Donald Trump gioca a golf più di Barack Obama: è il golfer-in-chief

di Sauro Legramandi
@Sauro71

Donald Trump, chi di golf ferisce, di golf perisce. Trump, che per mesi ha accusato Obama di pensare più al green che alla Casa Bianca, ora è finito nel tritacarne social-mediatico. La sua colpa? Aver giocato troppo a golf nel primo mese da presidente. Per il suo predecessore c’era addirittura un sito Internet ad hoc che ne annotava le giornate passate sacca in spalla (306 i giri effettuati in otto anni da Commander-in-chief). Per il tycoon per ora c’è una piccola pagina Facebook dedicata allo stesso conteggio. Della serie: il golf è uguale per tutti i presidenti Usa, nessuno escluso.

Donald Trump con Rory McIlroy

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“Non ha difeso Israele all’Onu: non vogliamo Barack Obama come socio del nostro golf club”

di Sauro Legramandi – @Sauro71

Il golf non è uguale per tutti: ne sa qualcosa Barack Obama. Il presidente, una volta lasciata la Casa Bianca, non potrà iscriversi al Woodmont Country Club di Rockville, nel Maryland. L’uomo più potente al mondo è considerato “persona non gradita” in uno dei circoli più esclusivi degli Stati Uniti e con soci in maggioranza di origine ebraica. Per esser più precisi “Obama is not welcome” come scritto in una serie di email indirizzate al presidente, Barry Forman, e al manager, Brian Pizzimenti. Carteggi telematici riservati che sono diventati di dominio pubblico grazie al “Washington Post”.

Barack Obama

KAPOLEI (Hawaii) L’ultimo Natale da presidente Barack Obama l’ha trascorso giocando a golf al Kapolei Golf Club (Foto AFP)

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“Chi è socio a Muirfield è bandito da questa panchina pubblica”

La vendetta deve essere un piatto che si serve freddo in Scozia: così, nel rigido inverno di Edimburgo qualcuno ha pensato bene di tener lontano i soci del Muirfield Golf Club dalla panchina dei giardini di West Princes Street Gardens, a Edimburgo. Muirfield, golf, uomini… Non vi dice nulla l’abbinamento di queste tre parole?  Risposta esatta: si tratta di uno dei pochi circoli al mondo dove le donne non possono ancora iscriversi, come stabilito da ben due referendum tra i soci nel giro di pochi mesi quest’anno.

EDIMBURGO – La targa esposta al giardino (Fonte @leabettie)

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Henrik Lundqvist, dalla Svezia alla Costa d’Avorio per insegnare il golf ai bambini più poveri

di Sauro Legramandi

Ci sono molti modi per essere Babbo Natale. Henrik Lundqvist ha scelto di farlo lontano 6168 chilometri dalla sua Stoccolma. Al posto degli stivali un paio di scarpette chiodate. Al posto della slitta la golf car. Il sacco con regali e fiocchetti diventa una sacca con ferri, tantissime palline e una speranza. Quest’anno Lundqvist ha salutato la Svezia per trascorrere parecchie settimane su e giù per la Costa d’Avorio. Lo ha fatto per far provare il golf a migliaia di bambini che definire poveri è un eufemismo. L’ambiziosa idea rientra nel progetto Golf for all. A trasformarla da teoria in pratica è il cosiddetto Team STL, ossia sport, turismo e tempo libero (la l sta per loisir).

Henrik Lundqvist

YAMOUSSOUKRO Una giornata in campo pratica in Costa d’Avorio (foto AFP)

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Brad Luiten gioca 237 buche in 12 ore: entra nel Guinness World Record

La prossima volta che richiamate o venite richiamati per la lentezza in campo pensate a Brad Luiten, un maratoneta neozelandese che ha unito, a fin di bene, la passione per la corsa a quella per il golf. Luiten ha stabilito il nuovo record mondiale di buche giocate: in dodici ore ne ha giocate qualcosa come 237, l’equivalente di tredici gare.

 Brad Luiten

AUCKLAND – Brad Luiten durante la “maratona golfistica”

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Fidel Castro, Che Guevara e la “diplomazia del golf” in una misteriosa foto

Fidel Castro è diventato un’icona mediatica anche grazie ad Alberto Korda, un numero uno nella storia della fotografia. Uno degli scatti che rendono l’idea del personaggio vede il lider maximo impegnato in una partita di golf con Ernesto Che Guevara e alcuni suoi fedelissimi. Si gioca al “Colinas de Villareal Golf Club”, con vista sulla baia de l’Avana. Tutti in divisa militare (incuranti dell’etichetta) e tutti divertiti in uno sport che, all’epoca, veniva considerato per ricchi e borghesi.

Fidel Castro

L’AVANA – Fidel Castro e Che Guevara giocano a golf (foto Alberto Korda)

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I due finti golfisti australiani: “La Nord Corea vuole le nostre scuse” – Ma è veramente andata così?

“La Nord Corea ci ha chiesto di tornare per scusarci in tv ma l’idea di passare qualche anno nelle loro prigioni non ci alletta”. La candida ammissione arriva da Morgan Ruig e Evan Shay, coppia di sconosciuti australiani, elevati dall’universo social a nuovo fenomeno per “aver beffato” Pyongyang. Cos’hanno fatto questi due 28enni (uno agente immobiliare e l’altro imprenditore) di cosi tanto importante per diventare famosi?

Morgan Ruig e Evan Shay in un'intervista tv

Morgan Ruig e Evan Shay in un’intervista tv

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Da Rory McIlroy un milione di dollari al suo caddie J.P. Fitzgerald

Campione in campo e campione anche fuori: Rory McIlroy si rivela sempre più un grande di questo sport. Lo conferma indirettamente il suo storico caddie J.P Fitzgerald che, con un tweet, ha rivelato che “uno tsunami ha colpito il mio conto in banca, molte grazie”. Ad originare la simbolica onda anomala proprio il suo datore di lavoro. Rory gli ha girato 1,05 milioni di dollari in un colpo solo.

ATLANTA, GA - SEPTEMBER 25: Rory McIlroy of Northern Ireland celebrates alongside his caddie J.P. Fitzgerald after holing a shot for eagle on the 16th hole during the final round of the TOUR Championship at East Lake Golf Club on September 25, 2016 in Atlanta, Georgia. Sam Greenwood/Getty Images/AFP

ATLANTA / Rory McIlroy e il suo caddie J.P. Fitzgerald nel giro finale del Tour Championship all’East Lake Golf Club dove il nordirlandese ha vinto FedEx e Championship (Foto Afp)

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Quanto guadagna un giocatore di golf… a colpo?

Tra la fine di una stagione sul PGA e l’avvio di quella nuova (praticamente oggi), gli americani impazziscono e si sbizzarriscono per le statistiche. Da rilanciare subito quella realizzata da Kyle Porter che, per CBS Sport, ha analizzato un dato assurdo ma non troppo. 

Conoscendo il montepremi incassato da ciascun top player e il numero di colpi totali tirati in stagione (gli score parlano)… spuntano cifre da capogiro che vi riproponiamo in questa gallery da sfogliare fino in fondo. Continua a leggere



Un successo il giorno intero con Costantino Rocca: all’Albenza il “Rocca’s Spirit of the game”

di Sauro Legramandi – Twitter: @sauro71

Chiunque giochi a golf conosce lo Spirit of the game. Solo chi vive un’intera giornata all’Albenza con Costantino conosce a fondo il Rocca’s Spirit of the game. Trattasi di un modo diverso di approcciarsi (mai termine fu più azzeccato) a questo sport e ne si ha la prova da due anni a questa parte al Rocca Day, una full immersion nel mondo del più grande giocatore italiano. Rocca e famiglia accolgono con simpatia e disponibilità un centinaio di dilettanti (tra loro campioni dello sport come Muck Mair e Genny Di Napoli e cantanti come Mal) nel circolo orobico e li fanno sentire a casa perché il loro golf è lontano anni luce da esasperazione e frenesia.

Costantino Rocca

ALMENNO SAN BARTOLOMEO (Bg) – Rocca e i “suoi” amateur

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