Una pennellata d’azzurro nel primo giorno del British Open: tre italiani in campo e tre italiani nei primissimi posti della classifica. Un sogno che diventa realtà e che va cullato almeno fino al secondo giro ad Hoylake. Nell’ordine: Matteo Manassero ha chiuso in seconda posizione a -5 dietro a un McIlroy capace di un eloquente -6. Da incorniciare il giro di Dodo e Chicco Molinari: entrambi sono in terza posizione (con Furik, Garcia e compagnia) a -4. Nel dettaglio il giovane veronese ha stupito tutti con sette birdie, due boogie e nove par. Edoardo Molinari ha chiuso con 5 birdies e un solo bogey mentre Continua a leggere
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British Open: Rose, McIlroy e tre azzurri
Il Golf con la g maiuscola si è dato appuntament ad Hoylake, al Royal Liverpool dove questo weekend scatta l’edizione numero 143 dell’Open Championship, uno dei quattro major stagionali e l’unico lontano dagli Stati Uniti. Un torneo dai tanti nomi (British Open, The Open) e dai tanti pretendenti alla Claret jug vinta dodici mesi fa da Phil Mickelson.
I pronostici – lasciamo a chi vive di golf il compito di formulare vincitori e vinti. Un po’ leggendo in giro, un po’ a sensazione sulla carta potrebbe essere la volta di Justin Rose o di Rory McIlroy. Gli allibratori inglesi, maestri nel genere, danno i due europei alla pari, entrambi quotati 14 a 1: il primo perché ha stravinto domenica scorsa lo Scottish Open, il secondo proprio per Continua a leggere
Scottish Open, Manassero chiude quarto
Grossa iniezione di fiducia per Matteo Manassero: il moschettiere azzurro ha chiuso gli Scottish Open in quarta posizione, dimostrando una forma quasi smagliante. Manassero ha chiuso che, il giro al Royal Aberdeen in 274 colpi (69 72 68 65) dieci sotto il par. La vittoria e’ andata a Justin Rose (268 colpi, 69 68 66 65), davanti allo svedese Broberg (270). Manassero si porta a casa 148mila euro e Continua a leggere
Alessandra Averna: “Con il golf e la mia famiglia batterò la sclerosi”
Golf contro sclerosi multipla recidivante-remittente. Quattro lettere contro quattro parole. Quattro parole bastarde piombate all’improvviso nella vita di Alessandra Averna, una ragazza di 25 anni di Milano che fino a due anni fa non aveva altro sport al di fuori del golf. Una passione viscerale quella di Alessandra, nata a tre anni seguendo i genitori impegnati sui green del Molinetto e diventata addirittura una professione nel gennaio 2012. Oggi questa bella professionista di Gorgonzola (alle porte di Milano) ha imparato sulla sua pelle a distinguere cosa conta nella vita. “Fino al marzo 2012 per me esistevano solo golf e green – racconta Alessandra a Tgcom24 – ma adesso so che nulla vale più della mia famiglia e delle persone che mi stanno vicine”. E dire che Alessandra era il perfetto esempio della categoria “golf addicted”, ossia mai senza golf: sacca e palline 365 giorni l’anno, vacanze comprese. Così addicted da preferirla alla laurea in Economia Internazionale alla Bocconi di Milano. “C’era l’obbligo di frequenza ma ero sempre impegnata nelle trasferte con la Nazionale. Ho smesso, non ho rimpianti ma chissà che un giorno non ricominci”.
Nel frattempo si allena con il maestro Nicola Maestroni, si tessera al Golf Club Milano di Monza e mette piede nel circuito minore europeo, il Let Access. La rincorsa per entrare nel giro principale subisce un primo stop nel marzo 2012, due mesi dopo essere passata pro: una lieve parestesia alle gambe la manda dritta all’ospedale. Controlli, risonanze, tante paure e nessuna certezza. Alessandra torna a giocare ma nel gennaio 2014 arriva il secondo attacco, il più forte. Le lesioni sono cervicali, dal collo in giù. Ancora farmaci, ancora risonanze e poi la diagnosi, quelle quattro parole bastarde. sclerosi multipla recidivante-remittente. Tre mesi di stop assoluto, cortisone e pian piano torna in campo. La fine dell’incubo. Alessandra Averna ha giocato a Perugia, poi in Spagna. Lunedì si parte per il Belgio. Quindi un agosto tra Svezia e Finlandia. “Sportivamente parlando, il 2014 è un anno di transizione – ammette la giovane di Gorgonzola – perché ho scelto di giocare subito anziché allenarmi. L’attacco di gennaio ha pregiudicato tutta la off season e non mi resta che rincorrere”. Ardua impresa entrare nel circuito femminile che conta grazie all’ordine di merito, qualche speranza arriva dalla qualifyng school di fine anno. “Mettiamola così: queste gare sono una forma di allenamento per farmi trovare pronta a dicembre per il salto di categoria. Devo tornare ad avere buone sensazioni. Se andasse male? Pazienza, nella vita c’è altro. Riprovo l’anno prossimo”. Una saggezza sana, non dettata dalla contingenza di una malattia. “Prima di scoprire la malattia, il golf per me era il 100%. Adesso mi rendo conto che… Continua a leggere
Josh Gardner, maestro di golf ed eroe: salva la vita a un automobilista finito nel laghetto
Messaggio a tutti i maestri da golf: guardatevi ben attorno quando insegnate agli NC le basi di grip e swing, Il vostro sguardo è fondamentale non solo per correggere difetti ed errori ma anche per salvare addirittura vite umane. E’ un invito quanto mai da prendere in considerazione visto quanto accaduto in Canada dove è andato in scena il più classico dei sabati da eroe. Il protagonista si chiama Josh Gardner e diriga la scuola al Canyon Meadows Golf and Country Club. Gardner sta insegnando golf quando il suo sguardo viene attirato da un qualcosa di non ben definito proveniente dalla collina vicina al campo. Pochi secondi e l’uomo realizza che si tratta di un minivan in caduta libera e destinato a finire contro un roccia e con ogni probabilità poi dentro uno dei laghi del percorso. “Ho sentito l’urto lungo la collina e ho visto quel van precipitare di sotto – ha raccontato al Calgary Sun – Mi sono avvicinato all’acqua, ho chiamato ma nessuno da là dentro mi ha risposto”. A Josh non rimane altro che tuffarsi e Continua a leggere
Il golf e le wags: ecco Amanda Dufner
Per chi avesse qualche dubbio anche il mondo del golf, nel suo piccolo, ha qualche wags. Non si muovono in branco come quelle dei calciatori ma sanno usare allo stesso modo i social. Una di queste si chiama Amanda ed è la moglie di Jason Dufner, tra i nomi più noti del circuito pro: venerdì Amanda ha festeggiato a modo suo la festa dell’Indipendenza Usa, giocando in bikini e Continua a leggere
Graeme McDowell re di Francia
Con un grande quarto giro Graeme McDowell conquista l’Alstom Open de France e si porta a casa un assegno da mezzo milione di euro. Il nordirlandese ha sfruttato al meglio il crollo pressoché verticale di Kevin Stadler, l’americano in testa a Parigi fin dal primo giro: McDowell (70-69-73) ha chiuso a 5 sotto il par con uno strepitoso 67 l’ultimo giorno mentre Stadler (64-68-72) è crollato addirittura a 76 con un – 4 finale. Al terzo posto Thongchai Jaidee (70-69-69-72). Ai piazzati vanno 260.565 euro a testa. E gli italiani? Il migliore ancora una volta è stato Continua a leggere
Open di Francia, italiani in frenata
Secondo giro non da incorniciare per gli italiani impegnati sul percorso dell’Alstom Open de France: Manassero è infatti sceso dal sesto al 17esimo posto (-1), Chicco Molinari è finito al 24esimo (in par), Dodo Molinari al 58esimo (+3). Fuori del tutto gli altri due moschettieri azzurri: Pavan (+6) e Crespi (+8) non hanno passato il taglio e salutano Le Golf National. Sempre in testa l’americano Kevin Stadler (-10), davanti al francese Victor Riu (-7) e al tedesco Marcel Siem ( -5). Su tutti spicca la giornata del nordirlandese Michael Hoey che ha girato a -5 e recuperato Continua a leggere
Open Francia: Manassero sesto nel primo giro
Occhi puntati sui cinque moschettieri italiani agli Open di Francia: sul percorso de Le Golf National (par 71) alle porte di Parigi, Matteo Manassero riparte dalla sesta posizione assoluta (68), seguito dai due Molinari e Marco Crespi in 15esima posizione (70). Fatica Andrea Pavan (106esimo con 75) ma ancora in lizza per passare il taglio. In testa c’è Kevin Stadler, 34enne di Reno in Nevada con un titolo nel PGA Tour ottenuto in questa stagione. Lo statunitense ha Continua a leggere
Il golf è strano: ecco un cart di gran classe
Buttiamola sill’ironia: per quanto possa sforzarsi di guardare al futuro anche il golf non riesce a smarcarsi dal passato. O quantomeno qualcuno vuole ancora oggi un passato ma di gran classe. Non c’è modo diverso per definire questo golf cart che è stato avvistato in un circolo della Pennsylvania. Il mezzo è di ultima generazione ma le forme sono d’antiquariato, riproducendo un’auto d’epoca. Il risultato è di inubbia qualità: basta guardare le finiture Continua a leggere