Golf in piazza a Firenze, i giovani e Ryder Cup star assoluti

C’erano golfisti, politici, amministratori, calciatori di ieri e di domani ma i protagonisti di Golf in piazza a Firenze sono sono stati i bambini. A Piazzale Michelangelo abbiamo visto piccolissimi giocatori toscani, categoria Under 10, una cinquantina di studenti dell’istituto comprensivo “Compagni-Carducci” e del liceo sportivo “Scolopi” e una rappresentanza dei calciatori delle giovanili della Fiorentina.

Golf in piazza a Firenze

Richard Hills e i giovani davanti a Palazzo Vecchio (Foto Fraioli / Federgolf)

Loro e il lucente trofeo (originale) della Ryder Cup hanno illuminato il sabato fiorentino, nell’ultimo appuntamento del 2018 della Road to Rome 2022.

Firenze è un trampolino di lancio per chiunque sia interessato a scoprire il golf. Giochi, maestri e infopoint l’hanno fatta da padrone in una giornata iniziata al Circolino Ugolino. Da lì è iniziato il percorso della Ryder Cup a bordo di un bus scoperto con 35 giovani giocatori toscani. Tra loro, in un bagno di gioventù anche Richard Hills, direttore di Ryder Cup Europe.

Una volta giunta in piazza la Ryder ha dato il via alle danze: giochi e gare su tre buche hanno attirato l’attenzione anche dei passanti più distratti. Scontata quella del ministro per lo Sport Luca Lotti, di casa da queste parti. “È un piacere vedere tanti bambini che si divertono insieme all’aperto – le sue parole – scoprendo quanto questa disciplina sportiva sia bella e alla portata di tutti. Ribadiamo che la Ryder Cup sarà una grande opportunità per il nostro Paese, in termini di prestigio e ritorno economico”.

Golf in piazza a Firenze

La Ryder con vista Ponte Vecchio (Foto Fraioli / Federgolf)

Giovani testimonial tra i giovani

Per Golf in piazza a Firenze gli studenti dei due istituti, dal canto loro, si sono misurati in gare di tiro al bersaglio e nel gioco corto. Mischiati tra loro altri toscani che hanno già elevato il golf a loro sport preferito. Si tratta di Letizia Bagnoli e Gianmarco Manfredi, vincitrice del Campionato Nazionale Femminile Matchplay e del Campionato Nazionale Ragazzi. Entrambi sono stati premiati. Riconoscimento come “giovani emergenti 2017”  per Brando Signorini e Matilde Innocenti Angelini, 13enni dell’Ugolino con parecchi successi in gare regionali.

Golf in piazza a Firenze

Il bus con i giovani e la Ryder Cup (Foto Fraioli / Federgolf)

Il golf di Stefano Palmieri…

In piazza anche un giocatore non certo giovane ma sicuramente da prendere a modello: si tratta di Stefano Palmieri, 45enne di Follonica che, dopo aver perso la vista in un incidente stradale nel 2002, ha conosciuto e perso sportivamente la testa per il golf. Ora ha vinto il British Blind Golf Open 2017 e l’Irish Blind Open 2017. Palmieri sarà tra i protagonisti del Mondiale non vedenti che nel 2018 verrà giocato a Parco De’ Medici a Roma. Un altro evento che rafforzerà il messaggio di inclusione e aggregazione del golf.

Golf in piazza a Firenze

Giancarlo Antognoni (Foto Fraioli / Federgolf)

…e quello di Giancarlo Antognoni

Appassionato di golf e Club Ambassador della Fiorentina, Giancarlo Antognoni ha accompagnato i calciatori under 18 del settore giovanile viola che si sono cimentati sul green. “In una squadra di calcio ci sono 25 giocatori – ha deto – nel golf puoi provare a giocare contro te stesso. Il golf mi dà tranquillità e serenità. Ti aiuta a scaricare la tensione che si accumula durante la settimana”. Qualcuno nella Fiorentina che gioca a golf? “Simeone si sta interessando. In passato c’era Borja Valero che giocava.”.

Chi c’era in piazza…

Un evento simile richiama gli stati generali di Federgolf e res pubblica. A Firenze c’erano Franco Chimenti, Gian Paolo Montali, Gianni Collini (consigliere federale) e Andrea Scapuzzi. Per il Comune, tra gli altri, il sindaco Dario Nardella, per la Regione l’assessore al Turismo Stefano Ciuoffo.

Golf in piazza a Firenze

La Ryder Cup e Firenze (Foto Fraioli / Federgolf)

…e cosa ha detto

Franco Chimenti: “Grazie al Comune di Firenze per aver reso possibile un evento di questa grandezza al quale i cittadini fiorentini hanno aderito in massa. Una cornice fantastica che fa da vetrina internazionale per tutta l’Italia. Siamo felicissimi che nel nostro tour verso la Ryder Cup 2022 ci sia stata Firenze e la Toscana, una regione che merita eventi di questo spessore”.

Gli fa eco Gian Paolo Montali: “È stata una giornata speciale in una location straordinaria. Con questo evento si chiude il primo anno della Road to Rome 2022, il cui obiettivo principale è la valorizzazione del nostro territorio attraverso il turismo golfistico. Abbiamo visto tantissimi bambini intenti a provare il golf a dimostrazione che il coinvolgimento degli istituti scolastici inizia a dare i suoi frutti. Tra i banchi di scuola vogliamo cercare i golfisti del futuro, creando una nuova generazione di giocatori”.

Richard Hills ha una visione molto globale: “Il tour con il bus nel centro storico di Firenze è stata una bellissima esperienza. Associare la Ryder Cup a monumenti di questa importanza è un’esclusiva dell’Italia. Sono convinto che queste iniziative aiuteranno ad aumentare il numero dei praticanti nella marcia di avvicinamento alla Ryder Cup di Roma.”

Golf in piazza a Firenze

Il sindaco Nardella (Foto Fraioli / Federgolf)

Al sindaco Dario Nardella il compito di fare gli onori di casa: “Diamo il benvenuto all’originale appuntamento del Golf in piazza, nello spettacolare scenario del piazzale Michelangelo, da dove si gode di una straordinaria vista sulla città. Il golf è a torto a volte giudicato troppo elitario ma è uno sport che attira sempre più appassionati anche a Firenze e in Toscana. Noi vi puntiamo molto anche per incrementare il turismo. Praticarlo su questo green unico sarà una grande emozione. ”

Il golf e la solidarietà

Ricordiamo ancora una volta che Golf in Piazza a Firenze si è legata a due progetti di solidarietà: Fondazione Montelatici e Fondazione Tommasino Bacciotti. La prima dal 2010 collabora con il Comitato Regionale per la promozione e lo sviluppo del golf in Toscana attraverso iniziative ad hoc riguardo all’attività giovanile. La seconda è da più di 17 anni al fianco dell’Ospedale Meyer con Progetti di Ricerca medico-scientifica e con il Progetto Accoglienza Famiglie.


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