Il Bermuda Championship ha già un vincitore. Fred Funk ha passato il taglio alla veneranda età di 64 anni. Dal 1970 ad oggi solo tre over 64 anni erano riusciti nell’impresa: si tratta di Sam Snead, Jack Nicklaus e Tom Watson.
Archivio mensile:Ottobre 2020
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“La Ryder Cup 2023 in Italia è un’occasione unica: fatevi trovare pronti”
Torno a parlare di turismo e golf in Italia. Lo faccio dando spazio alla tour operator Francesca Galeano che ha alzato il telefono e sentito un inglese che di golf destination ne capisce. E dell’Italia conosce molto, partendo dall’appeal della Ryder Cup 2023 per arrivare al rapporto tra circoli e, appunto, tour operator.
di Francesca Galeano
Giles Greenwood è considerato un esperto di turismo golfistico con oltre vent’anni di esperienza in questo campo. E’ il numero uno della società inglese Seventy2 Golf. Prima è stato direttore dell’International Association of Golf Tour Operators per tredici anni e ha aiutato molte proprietà e destinazioni ad attirare i golfisti in viaggio.
Buongiorno Giles, spiegheresti ai lettori cosa è Seventy2 Golf ?
“Seventy2 Golf è una società di consulenza turistica del Regno Unito, leader nel fornire strumenti di vendita coprendo qualsiasi tipo di necessità del cliente nell’ambiente del turismo del golf. Operiamo in particolare con i golf resort, hotel e gol destination. L’elenco dei clienti Seventy2 Golf copre la maggior parte delle principali destinazioni. Siamo stati molto attivi anche nel mercato italiano”.
Pubblico sì alle Bermuda 2020, pubblico no al Par 3 Contest 2020
Il PGA Tour applica due pesi e due misure in altrettante gare sotto la sua egida. In piena emergenza coronavirus il PGA Tour riapre le porte al pubblico dopo mesi in una gara del circuito alle isole Bermuda mentre l’Augusta National cancella il Par 3 Contest del Masters.
Calamity Jane, il putter più famoso di tutti i tempi
Nuovo tuffo nel passato con “Golf History” grazie all’amico Carlo Busto: stavolta l’appuntamento è con Calamity Jane.
di Carlo Busto
Il primo contatto tra Bobby Jones e il putter poi chiamato Calamity Jane avvenne nel 1920. A farglielo provare fu Jimmy Maiden, il professionista di Nassau (Long Island).
Open d’Italia 2020, un’edizione da ricordare nonostante il Covid
Ross McGowan vince l’Open d’Italia 2020
Derby inglese doveva essere e, alla fine, derby inglese è stato. L’Open d’Italia 2020 va al 38enne inglese Ross McGowan che, all’ultima buca dell’ultimo giorno, stacca con un birdie il connazionale Laurie Canter. Allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia), McGowan finisce a -20. Da incorniciare la rimonta di Colsaerts, a -19 proprio come Canter.
Open d’Italia 2020 / 3 E’ un derby inglese, cercasi terzo incomodo
Si aprirà con un derby il quarto giro dell’Open d’Italia 2020: dopo un lungo inseguimento l’inglese Ross McGowan ha raggiunto in vetta il connazionale Laurie Canter. Dopo la terza giornata sono entrambi a -19. Protagonisti del moving day anche il sudafricano Dean Burmester, terzo a -16. Chances per Nicolas Colsaerts e il tedesco Sebastian Heisele (-15). Tra gli azzurri il migliore è Francesco Laporta, 33esimo con 207 (-9).
Open d’Italia 2020 / 2 Un giro molto british (pure troppo), avanti 6 italiani su 17
Giornata molto british la numero 2 dell’Open d’Italia 2020 di golf: sotto una pioggia tipicamente inglese hanno brillato due giocatori britannici. Il rullo compressore Laurie Canter mantiene la leadership grazie al -4 di giornata e al -16 complessivo. Dietro di lui il connazionale Ross McGowan, staccato alla fine di due soli colpi e autore del miglior giro venerdì (-8).
Open d’Italia 2020: partenza con record, hole-in-one e “bolla”
Partenza col record per l’Open d’Italia 2020 di golf. L’inglese Laurie Canter ha chiuso il primo giro in 60 colpi, -12 sul par del percorso Chervò Golf Club San Vigilio. Si tratta dello score più basso mai centrato all’Open a partire dal 1972. Scontata la sua leadership. Da destinare ai posteri anche la hole-in-one di Scott Jamieson alla buca 2 (un par 3 di 175 metri).
Francesco Pasquali primo vincitore dell’Open d’Italia di golf
Francesco Laporta è avvisato: quel nome all’Open d’Italia di golf porta fortuna. L’ultimo profeta in patria è stato Francesco Molinari nel 2016, il primo fu Francesco Pasquali nel 1925.
Francesco Paquali, campione e gran signore
a cura di Carlo Busto
E’ la storia a tramandarci le gesta di questo professionista, nato nel 1894 a Bientina (Pisa) per poi trasferirsi con la famiglia da piccolo in Francia, a Hyeres. Lì inizia molto presto a lavorare come caddy. Nel tempo libero si esercita però a giocare, dimostrando già allora un innegabile talento.