Socializzare e giocare a golf: l’idea di un italiano dietro Golfers’ Match

di Sauro Legramandi – @Sauro71

“Chissà con chi gioco oggi a golf”. Quante volte l’abbiamo pensato durante il tragitto verso un campo nuovo o verso il nostro circolo senza i soliti compagni di team. Siamo sinceri: il golf è uno sport individualista ma girare in campo con tre scorbutici per quattro-cinque ore non è il massimo. Anche il golfista è un essere socievole insomma. E socializzare in un fairway fa sempre piacere.

Golfersmatch.co.uk, golf

La home page di GolfersMatch.co.uk

Ne sa qualcosa anche Antonio Specchia, italiano a Londra ed ideatore di Golfers’ Match, piattaforma innovativa per chi gioca spesso (e volentieri) in campi diversi. Continua a leggere



La storia: “Mamma, oggi ho fatto golf !”

LA LETTERA DI STEFANO GHIRARDI CHE DA SETTE ANNI RACCONTA QUESTO SPORT AI BAMBINI DI UN ASILO VENETO

In un momento in cui il golf è nel mirino, ho chiesto a un appassionato di raccontare la sua storia speciale: Stefano Ghirardi di sua spontanea iniziativa fa conoscere il golf ai bambini di un asilo a Conegliano (Tv). Lo fa per passione, mosso dallo “spirit of the game”. Una bella storia: chiunque sia d’accordo può condividerla, basta un clic. (s.l.)

“Le regole del Golf: si comincia da piccoli, anzi piccolissimi.

Anno 2010, Conegliano (Treviso): la coordinatrice dell’asilo Umberto I frequentato da mio figlio viene a sapere, durante la giornata di presentazione delle famiglie, che mi occupo di golf. Mi chiede subito se voglio far parte del comitato dei genitori che affiancano le maestre nella presentazione degli sport ai bambini.

Stefano Ghirardi (foto Facebook)

Chiamo la Federgolf Veneto per conoscere il programma per le scuole, ma mi dicono il progetto inizia dalle elementari. A questo punto voglio capire cosa succede in altri Paesi. Chiamo amici golfisti in Svezia e Norvegia che mi confermano che da loro i programmi per il golf iniziano a tre anni. Richiamo la Federazione, spiego che vorrei comunque fare questa azione informativa e mi danno la disponibilità del materiale per le scuole. Continua a leggere



L’opinione: “Lasciateci il golf”

Giuseppe De Filippi, giornalista, ha scritto questo intervento su “Il Foglio” di venerdì 10 febbraio 2017. Offre parecchi spunti di riflessione sui temi di attualità come la Ryder Cup 2022.

LASCIATECI IL GOLF
Identitari, no global, sovranisti. Tutti uniti appassionatamente contro lo sport più globalizzato

Giuseppe De Filippi (Twitter)

“Non si può più assaltare e prendere il Palazzo d’ inverno (anche perché chissà chi ci si troverebbe dentro), si assalta la Club House. La guerra al golf, cioè allo sport più diffuso al mondo, è diventata in Italia e solo in Italia, il modo per mostrarsi dotati di una coscienza sociale, per far vedere che sì, anche io Carlo Giovanardi, sto partecipando alla lotta di classe. Il senatore è solo uno (ma uno dei più convintamente vocianti) tra gli affossatori dell’ emendamento con cui si sarebbe data la garanzia statale di 97 milioni per giocare in Italia la Ryder Cup del 2022 (assegnazione conquistata contro tutti dalla Federazione italiana golf, battendo una lunga schiera di rivali europei).
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Alessandro Del Piero, “la Ryder Cup a Roma sarà l’edizione più bella”

di Alessandro Del Piero 

“Ciò che mi piace e che mi coinvolge davvero nel golf è il senso del gioco, l’unicità di questa disciplina e anche le sensazioni che ti fa provare, così differenti rispetto a quelle che ho vissuto per tanto tempo su un altro prato, quello dei campi da calcio.

MONZA – Alessandro Del Piero, ambasciatore di Ryder Cup in Italia, posa al Golf Milano durante la Pro Am dell’Open d’Italia 2016 (Foto Afp)

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Dall’Italia agli Usa la mazza da golf intelligente: in 3D printing e con due sensori nel grip e nella testa

di Sauro Legramandi – @Sauro71

C’è il timbro italiano sul golf del futuro: il gruppo modenese CRP ha realizzato in 3D printing un prototipo di mazza intelligente che verrà commercializzata nel mondo dagli statunitensi di Krone Golf, leader nell’attrezzatura su misura per giocatori di golf. Il driver in questione è avveniristico e intelligente: è stato realizzato in Windform (lo stesso materiale usato per microsatelliti spaziali, componenti in ambito automotive e per vetture di F1) e titanio lavorato dal pieno e – primo al mondo – ha due sensori al suo interno, uno nel grip e l’altro nella testa.

Il grip e la testa del prototipo in Windform (Foto CRP Group)

Il grip e la testa del prototipo del driver in Windform con i sensori già montati (Foto CRP Group)

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Matteo Manassero: “Ho sbagliato a forzare lo swing in passato – Ai ragazzi dico: abbiate fiducia e provate il golf” VIDEO

di Sauro Legramandi @Sauro71

Campione in campo e campione fuori dal campo, Matteo Manassero accetta di rispondere a tre domande per il nostro blog qualche minuto della sua golf clinic al The Els Club di Dubai. Due domande arrivano da me, una da un solerte lettore. Il tramite si chiama Ornella Parigi, italiana di Dubai con la passione per il golf (grazie di tutto): lei ha organizzato lunedì pomeriggio la golf clinic e lei ha registrato le risposte. Non conosco Matteo di persona, lui non conosce me: avrebbe potuto rispondere con frasi generiche e non lo ha fatto. Lo ringrazio perché nelle sue parole non c’è nulla di scontato, sentitele.

OAKMONT Matteo Manassero con il suo caddie Job Sugranes nel primo giro dello US Open 2016 all’Oakmont Country Club (foto AFP)

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Costantino Rocca, 60 anni e non sentirli: “Sogno un’Academy tutta mia e che il golf in Italia…”

di Sauro Legramandi – @Sauro71

C’è un tempo per ogni cosa. Un tempo per giocare a golf e uno per vivere il golf. Costantino Rocca alla vigilia dei sessant’anni (li compirà domenica 4 dicembre) se li prende entrambi: il bergamasco gira l’Europa tra Senior Tour e invitational ma guarda avanti, pensando ai suoi sogni nel cassetto. Sì perché il più grande giocatore italiano di sempre (5 vittorie e 43 top ten in 461 tornei, tre Ryder Cup giocate di cui due vinte) ha ancora voglia di golf e di progetti.

MILANO  Costantino Rocca, sessant’anni e non sentirli: eccolo al simulatore col ferro uno usato a Valderrama (Foto Scaccini)

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“Junior gioca a golf”: in un libro a fumetti i consigli per i più piccoli

Luca Brusorio, appassionato e conoscitore di golf, ha inviato a “Golfando” quest’intervista a Federica Guerretta, ideatrice di una collana di libri per bambini sullo sport.


Oggi parliamo di golf per famiglie. E’ infatti in libreria “Junior gioca a golf”, un libro nato dall’idea di Federica Guerretta in collaborazione con la pro Tullia Calzavara e illustrato da Luna Colombini. La pubblicazione è pensata per i piccoli appassionati di golf e per i loro genitori.

Il testo è suddiviso in quattro parti, nelle quali si affrontano varie tematiche di consigli utili, dall’equipaggiamento alle regole del gioco, all’etichetta e ai comportamenti da tenere sul campo. Il volume costa 12 euro ed è pubblicato da Edizioni Federica.

Parliamone con Federica Guerretta, la curatrice del libro. Continua a leggere



Renato Paratore: giocare sul PGA Tour e la Ryder a Roma i miei sogni nella sacca

Luca Brusorio, appassionato e conoscitore di golf, ha inviato a “Golfando” quest’intervista a Renato Paratore, la più grande speranza azzurra del momento.


“Il suo talento era naturale come il disegno tracciato dalla polvere sulle ali di una farfalla”.

Da Ernest Hemingway a Renato Paratore. Dallo scrittore e giornalista statunitense passato alla storia della letteratura a un giovane talento italiano. In comune hanno entrambi l’analogo stereotipo dell’uomo comune di “Generazione perdute”. Il primo perché veniva da una comunità di espatriati americani a Parigi durante gli Anni Venti, il secondo per la giovane età con la quale approda nel mondo dei professionisti: Paratore è un ragazzo classe 1996 che tramite la sua tenacia e forza di volontà si sta facendo un nome tra i grandi del mondo del golf.

ABU DHABI – Renato Paratore

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