Cameron Smith, vittoria con record sul PGA Tour

Cameron Smith
LAHAINA Cameron Smith con il trofeo del Sentry Tournament of Champions (Foto di Gregory Shamus / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Il 2022 del golf si apre nel segno di Cameron Smith. Alle Hawaii l’australiano vince il Sentry Tournament of Champions e, soprattutto, abbatte un record che resisteva dal 2003 sul PGA Tour.

A Kapalua, sull’isola di Maui, Smith ha infatti chiuso in 258 colpi, -34 sul par del campo (così ripartiti: 65 64 64 65). Cameron ha stabilito così il punteggio più basso, dal 1950 a oggi in un evento a 72 buche. Il 28enne ha superato Ernie Els che, nel 2003, era riuscito a vincere questa competizione con un totale di -31. Decisivo un ultimo giro bogey free (65, -8) con otto birdie (di cui uno nel finale). Forma straordinaria? Campo facile? Condizioni climatiche ottimali? Probabilmente un mix di questi fattori ha fatto crollare il primato.

Ciliegina sulla torta della quarta affermazione in carriera di Smith è il fatto di aver interrotto la striscia vincente di statunitensi in questo torneo. Era dal 2011 infatti che si imponeva un professionista statunitense. Il Sentry è un torneo particolare: vi hanno preso parte i 38 vincitori del PGA Tour 2021.


Per Smith è la seconda affermazione alle Hawaii dopo quello 2020 al Sony Open (per lui anche due sigilli allo Zurich Classic, gara a coppie), la prima arrivata senza spareggio. Per lui (in testa fin dal primo giro) un assegno di 1.476.000 dollari su un montepremi complessivo di 8,2 milioni di dollari.


Un record anche per Jon Rahm


Sul Plantation Course (par 73), niente da fare per Rahm, runner up con 259 (-33). Ancora un round senza errori (il basco in quattro giri ha fatto registrare un solo bogey nel moving day) per l’asso di Barrika. A Rahm non sono bastati sette birdie (nelle ultime 18 buche) per far sua la contesa. Per l’ottava volta in 114 gare l’asso basco chiude così al secondo posto. Poco male tutto sommato visto che conserva la leadership mondiale ed eguagliando il record di birdie (32) in un appuntamento del PGA Tour. Il primato che, dal 2001, apparteneva a Paul Gow (BC Open) e a Mark Calavecchia (Phoenix Open).

Finale di gara show per un altro australiano, Matt Jones, terzo con 260 (-32) al termine di un quarto round sottolineato da un 61 (-12). Quarta piazza (266, -26) per Patrick Cantlay. Bella reazione per Collin Morikawa. Il californiano ha recuperato quattordici posizioni piazzandosi quinto (267, -25) al pari di Justin Thomas (a segno nel 2017 e nel 2020) e Daniel Berger. Prova anonima per Harris English. Vincitore nel 2021, non è andato oltre il trentesimo posto (278, -14).

PS – ma quanto è kitch il trofeo vinto da Cameron Smith? 🙂

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