Il coronavirus come l’attacco alle Torri Gemelle: la pandemia fa slittare la Ryder Cup 2020 proprio come gli attentati terroristici fecero rinviare quella 2001. La notizia è stata ufficializzata mercoledì pomeriggio con una nota congiunta la PGA of America e Ryder Cup Europe.
La sfida tra Stati Uniti ed Europa era in programma sul suolo americano dal 25 al 27 settembre 2020, sul percorso del Whistling Straits di Sheboygan (Wisconsin). La gara slitta al 21-26 settembre 2021. Ufficiale lo slittamento di tutte le edizioni di Ryder già previste fino al 2037: quella al Marco Simone di Guidonia Montecelio, inizialmente in calendario per il 2022, passa al 2023. Si torna dunque agli anni dispari.
Salta un anno pure la Presidents Cup, prevista adesso per l’autunno 2022.
La Ryder Cup è il terzo evento sportivo mediatico dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio. Dopo la Caporetto subita nel 2018 a Parigi contro il Team Europe di un superlativo Francesco Molinari, gli Stati Uniti avevano tanta, tantissima voglia di rifarsi come dimostrano i biglietti andati esauriti in soli 50 minuti.
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