E’ finito a Scottdsale (Arizona) il digiuno di vittorie di Brooks Koepka. L’ex numero uno (a secco dal 2019) ha vinto il Phoenix Open con una rimonta show nel giro finale con due eagle. Per lui un quarto giorno chiuso in -6 colpi (-19 totale), sufficiente per lasciarsi alle spalle Xander Schauffele e il sudcoreano Kyoung-Hoon Lee (al miglior piazzamento in carriera), entrambi secondi con -18.
Niente da fare per Jordan Spieth. Il texano (in testa con Schauffele dopo il moving day) crolla nel finale e si attesta al quarto posto (267, -17). Stesso score per il messicano Carlos Ortiz e per Steve Stricker, capitano Usa di Ryder Cup 2021. Spieth non vince dal 2017 (Open Championship).
Erano passati 560 giorni dall’ultimo exploit di Koepka che, il 28 luglio 2019, trionfò al WGC-FedEx St. Jude Invitational di Memphis. Poi, il 30enne ha cominciato a faticare. Dopo nuovi problemi al ginocchio il rientro in campo non è stato dei migliori e il 2020 Koepka lo ha chiuso senza sussulti, con un quinto posto al Vivint Houston Open e un settimo al The Masters quali miglior risultati. Ma dopo tre uscite al taglio consecutive (Mayakoba Golf Classic, The American Express e Farmers Insurance) e la separazione con lo storico swing coach Harmon III, ecco il riscatto. Il successo sul TPC Scottsdale (par 71) vale a Koepka la dodicesima posizione nel ranking mondiale.
Il trionfo di Phoenix ha fruttato all’americano un assegno di 1.314.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 7.300.000.
Dustin Johnson re del Saudi International
Dall’altra parte del mondo invece Dustin Johnson ha vinto il Saudi International (seconda volta in tre edizioni) e si conferma sempre più leader mondiale. “E’ stata dura ma ce l’ho fatta. Questa è la mia prima vittoria da quella al Masters e non vedo l’ora che il 2021 entri nella sua fase clou. Sono decisamente soddisfatto” le parole di Johnson.
Il trionfo nel 2019, il secondo posto nel 2020 e una nuova impresa nel 2021 è il bottino del leader mondiale in Arabia Saudita in un torneo dell’European Tour arrivato alla terza edizione. A King Abdullah Economic City dal “moving day” in poi, non c’è stata storia. L’americano, che ha battuto anche il forte vento, si è prima preso la leadership e poi ha tagliato oggi il traguardo per primo con un totale di 265 (67 64 66 68, -15) colpi. Secondi Justin Rose e Tony Finau.
Ancora un titolo in bacheca per il 36enne di Columbia che nel palmares già vantava 24 titoli sul PGA Tour (cifra comprensiva di due Major – lo Us Open 2016 e il Masters – 2020, e sei WGC). L’uomo dei record, che lo scorso anno ha fatto sua anche la FedEx Cup, s’è portato a casa un assegno di 583.330 dollari (montepremi complessivo di 3.500.000).
Miglior azzurro Guido Migliozzi, 33esimo con 276 (68 67 74 67, -4).
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