Rory McIlroy miglior giocatore del PGA Tour… senza vincere un Major

Gran bella soddisfazione per Rory McIlroy: il nordirlandese è stato eletto giocatore dell’anno sul PGA Tour. Dietro di lui, in ordine sparso, Brooks Koepka, Xander Schauffele e Matt Kuchar. Per Rory si tratta del terzo riconoscimento in carriera, essendosi imposto anche nel 2012 e nel 2014.

ATLANTA Brooks Koepka e Rory McIlroy ne quarto giro del Tour Championship 2019 (foto di Streeter Lecka/Getty Images/AFP)

ATLANTA Brooks Koepka e Rory McIlroy nel quarto giro del Tour Championship 2019 (foto di Streeter Lecka/Getty Images/AFP).

Rory è stato scelto dai colleghi che giocano sul più importante tour al mondo. In particolare, il “diritto di voto” spettava a tutti i professionisti impegnati sul PGA Tour con alle spalle almeno quindici gare nel 2019.

Questa affermazione ha un sapore del tutto particolare. Rory McIlroy arriva da un paio di stagioni non ai suoi standard. L’infortunio rimediato giocando a calcetto con gli amici e altre vicissitudini avevano allontanato questo talento dalle vette del ranking mondiale. Quest’anno il trentenne ha piano piano risalito la china. Lo ha fatto vincendo tre importanti gara sul PGA e portandosi a casa i 15 milioni di dollari della FedEx Cup (l’ordine di merito del circuito). Il suo palmares stagionale comprende la vittoria al The Players Championship, al Canadian Open e, come gran finale, il Tour Championship. Come detto, quest’ultima gli è valsa la seconda FedEx Cup in carriera (la precedente era nel 2016). Complessivamente ha finito tra i top ten 14 gare delle 19 giocate in stagione.

Koepka ha vinto e brillato nei Major, Rory McIlroy no

Certo, i detrattori storceranno il naso: il giocatore dell’anno 2018-19 non ha vinto nessun Major. Nel dettaglio all’Open Championship Rory non passò nemmeno il taglio, ad Augusta finì 21esimo, allo US Open nono mentre al PGA si fermò in ottava posizione.

Brooks Koepka, campione uscente, ha trionfato pure lui in tre gare del PGA, compreso un major (il PGA Championship, ossia il quarto in carriera) e una tappa del World Golf Championship (il Sant-Jude Classic). Per lui però due secondi posti in due Major (Masters e US Open) e un quarto nell’ultimo dei quattro tornei dello Slam (Open Championship). In totale le sue top ten in stagione sono state solo nove. Ha passato il taglio in venti dei ventun tornei disputati in stagione.

La domanda sorge spontanea: conta di più ben figurare nei Major o fare più piazzamenti ?

Miglior Rookie 2019: Sungjae Im

Premiato dai colleghi anche Sungjae Im: a lui il titolo di PGA Tour Rookie dell’anno.

GREENSBORO  Sungjae Im al Wyndham Championship (foto di Jared C. Tilton/Getty Images/AFP).

Questo 21enne, nato a Jeju in SudCorea, è stato l’unica matricola a passare il taglio al Tour Championship, chiudendo la stagione al 19esimo posto della FedEx Cup. Im ha passato 26 tagli su 35 gare disputate. Sette le sue top ten, tre le top five. Il miglior piazzamento il terzo posto all’Arnold Palmer Invitational vinto da Francesco Molinari.

Al via la stagione 2019/2020

E intanto questo fine settimana inizia la nuova stagione del PGA: il 2019-2020 inizia con A Military Tribute at The Greenbrier, in programma all’Old White TPC di White Sulphur Springs,  West Virginia. Favorito della vigilia Bryson DeChambeau, numero dieci mondiale e uno dei pochissimi big presenti. Al via Bubba Watson, Bill Haas, Zach Johnson, Jimmy Walker, Marc Leishman e Cameron Smith. Tra gli emergenti da seguire il norvegese Victor Hovland, il cileno Joaquin Niemann e l’austriaco Sepp Straka. Campione uscente Kevin Na, il montepremi è di 7.500.000 dollari.

Il New York Times scopre l’Italia – Chimenti: “La percezione del golf sta cambiando”

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