Satira sempre più al potere in Germania senza se e senza ma. Al tedesco Der Spiegel va l’ipotetico premio per la copertina più graffiante della settimana. Protagonista indiscusso ancora lui Donald Trump che, come promesso in campagna elettorale, ha annunciato il passo indietro dagli accordi sul clima di Parigi.
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WP: Donald Trump ha trascorso un minuto su cinque nel suo resort per il golf
La passione di Donald Trump per il golf finisce ancora una volta nel mirino della stampa. Il Washington Post ha infatti conteggiato come il presidente ha trascorso i suoi primi tre mesi alla Casa Bianca. Senza tener conto dei voli sull’Air Force One, Trump ha passato un minuto su cinque a Mar-a-Lago e sui suoi campi di golf. Troppo per chi ha accusato il predecessore di preferire il green alla Stanza Ovale.
Golf, blitz ambientalista su uno dei campi di Donald Trump
Ambientalisti in azione contro Donald Trump e uno dei suoi campi da golf. Un paio di notti fa sconosciuti sono penetrati al Trump National Golf Club in California e hanno inciso sul terreno una frase a doppio senso: “No more Tigers no more Woods” dove il riferimento al campione è puramente voluto. Dell’incursione esiste anche un video su Youtube.
Donald Trump gioca a golf più di Barack Obama: è il golfer-in-chief
di Sauro Legramandi
@Sauro71
Donald Trump, chi di golf ferisce, di golf perisce. Trump, che per mesi ha accusato Obama di pensare più al green che alla Casa Bianca, ora è finito nel tritacarne social-mediatico. La sua colpa? Aver giocato troppo a golf nel primo mese da presidente. Per il suo predecessore c’era addirittura un sito Internet ad hoc che ne annotava le giornate passate sacca in spalla (306 i giri effettuati in otto anni da Commander-in-chief). Per il tycoon per ora c’è una piccola pagina Facebook dedicata allo stesso conteggio. Della serie: il golf è uguale per tutti i presidenti Usa, nessuno escluso.
“Non ha difeso Israele all’Onu: non vogliamo Barack Obama come socio del nostro golf club”
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Il golf non è uguale per tutti: ne sa qualcosa Barack Obama. Il presidente, una volta lasciata la Casa Bianca, non potrà iscriversi al Woodmont Country Club di Rockville, nel Maryland. L’uomo più potente al mondo è considerato “persona non gradita” in uno dei circoli più esclusivi degli Stati Uniti e con soci in maggioranza di origine ebraica. Per esser più precisi “Obama is not welcome” come scritto in una serie di email indirizzate al presidente, Barry Forman, e al manager, Brian Pizzimenti. Carteggi telematici riservati che sono diventati di dominio pubblico grazie al “Washington Post”.
Trump National Doral, da gennaio un green fee a 450 dollari
Se avete in programma di provare il brivido di giocare al Trump National Doral di Miami controllate la carta di credito: dal primo gennaio 2017 il green fee per il percorso Blue costerà 450 dollari. Diciotto buche sul Red o sul Golden costeranno 250 dollari mentre il Silver “solo” 195. Il tutto, ovviamente, tasse escluse.
Il giapponese Abe regala a Donald Trump un driver Honma Beres da 3500 euro
Cosa regalare al presidente eletto degli Stati Uniti d’America al primo incontro informale con un capo di governo dopo il trionfo elettorale? E ancora: cosa regalare al presidente eletto se è anche uno degli uomini più ricchi al mondo con i suoi tre miliardi di dollari di patrimonio?
Shinzo Abe, primo ministro giapponese e primo governante a incontrare Trump dopo l’8 novembre non ci ha pensato molto: i due hanno in comune la passione per il golf e a New York Abe si è presentato con un driver made in Japan.
A confermarlo a GolfDigest.com è stata una fonte attendibile: nel faccia a faccia del 17 novembre alla Trump Tower, Abe ha donato al padrone di casa un Honma Beres S-05 con loft di 9,5 gradi e uno shaft “5S Armrq”.
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Donald Trump, il golf diventa un boomerang tra dubbi sul suo handicap, donne e debiti
Nel cammino verso la Casa Bianca Donald Trump ha un ostacolo in più da superare: il golf. La sua immensa passione per questo sport e il business che vi ha costruito attorno rischiano di trasformarsi in un boomerang nella sua corsa ad handicap. Le grane cominciano proprio dal suo handicap di gioco: a settant’anni Trump ha sempre dichiarato di giocare tre di handicap. Per i non addetti l’handicap è il numero di colpi di vantaggio che un giocatore ha a disposizione in una gara a 18 buche: si va dai 54 del principiante agli zero del professionista
Donald Trump inaugura tre suoi campi da golf in Scozia ma gli inglesi non lo vogliono: “Brexit? I britannici si riprendono il Paese”
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Dov’è mediaticamente l’ombelico del mondo oggi venerdì 24 giugno 2016? Esatto, la risposta è giusta: in Gran Bretagna all’indomani del voto sulla Brexit. E casualmente dov’è l’uomo che mediaticamente divide tutto il mondo? Anche questa risposta è giusta: Donald Trump è in Gran Bretagna, in Scozia per l’esattezza. Trump ha interrotto la campagna elettorale per la Casa Bianca e col suo aereo privato è arrivato nella terra d’Albione in un giorno delicatissimo.
Donald Trump in Scozia
Usa2016, università cattolica vieta ai suoi tesserati di praticare sul campo di Trump
Mentre Donald Trump marcia sempre più spedito verso la candidatura repubblicana alla Casa Bianca, qualcuno vuole stare il più lontano possibile da lui e dalle sue attività. Stavolta nel mirino c’è il mega resort del tycoon a Miami, il Trump National Doral con tanto di splendidi campi da golf: una scuola cattolica privata proprio di Miami, la Barry University, ha vietato alla sua squadra maschile di praticare al National Doral.