Il pensiero di Rory McIlroy su Facebook : “Grazie a genitori, staff e amici”

Da lassù, dal tetto del mondo golfistico, Rory McIlroy usa Facebook per ringraziare tutti. Il nordirlandese chiude il 2014 in vetta alla classifica mondiale, alla money list (6.930.000 di euro) e all’ordine di merito PGA. McIlroy. La straordinaria tripletta era già riuscita all’inglese Luke Donald nel 2011. “Ringrazio prima di tutto la mia famiglia, in particolare i miei genitori. Sono la mia roccia, le die persone su questo pianeta mi rivolgo nel momento del bisogno”. Poi un pensiero al suo team tecnico, Michael Bannon, Steve McGregor e J.P. Fitzgerald: “La ginnastica al mattino presto e le chiacchierate la sera tardi… Continua a leggere


Dubai fa rima con Stenson: vince ancora lui

Cala il sipario sull’European Tour: a Dubai, nell’ultimo appuntamento stagionale, vince lo svedese Henrik Stenson (272 – 68 66 68 70, -16) che, per il secondo anno di fila, si aggiudica il DP World Tour Championship. Sul percorso del Jumeirah Golf Estates (par 72), sono scesi in campo i migliori 60 giocatori della money list: buono il 16esimo posto di Francesco Molinari, (-9), dopo una gara tutta in rimonta, indietro Edoardo Molinari, 42°  (-3) e, in fondo, Manassero, 59° (+9).

Henrik StensoneStenson, 38enne di Gothenborg, ha portato a otto i titoli conquistati sul circuito, per un palmares che annovera anche tre successi nel PGA Tour e uno nel WGC. grazie a due birdie in chiusura che gli hanno consentito di superare McIlroy, Rose e  Dubuisson, secondi (-14).

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L’anno d’oro di Renato Paratore: “Mi sono meritato la carta”

Renato Paratore, Renatino per gli amici del Parco di Roma. Fino a sette giorni fa era una promessa del golf italiano. Da giovedì 20 novembre è un professionista a tutti gli effetti. Paratore, medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi giovanili, ha conquistato la carta per giocare l’anno prossimo sull’European Tour. Da amateur a professionista al livello più alto.

Ecco a botta calda le sue parole dopo la svolta nella sua carriera e nella sua vita: “Una cosa pazzesca – ha detto riferendosi alle Qualifyng Schools – sia per il tipo di torneo che per il risultato. Sono stanco, ma felicissimo. E’ stata veramente dura, però la ‘carta’ penso di essermela merita con un’ottima prestazione. Non lo nascondo, ho puntato a vincere, ma nelle ultime buche il gioco non è stato più fluido. No, non mi sono rilassato perché ormai l’obiettivo era raggiunto, ho solo avuto qualche incomprensione con il putter.

Renato Paratore

Renato Paratore

Mi ha fatto piacere aver effettuato il turno insieme a Ricardo Gonzalez: ci tenevo a fare un giro con lui. E’ un gran giocatore, molto disponibile, abbiamo parlato parecchio e mi ha detto tante cose che mi torneranno sicuramente utili. Nel corso del torneo non ho mai avuto timore di non farcela. Ho giocato con una certa serenità, perché  Continua a leggere



Paratore, Pavan e Tadini conquistano la carta per l’European Tour 2015

Una bella notizia che “svolta” la stagione del golf azzurro: Renato Paratore terzo con 412 colpi (-16), Andrea Pavan, 18° con 420 (-8) e Alessandro Tadini, 25° con 421 (-7), hanno superato brillantemente il Final Qualifying Stage, al PGA Catalunya Resort di Girona in Spagna, conquistando una ‘carta’ per l’European Tour 2015, dove nel prossimo anno vi saranno sette azzurri. Infatti il terzetto si unità ai fratelli Molinari, a Matteo Manassero e a Marco Crespi.

I record di Paratore – A Girona si è imposto il finlandese Mikko Korhonen con 408 colpi (-20 ) davanti al 45enne argentino Ricardo Gonzalez (-18), costretto a tornare alla Qualifying School dopo un’annata difficile, ma nel cui curriculum figurano quattro titoli in una lunga carriera. Entrambi hanno superato nel giro finale Paratore, leader dopo 5 turni, più giovane concorrente in gara (17 anni e 336 giorni) e uno dei pochi ad essere passato direttamente dallo status di dilettante all’European Tour, impresa che era riuscita anche a Francesco Molinari (2004).

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Dubai, McIlroy torna ed è già in testa

Rory Mc IlroyTanto per cambiare davanti a tutti c’ Rory McIlroy: il nordirlandese ha chiuso il primo giro a Dubai in testa, alla pari con Shane Lowry. Già primo nell’ordine di merito, il numero uno del ranking mondiale ha chiuso in 66 colpi, sei sotto il par al DP World Tour Championship, lungo i fairway del Jumeirah Golf Estates. I due hanno un colpo di vantaggio su Olesne e Ramsey.

Edoardo Molinari migliore azzurro: settima posizione a -3. Suo fratello Chicco quarantesimo (+1), Manassero 50esimo (+3).

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IMBUCATO – Il selfie del golf / 10

Versilia, attenzione ai golfistiUn cartello che fa sorridere fino a un certo punto quello che segnala una nostra amica, Raffaella.

Di passaggio vicino al Versilia Golf Resort ha pensato bene di immortalare questa segnaletica sin troppo eloquente.

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IMBUCATO – IL SELFIE DEL GOLF

Alzi la mano chi non ha una foto sullo smartphone di una  giornata in campo: lo scatto con il team sulla partenza di una qualsiasi buca 1, la foto di una premiazione o di una birra post-gara… Basta un clic con didascalia e circolo (che verrà linkato) per pubblicare lo scatto sul blog.

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A Dubai si gioca solo per il secondo posto ma gli azzurri devono scalare il ranking

Miguel Angel Jimenez

Miguel Angel Jimenez dopo un tee shot ad Antalya (Foto Afp)

Questo weekend si chiude un’altra annata di European Tour: a Dubai va in scena il DP World Tour Championship, sul Jumeirah Golf Estates. E’ la quarta e ultima prova delle Final Series, ricchissima coda di calendario: agli otto milioni in palio domenica, se ne aggiungeranno altri cinque da dividere tra i primi 15 della money list. Alla gara che parte giovedì Sono stati ammessi alla manifestazione i primi 60 classificati nell’ordine di merito, ma la defezione di Paul Casey (60°) ha permesso l’ingresso nel field di Manassero, (61esimo domenica scorsa). Anche i due Molinari hanno perso qualche posizione in Turchia,… Continua a leggere


Virginia Elena Carta e il sogno americano: giocherà e studierà alla Duke University

Virginia Elena Carta ammessa a Duke

Il sito goduke.com annuncia l’arrivo di Virginia Elena Carta

Il sogno americano di Virginia Elena Carta è diventato realtà: il sogno era affiancare ad altissimi livelli il golf e lo studio, la realtà si chiama Duke University. La 17enne golfista infatti è stata ammessa in uno degli atenei più importanti degli Stati Uniti. Dall’autunno 2015, l’amateur italiana entrerà a far parte della squadra femminile di golf,  campione in carica a livello di college Ncaa. Si lascerà alle spalle Udine e porterà mazze e libri a Durham, nella Carolina del Nord.

Una prospettiva che non la spaventa: “Sono abituata a viaggiare, soprattutto negli Usa, fin da piccola ed ho cambiato città anche in Italia – spiega a Golfando Virginia, prima italiana a Duke – Ho fatto salti non indifferenti, basti pensare al passaggio dalls scuola Steiner di via Clericetti a Milano all’Educandato Uccellis di Udine per arrivare al Bertoni sempre a Udine. Tutte splendide scuole, direi. Durham non è grande, è immersa nel verde e Duke è fantastica. Il campus è abbastanza piccolo, direi che c’è continuità con la mia esperienza”.

Virginia Elena Carta

Virginia firma la lettera di intenti sul tee della 18 del suo circolo, il Golf Udine

Una bacheca già ricca – Chi la conosce ne tesse lodi, chi non la conosce può farsi un’idea di chi sia Virginia Elena Carta scorrendo il suo palmares: tra il 2010 e il 2014, l’italiana ha vinto sette titoli (l’Open di Germania, lo Slovenian International Championship, il French International Trophee Esmond, l’Austrian Championship, il Città di Milano, l’Umberto Agnelli a Torino e il Leoncino d’Oro a Venezia). Nel giro azzurro dal 2010,  Carta ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi giovanili in Cina lo scorso agosto, chiudendo il singolo in quarta posizione.

Patti chiari, drive e amicizia lunghi  – “Non potremmo essere più soddisfatti della nostra scelta – ha detto Dan Brooks, capo allenatore di Duke – perché Virginia rappresenta quello che cerchiamo, passione in campo e fuori, le piace fare gioco di squadra. La prima cosa che mi ha colpito? La forza”. La diretta interessata conferma: “Mi diverto tantissimo con il drive, a volte mi sembra di partire con la palla da quanto voglio tirare forte. Non si deve fare, lo so, ma mi diverto troppo! Se non forzo è probabilmente il mio colpo migliore.

Potendo scegliere, saresti rimasta in Italia?
“Beh, ho scelto. In casa si parlava già da tempo di un’università all’estero. Non si pensava certo agli Stati Uniti per gli alti costi ma ad una buona università in Europa. Ho deciso e insistito per Duke”.

Come mai Duke?  Che scuola seguirai?
“Duke è Duke! Giocavo a basket e quindi non potevo non conoscerla. E poi  accademicamente offre molto! Giocando, ho poi scoperto che anche con il golf è fortissima. Ha una squadra incredibile. Quando l’ho visitata mi è piaciuta subito l’aria che si respira nel campus e mi sono sentita immediatamente a mio agio con le persone che ho incontrato. Ho avuto tante proposte ed ho visitato altre università. Ma Duke probabilmente era già nel mio cuore. Continua a leggere



Turkish Open, vince Koepka in rimonta

Brooks Koepka

Brooks Koepka mostra il trofeo vinto col Turkish Airlines Open

Lo statunitense Brooks Koepka ha vinto con 271 colpi (69 67 70 65, -17) il Turkish Airlines Open. In frenata gli azzurri: Francesco Molinari, 25° con 281 (70 71 71 69, -7), Edoardo Molinari, 39° con 284 (67 72 71 74, -4), e Matteo Manassero, 55° con 288 (70 77 72 69, par). Sul percorso del Montgomerie Maxx Royal (par 72), ad Antalya in Turchia, Koepka, quinto dopo tre turni a due colpi dal leader, l’australiano Wade Ormsby, ha rimontato con un 65 (-7) superando di un colpo l’inglese Ian Poulter (272 – 64 66 75 67, -16) con il… Continua a leggere


Al Turkish Airlines Open Ormsby per il titolo I Molinari a caccia della top ten

Wade Ormsby

Wade Ormsby in azione ad Antalya (Foto Afp)

A caccia del primo titolo assoluto: l’australiano Wade Ormsby inizierà al comando con 204 colpi (65 71 68, -12) la volata verso il titolo del Turkish Airlines Open, terzo dei quattro eventi delle Final Series. Ad Antalya possono puntare a una posizione tra i top ten Edoardo Molinari, 17° con 210 (67 72 71, -6) e Francesco Molinari, 27° con 212 (70 71 71, -4), mentre è in bassa classifica Matteo Manassero, 63° con 219 (70 77 72, +3), che ha pagato pesantemente un 77 (+5) nel secondo turno. Ormsby, 34enne di Adelaide senza titoli nel circuito, ha sorpassato l’inglese… Continua a leggere