Un’italiana alla Casa Bianca: è Virginia Elena Carta, 23enne milanese che studia (a Cambridge) e gioca (benissimo) a golf. E non si è trovata lì per caso o in gita turistica. L’italiana e le sue (ex) compagne della Duke University sono state invitate da Donald Trump in persona. “Ho accettato l’invito – dice a “Golfando” – per rispetto della mia squadra, di Duke e di un Paese che mi ha ospitata“.
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Virginia Elena Carta domina gli Internazionali di Francia: “Ho vinto per Celia Barquin Arozamena”
Virginia Elena Carta non ha vinto gli Internazionali di Francia Stroke Play Dames “Trophee Cécile De Rothschild”. Virginia Elena Carta questa gara dal nome chilometrico l’ha dominata. E a fine giornata arriva al nostro blog la sua dedica speciale. “Questa vittoria è per la mia amica Celia Barquin Arozamena e per i suoi genitori. A Miriam e Marcos voglio molto bene”.
Virginia Elena Carta trascina Duke University al titolo NCAA
La stampa americana celebra Virginia Elena Carta. La rivista Golfweek la chiama già la “diva”. Strani questi americani: per come la conosco io Virginia è la persona più lontana da quella definizione…
Quattro italiane tingono d’azzurro il primo Augusta Masters femminile
Piccole donne crescono sul green dell’Augusta National: dal 3 al 6 aprile il circolo della Georgia organizza il primo Augusta National Women’s Amateur Championship. Si tratta di una gara tra le dilettanti più forti al mondo, sullo stesso campo dove qualche giorno dopo giocheranno Molinari, Rose, Woods e tutti gli altri campioni. In pratica, un sogno.
Virginia Elena Carta: ecco la mia giornata tra golf e studio alla Duke University
Ho chiesto a Virginia Elena Carta di dedicare al nostro blog una piccola porzione del suo tempo alla Duke University. Lei, 22enne promessa del golf italiano, racconta come concilia lezioni e sport dall’altra parte del mondo. A dire il vero non si tratta solo di “conciliare” ma di crescere sia culturalmente che agonisticamente. Che ne pensate? Attendo un vostro parere e, nel frattempo, ringrazio di cuore Virginia (s.l.)
Virginia Elena Carta a un passo dall’entrare nell’US Women’s Amateur
Tutti col fiato sospeso per Virginia Elena Carta: l’italiana è al 67° posto con 74 (+3) colpi dopo il primo giro di qualifica su 36 buche medal dell’US Women’s Amateur, un major femminile per dilettanti iniziato al Rolling Green (par 71), a Springfield in Pennsylvania.
Virginia Elena Carta nella storia del golf di college Usa: vince l’NCAA Championship- VIDEO
E’ a tinte azzurre l’edizione 2016 dell’NCAA Championship, la gara di college più importante di tutti gli Stati Uniti: a vincerla, anzi a stravincerla, è stata Virginia Elena Carta, 19enne di Udine che studia alla Duke University (North Carolina). Carta ha chiuso la gara con ben 16 colpi (69-68-66-69) sotto il par (72) , lasciando la seconda classificata a ben otto colpi ossia il distacco più pesante mai inflitto in un NCAA. In quattro giorni ha infilato venti birdies e segnato solo due bogey e un doppio bogey.
Virginia Elena Carta e il sogno americano: giocherà e studierà alla Duke University
Il sogno americano di Virginia Elena Carta è diventato realtà: il sogno era affiancare ad altissimi livelli il golf e lo studio, la realtà si chiama Duke University. La 17enne golfista infatti è stata ammessa in uno degli atenei più importanti degli Stati Uniti. Dall’autunno 2015, l’amateur italiana entrerà a far parte della squadra femminile di golf, campione in carica a livello di college Ncaa. Si lascerà alle spalle Udine e porterà mazze e libri a Durham, nella Carolina del Nord.
Una prospettiva che non la spaventa: “Sono abituata a viaggiare, soprattutto negli Usa, fin da piccola ed ho cambiato città anche in Italia – spiega a Golfando Virginia, prima italiana a Duke – Ho fatto salti non indifferenti, basti pensare al passaggio dalls scuola Steiner di via Clericetti a Milano all’Educandato Uccellis di Udine per arrivare al Bertoni sempre a Udine. Tutte splendide scuole, direi. Durham non è grande, è immersa nel verde e Duke è fantastica. Il campus è abbastanza piccolo, direi che c’è continuità con la mia esperienza”.
Una bacheca già ricca – Chi la conosce ne tesse lodi, chi non la conosce può farsi un’idea di chi sia Virginia Elena Carta scorrendo il suo palmares: tra il 2010 e il 2014, l’italiana ha vinto sette titoli (l’Open di Germania, lo Slovenian International Championship, il French International Trophee Esmond, l’Austrian Championship, il Città di Milano, l’Umberto Agnelli a Torino e il Leoncino d’Oro a Venezia). Nel giro azzurro dal 2010, Carta ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi giovanili in Cina lo scorso agosto, chiudendo il singolo in quarta posizione.
Patti chiari, drive e amicizia lunghi – “Non potremmo essere più soddisfatti della nostra scelta – ha detto Dan Brooks, capo allenatore di Duke – perché Virginia rappresenta quello che cerchiamo, passione in campo e fuori, le piace fare gioco di squadra. La prima cosa che mi ha colpito? La forza”. La diretta interessata conferma: “Mi diverto tantissimo con il drive, a volte mi sembra di partire con la palla da quanto voglio tirare forte. Non si deve fare, lo so, ma mi diverto troppo! Se non forzo è probabilmente il mio colpo migliore.
Potendo scegliere, saresti rimasta in Italia?
“Beh, ho scelto. In casa si parlava già da tempo di un’università all’estero. Non si pensava certo agli Stati Uniti per gli alti costi ma ad una buona università in Europa. Ho deciso e insistito per Duke”.
Come mai Duke? Che scuola seguirai?
“Duke è Duke! Giocavo a basket e quindi non potevo non conoscerla. E poi accademicamente offre molto! Giocando, ho poi scoperto che anche con il golf è fortissima. Ha una squadra incredibile. Quando l’ho visitata mi è piaciuta subito l’aria che si respira nel campus e mi sono sentita immediatamente a mio agio con le persone che ho incontrato. Ho avuto tante proposte ed ho visitato altre università. Ma Duke probabilmente era già nel mio cuore. Continua a leggere
Italia di bronzo alle Olimpiadi Giovanili: volano Paratore e Carta
L’Italia di Renato Paratore e di Virginia Elena Carta ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara a squadre ai Giochi Olimpici Giovanili: gli azzurri hanno concluso con 274 colpi (62 72 140, -14) alla pari con la Danimarca (274 – 65 65 144) e poi si sono assicurati il terzo posto nello spareggio. Playoff anche per l’assegnazione della medaglia d’oro andata alla Svezia di Marcus Kinhult e Linnea Strom, che ha concluso con 272, ai danni della Corea (61 71 140). Ha accompagnato gli azzurri il direttore tecnico Gianluca Crespi.
La sfida azzurra – Nel giro finale la Danimarca ha ceduto subito posizioni con una partenza incerta di entrambi i concorrenti, mentre l’Italia ha guadagnato cinque colpi sul par grazie a cinque birdie, contro un bogey, di Paratore e a due birdie della Carta, che ha Continua a leggere