Agli amateur italiani le pro-am piacciono. E se piacciono a loro sono gradite anche alle aziende che vi dedicano tempo e denaro: secondo i dati della PGA Italiana nel solo 2018 ben quattrocento aziende hanno investito complessivamente un milione di euro nelle 128 pro-am PGAI.
Sempre secondo l’associazione dei professionisti sono 15mila i giocatori che si cimentano in una pro-am almeno una volta l’anno. Anche per soddisfare una così alta richiesta si giocano pro-am PGAI praticamente dodici mesi all’anno: si comincia all’Epifania al San Domenico in Puglia e si finisce a Natale all’Argentario e a Fioranello (Roma).
Nel mezzo qualche spunto di viaggio. Al Pevero, in Costa Smeralda, si tiene una classica gara di aprile, a Courmayeur, Sestriere, Campiglio, Cervinia e Claviere per le giornate estive sulle Alpi. Oppure in Sicilia al Verdura Resort di Agrigento. Piace la formula Louisiana, (28 gare così) perché permette al maestro di coinvolgere anche allievi meno esperti. La Louisana si gioca anche in cinque, qualche volta a inviti o solo per under 14, in nome del vino e del tartufo e anche per solidarietà.
Pro-am PGAI, da Asiago a La Volpe Argentata
Affrontata con spirito goliardico o super agonistico, la pro-am PGAI è una giornata ricca di premi ed emozioni con spunti a volte inediti. Come accade ad Asiago, dove la Fope Invitational (28-29 giugno) si trasforma declinandosi al femminile e con un taglio internazionale. Un’idea di Irene Gemmo, anfitrione del club, che Giulia Sergas (membro della Hall of Fame di PGA Italiana) ha sposato per mettere in campo trenta tra le migliori proette europee oltre a cinque azzurre. Tutte, finita la gara, lasceranno il circolo per incontrare un pubblico di non golfisti nelle strade della cittadina.
Altro esempio è quello de La Montecchia, dove il 14 luglio ritorna La Volpe Argentata (soprannome del campione Piero Taruffi) e il mondo delle corse automobilistiche d’epoca. Il circolo veneto diventa la scena di un concorso di eleganza con auto storiche da ammirare e votare dopo le diciotto buche.
Si gioca con formula pro-am anche quando di mezzo c’è un titolo importante. È stato cosi al Molinetto di Milano per The Teachers, dove il campione Maestri ha condiviso la gara con un amateur per un risultato individuale ma anche di team. E sarà ancora così per il PGAI Championship (Castelgandolfo, 3-5 ottobre): due giri in campo con un allievo (formula quattro palle) e poi una volata in solitario per i migliori 25 verso il titolo 2018.
Hai un selfie scattato in una pro-am Pgai? Clicca e mandalo.
Segui la pagina Facebook di Golfando… e iscriviti al gruppo.