golf nel primo mese da presidente. Per il suo predecessore c’era addirittura un sito Internet ad hoc che ne annotava le giornate passate sacca in spalla (306 i giri effettuati in otto anni da Commander-in-chief). Per il tycoon per ora c’è una piccola pagina Facebook dedicata allo stesso conteggio. Della serie: il golf è uguale per tutti i presidenti Usa, nessuno escluso.

Donald Trump con Rory McIlroy

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Il post del maestro Crotti / 13 – Lo slice

Si torna a praticare in grande stile con l’avvicinarsi della bella stagione e per questo s’intensificano le sedute in campo pratica. Con il filmato di oggi cerco di mostrarvi come lavorare per migliorare il vostro swing. In particolare occhi puntati sullo slice, su quella pallina che – involontariamente – parte a sinistra per poi aprirsi. 

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Dustin Johnson nuovo re del golf mondiale (e presto ancora papà)

Per Dustin Johnson quello appena trascorso è il miglior weekend della sua vita: ha vinto il Genesis Open sul PGA Tour, è diventato il numero uno al mondo per la prima volta in carriera e la compagna Paulina Gretzky ha annunciato di essere di nuovo in dolce attesa. Cosa può un uomo chiedere di più alla vita?

Pacific Palisades – Dustin Johnson e il piccolo Tatum col trofeo del  Genesis Open appena vinto al Riviera Country Club (foto Afp)

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