L’opinione: “Salviamo la Ryder Cup, leggenda che l’Italia continua ad offendere”

Donato Di Ponziano, nome storico del golf italiano, ha affidato a Facebook un suo sfogo sul caos Ryder Cup. Ringranziandolo per la disponibilità, riproponiamo integralmente il post in attesa di reazioni..

“Ci risiamo, non se ne può più, stessa solfa che ormai si ripete per la terza volta: tutti pronti di nuovo a sparare sulla garanzia che serve all’Italia per ospitare la Ryder Cup e usufruire di uno strumento unico per lo sviluppo del turismo.

Ryder Cup

Donato Di Ponziano – Dal 2011 è presidente di PGA’s of Europe (Associazione Europea dei Professionisti di golf). Rappresenta oltre 18.000 professionisti di golf europei.

Un palcoscenico eccezionale che farebbe tanto comodo alla nostra immagine che nel mondo è oggi più che mai sofferente, un esempio eccezionale di come i valori dello sport e la tradizione, riescano perfettamente a fondersi.

Nella sua storia quasi centenaria, MAI era accaduto che la coppa di Samuel Ryder, avesse dovuto subire l’onta di essere messa in discussione così come sta accadendo in Italia. Ma perché proprio da noi!! Perché vedere perpetrato proprio nel nostro paese questo scempio basato su pura ignoranza?

Perché non fare ancora oggi una campagna eccezionale di informazione, dove sia il contenuto economico dell’evento ad essere promosso e solo dopo il golf, che come sport l’Italia ha dimostrato di non conoscere?

Ryder Cup

Quanto tempo passato nel mondo del golf internazionale ad affermare il fatto che anche noi italiani si potesse comprendere la sua importanza, quanta fatica fatta per affermare che anche uno di noi, che nel cognome aveva tante vocali, potesse conquistare la dignità di una presenza nel golf che contava.

Mi vergogno profondamente e sento che ci si debba scusare con tutti coloro che nel tempo la Ryder l’hanno fatta crescere amandola, fino a farla diventare un evento sportivo planetario.

Donato Di Ponziano: la #RyderCup è ostaggio di populismo e ignoranza in Italia Condividi il Tweet
Se fare economia produttiva ha soprattutto il significato di lavorare per il benessere collettivo, mi chiedo perché la Ryder Cup, che in tutti i Paesi che fino ad oggi hanno avuto l’onore di ospitarla è sempre riuscita ad incidere in maniera significativa e positiva sulla bilancia delle entrate turistiche, debba essere oggi ostaggio in Italia di un populismo dilagante ed ignorante che miete qualsiasi prospettiva di crescita.

Ma perché dare ragione a quei tedeschi che due settimane fa a Dubai ridevano perché indossavo una polo con il logo della Ryder Cup 2022 al Marco Simone e accusavano il nostro Paese di aver giocato una partita eliminando la concorrenza (loro insieme ad Austria e Spagna) senza avere ancora la certezza assoluta di potersi sedere al tavolo da gioco?
Perché fare un passo indietro cadendo nella fossa del ridicolo e degli inaffidabili?

Quale triste destino siamo riusciti a riservare alla storia dell’unico “Ancient Game” e della sua espressione più prestigiosa!”

TUTTO SULLA RYDER CUP 2022 A ROMA


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Una risposta a “L’opinione: “Salviamo la Ryder Cup, leggenda che l’Italia continua ad offendere”

  1. Sono d’accordo con il presidente della PGA’s of Europe: come si fa a parlar male della RyderCup, la più bella manifestazione sportiva del mondo, non solo golfistico?
    L’atteggiamento negativo, di molti golfisti e non golfisti, probabilmente risiede invece nei sempre confusi e discutibili comportamenti della F.I.G. che, anche in questa occasione, non si è fatta mancare nulla.
    In Italia abbiamo una Federazione Golf, di proprietà indiscussa del medesimo Presidente da sedici anni, che è riuscita a perdere l’11% dei tesserati nel corso dell’ultimo quinquiennio, portandoci ad avere numeri da terzo mondo, se confrontati con il resto d’Europa.
    Da golfista dilettante, penso che la F.I.G. meriterà di ospitare la RyderCup o altri eventi di caratura internazionale solo quando smetterà di essere un circolo privato.
    Cordialmente.
    Andrea Menichini

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