Dopo McIlroy e Spieth, Jason Day nuovo n.1

Un ricambio così veloce in vetta al World Ranking non lo si vedeva da anni. Una frenesia di numeri uno bruciati in poche settimane: Jason Day da ieri è in vetta alla classifica, subentrando a Rory McIlroy che, a sua volta, si era alternato con Jordan Spieth per una questione di centesimi di punto.

BMW Championship - Jason Day e il figlio Dash

BMW Championship – Jason Day e il figlio Dash

Il balzo decisivo per l’australiano è stata la vittoria (-22) nel BMW Championship, la terza delle quattro gare dei Playoffs che concludono la FedEx Cup e il PGA Tour 2015. Per lui si tratta della quinta vittoria stagionale (un major compreso, US PGA Championship) e la settima in carriera.

Sul percorso del Conway Farms GC (par 71), a Lake Forest nell’Illinois, Day (per lui 1.485.000 dollari) ha lasciato a sei colpi Daniel Berger (268, -16), a sette Scott Piercy (269, -15) e a otto J.B. Holmes, Rickie Fowler e Rory McIlroy.

Impressionanti le condizioni di forma di Day, 28enne du Beaudesert, che sta mostrando un ottimo gioco e con numeri di rilievo. Basta ricordare che ha vinto quattro delle ultime sei gare a cui ha partecipato e che nelle altre due si è classificato 12°.
Continua a leggere



Deutsche Bank Championship, vince Fowler Spieth tagliato ma diventa n.1 al mondo

Rickie Fowler ha vinto il Deutsche Bank Championship, secondo dei quattro tornei dei playoff che concludono sia il PGA Tour 2015 che la FedEx Cup. Sul percorso del TPC Boston (par 71) a Norton (Massachusetts), Fowler (-15) ha sorpassato nel giro finale lo svedese Henrik Stenson (270 – 67 68 65 70, -14). Terzo Charley Hoffman (-11).


Rory McIlroy, 29esimo, ha perso di nuovo il trono mondiale. Infatti, dopo il sorpasso operato da Jordan Spieth quindici giorni addietro e il controsorpasso di McIlroy della scorsa settimana, la situazione si è nuovamente capovolta, sebbene Spieth, ora avanti per 15 centesimi di punto, non abbia fatto nulla per ritornare al comando del World ranking, essendo uscito al taglio per la seconda volta consecutiva. Continua a leggere



Il padre twitta: Ciao, ho giocato con Tiger La figlia: avvisami se giochi con Spieth

“Tiger Woods chi?”. Verrebbe da dire così scoprendo l’ultimo tweet che sta riempiendo le bacheche degli appassionati americani. La scena arriva dallo stato di New York, per l’esattezza dall’Atunyote Golf Club, campo all’interno del Turning Stone Resort, in località Verona.   Un golfista, padre di famiglia, ha pensato di condividere una grandissima emozione con la figlia nel giorno del suo compleanno: sul green, aveva infatti giocato Tiger Woods e Notah Begay (altro professionista del PGA). Una foto, un invio e la convinzione di aver fatto qualcosa di buono. L’illusione è durata poco. Maddie, la figlia, ha prontamente risposto: “Ciao papà, avvisami quando giochi con Jordan Spieth”.
Continua a leggere



The Open Championship: subito Johnson contro Spieth

Bernd Wiesberger si protegge dal freddo

Image 1 of 4

Tutto secondo pronostico il primo giorno dell’Open Championship: Dustin Johnson contro Jordan Spieth, subito. Il primo è leader solitario con 65 (-7) colpi e Jordan Spieth ne ha assommati 67 (-5) per l’ottava posizione. Hanno chiuso al secondo posto con un 66 (-6) Robert Streb, Zach Johnson, lo scozzese Paul Lawrie, l’inglese Danny Willett, l’australiano Jason Day e il sudafricano Retief Goosen. Il montepremi è di 6.300.000 sterline.

Degli italiani Francesco Molinari è al 64° con il 72 del par, Matteo Manassero all’88° con 73 (+1), insieme allo svedese Henrik Stenson, ed Edoardo Molinari al 110° con 74 (+2).

Molto male Tiger Woods, 140° e praticamente quasi in coda al gruppo dopo un 76 (+4) e a rischio di lasciare la gara al taglio. Continua a leggere



#TheOpen al via, tutti contro Jordan Spieth Le foto alla vigilia del terzo major

Nel tempio del golf, l’Old Course di St. Andrews, Scozia, scatta oggi l’Open Championship, terzo major stagionale.  Tre azzurri in gara: Chicco Molinari, Dodo Molinari e Matteo Manassero. Alla vigilia la scena se l’è presa tutta il quasi 22enne texano Jordan Spieth, potenziale nuovo numero uno e già vincitore dei due major giocati nel 2015. La scelta di Spieth di preparare negli Usa l’Open Championship e di giungere a St. Andrews solo di lunedì, costretto a combattere con il cambio di fuso orario e con meno tempo per provare il campo, ha lasciato un po’ perplessi, ma lui ha rassicurato tutti che sarà prontissimo sul tee di partenza.

Ian Poulter firma una "pallina"

Image 1 of 9

“Non avrei mai giocato la scorsa settimana – ha detto – se non fossi stato sicuro di essere poi qui al top. In realtà l’unico problema è il jet lag, ma si supera. Sono andato sul percorso appena arrivato, poi ho fatto altre buche in buone condizioni e mi sarebbe invece piaciuto verificarlo con il vento, per comprenderlo meglio. So che nei prossimi giorni sono previsti vento e pioggia e credo che l’essenza di giocare in questi tracciati sia proprio quella. Se avessi voluto trovare sole e bel tempo sarei andato in California”. Continua a leggere



Jordan Spieth vince ancora sul PGA Tour Domenica potrebbe essere il n.1 al mondo

Jordan Spieth

Jordan Spieth

Fortissimamente Jordan Spieth: il campione americano ha vinto con 264 colpi (-20)  il John Deere Classic, disputato sul percorso del TPC Deere Run (par 71) a Silvis nell’Illinois. E’ il suo quarto titolo PGA nel 2015 e domenica sera potrebbe essere il nuovo numero uno al mondo. Con McIlroy fermo per quella maledetta partita a calcetto, l’americano volerebbe in vetta al ranking mondiale se finisse il British Open tra i primi sei. Visto il momento di forma nulla appare più facile.  Giovedì parte la gara più importante dell’anno, l’Open Championship: il 21enne americano avrà gli occhi del mondo addosso avendo già vinto entrambi i major giocati quest’anno, vale a dire il 115esimo Us Open e il Masters nel mese di aprile. Tira quindi aria di grande slam (e di leggenda del golf). Continua a leggere



Us Open, vince ancora Jordan Spieth Molinari chiude 27esimo

Il golf statunitense ha un nuovo re: proprio quando sembra eclissarsi la stella di Tiger Woods, si accende quella di Jordan Spieth, vincitore dello Us Open dopo aver vinto anche il Masters. Spieth ha trionfato con 275 colpi (-5), dopo un convulso ed emozionante finale staccando di un solo colpo sia Dustin Johnson che Louis Oosthuizen..

Al quarto posto con 277 (-3) Branden Grace, Cameron Smith e Adam Scott, rinvenuto dal 19° con un 64 (-6 con sei birdie) miglior score in assoluto del torneo e quasi un miracolo su un campo assolutamente ostico. Molinari si è classificato al 27esimo posto (+5). Decimo McIlroy che ha fatto fuochi d’artificio nel giro finale e a un certo punto è stato ad un passo dai primi. Ha ricevuto un assegno di 1.800.000 dollari su un montepremi di  nove milioni di dollari e ha consolidato la sua posizione di leader nella money list statunitense con 6.063.838 dollari.  Nel world ranking, secondo con 11.06 punti,  ha ridotto  notevolmente le distanze da Rory McIlroy (p. 12,77).

U.S. Open - Final Round

Jordan Spieth vince lo Us Open

LE PAROLE DI SPIETH – “E’ difficile dire cosa provo in questo momento. Sono stupito che non si debba giocare domani, perché ritenevo che Johnson potesse segnare il birdie per lo spareggio. Sull’ultima buca ho pensato che dovevo darmi ancora una possibilità. Per farlo avrei dovuto effettuare un bel drive e l’ho eseguito. Anzi, non potevo collocare la palla in un posto migliore.

Poi al momento del putt mi sono detto che i grandi campioni non lasciano la palla corta. Quando ho finito il giro speravo solo di poter andare al playoff. Cosa significa per me questo successo? Non lo so ancora, non riesco a capacitarmi di quanto mi è accaduto. Sono riuscito ad alzare un trofeo che alla buca 17 pensavo di aver perduto. E’ veramente incredibile”.

Continua a leggere



Us Open, tutte le foto del terzo giorno Quattro al comando, Molinari 19esimo

E’ un quartetto di tutto rispetto a guidare lo Us Open sulla partenza del quarto giro: a Chambers Bay in testa con 206 colpi (-4) ci sono Jordan Spieth (68 67 71), Dustin Johnson (65 71 70), Jason Day (68 70 68) e Branden Grace (69 67 70). Staccati J. B. Holmes, Louis Oosthuizen, Cameron Smith e Shane Lowry, quinti con 209 (-1). Molinari è 19esimo con 213 (68 73 72, +3) e ha guadagnato due posizioni nel 115° US Open. Ha perso terreno Patrick Reed, leader insieme a Spieth dopo due giri e ora al nono posto con 211 (+1), dopo un 76 (+6), affiancato dallo svedese Henrik Stenson. In recupero, peraltro tardivo, il sudafricano Charl Schwartzel, da 35° a 15° con 212 (+2), e  Rory McIlroy, da 44° a 25° con 214 (72 72 70, +4), che – grande favorito insieme a Spieth – si avvia comunque verso un risultato deludente. Continua a leggere



Jordan Spieth, nuovo re di Augusta

E’ probabilmente nata una nuova stella nel firmamento del golf: il non ancora 22enne Jordan Spieth ha stravinto l’edizione numero 79 dell’Augusta Masters. Lo ha fatto alla grande, segnando uno dei successi piu’ brillanti che il torneo ricordi. E’ il secondo più giovane vincitore dopo Tiger Woods e, particolare non trascurabile, è salito al secondo posto nella classifica mondiale.  Solo per Augusta ha incassato un assegno da 1,8 mln di dollari. Vincitore anche del quarto giro e chiudendo a 270 colpi, (ben 18 sotto il par) il texano è divenuto il primo giocatore a guidare il torneo dall’inizio alla fine… Continua a leggere


Augusta #Themasters, per Spieth il giorno più lungo: può perdere solo lui

Jordan Spieth

Jordan Spieth

Probabilmente l’Augusta Masters avrebbe avuto il suo vincitore già dalla terza giornata, ma il doppio bogey alla buca 17 di Jordan Spieth (-16) quanto meno apre spiragli di vittoria per altri due giocatori, Justin Rose e Phil Mickelson. Saranno in tre a giocarsi l’Augusta Masters quando mancano 18 buche al termine.

Per quanto riguarda il ragazzino terribile, dominatore delle prime due giornate, il terzo giro è stato caratterizzato (come gli altri ) da un ottimo gioco e da tanti birdie, accompagnati però questa volta da tre bogey (ne aveva fatti soltanto due nelle precedenti 36 buche, battendo anche qualche record) e appunto il doppio bogey alla 17 che gli metterà pressione e lo costringerà  a stare molto attento al ritorno di Justin Rose (-12) che aveva iniziato male con due bogey (1-5) per poi terminare con sette birdie di cui cinque nelle ultime 6 buche.

E Rory? E Tiger? Continua a leggere