Al Masters 70 milioni di dollari in sette giorni fra T-Shirts e nani da giardino

Ascanio Pacelli racconta i numeri impressionanti della macchina-da-soldi chiamata Augusta Masters. Chi centra l’impresa di trovare un biglietto, entra all’Augusta National senza smartphone. Per dimostrare di esserci stato veramente non resta che mettere radici in un megastore e spendere dollari (tanti dollari) nel merchandising ufficiale. 

Ascanio Pacelli dal Masters 2023 racconta come funzionano merchandise e dollari

“Ogni anno che vengo a seguire questo torneo come inviato della rivista Golf&Turismo, rimango sbigottito dalla continua ricerca della perfezione e da quanto sia sempre più una macchina da soldi in continua espansione. Riuscire ad accaparrarsi i biglietti per vivere il Masters è un’impresa titanica o, per meglio dire, serve una grandissima botta di fortuna.

di Ascanio Pacelli
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Ascanio Pacelli: “Il mio Masters tra Tiger Woods, il golf per tutti e la democrazia”

Uno dei grandi amici di “Golfando” si chiama Ascanio Pacelli. Professionista a 360 gradi e club manager a Terre dei Consoli, Ascanio si trova in questi giorni in Georgia come inviato della rivista Golf&Turismo. Di seguito alcune sue sensazioni direttamente da bordo green dell’Augusta National (s.l.)

“Con l’honorary start di coloro che hanno fatto la storia del golf, ovvero Nicklaus, Player e Tom Watson, è iniziato ufficialmente The Masters 2023. Saranno giornate ricche di emozioni, scolpi di scena, turning point e, purtroppo tanta, tanta pioggia. Le previsioni non promettono nulla di buono soprattutto nei giorni che conteranno per decidere chi indosserà la famosa Green Jacket.

di Ascanio Pacelli
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L’e-mail: apriamo il golf, ritornino le gare patrocinate a costi abbordabili

pallina golf
Foto di Soheb Zaidi su Unsplash

Prosegue il dibattito sullo stato del golf nel nostro Paese tra sogni e speranze. L’email di Nicola Moscello ha fatto centro e stimolato il confronto. Ecco l’intervento di un nostro lettore . (s.l.)

Buongiorno
sono pienamente d’accordo con Nicola sul tema della mancanza di notizie sul golf sui media italiani, siamo un Paese calciofobo e tutti gli altri sport sono purtroppo considerati minori.

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De Stefani: “Io in campo alla Hero Cup con Dodo Molinari”

Corrado De Stefani, Hero Cup 2023, golf
Corrado De Stefani

Con molto piacere Corrado De Stefani torna a raccontare le sue esperienze professionali sul nostro blog. Di seguito il testo scritto da Abu Dhabi durante la Hero Cup 2023.


“È parecchio tempo che non mi dedico a Golfando, l’ultimo articolo fu durante il lockdown addirittura. All’epoca scrissi che, arricchito dalle esperienze dei webinar, mi sentivo pronto a riprendere le lezioni con passione e determinazione.

di Corrado De Stefani
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L’email: il mio golf dalla fabbrica a Netflix e alla Ryder Cup

Foto di Kampus Production

Ricevo e pubblico molto volentieri questa lettera di Nicola Mascello, operaio metalmeccanico e 54 di handicap. Racconta di come i suoi colleghi lo guardino straniti quando parla di golf, del perché non ha mai fatto una gara in sei anni e di quanto adori il nostro sport. E perché, proprio per questo, si arrabbia… (s.l)

Ciao Sauro,

sono Nicola Mascello, uno dei tanti golfisti italiani (sebbene sempre pochi così a ridosso dalla nostra Ryder Cup). Ti scrivo per darti la mia impressione su quello che vedo in giro nei vari canali di comunicazione, che sia il web, la tv (libera tengo a precisare, quindi non Sky o Discovery), i social o altro.

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“Golf e Serie A: portiamo i big negli stadi italiani”

Golf Serie A
Golf da Serie A

Chi mastica di golf in Italia sa benissimo di quanta visibilità il nostro sport abbia bisogno. L’interesse va aumentato, la base allargata e l’età media dei praticanti drasticamente sforbiciata. Tre obiettivi di Serie A raggiungibili in svariati modi ma quanto accaduto domenica a Udine fa venire in mente un’idea tanto semplice quanto “redditizia”.   

di Sauro Legramandi
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L’email: “Per i circoli il caro bollette sarà più pesante della pandemia?”

Si chiude un anno “meno difficile” degli ultimi ma se ne prospetta uno quantomeno tosto a partire dal caro bollette. L’amico Paul Fischnaller dice la sua su quote annue, clubhouse chiuse e le gare che spesso non bastano per tenere aperti i circoli.

“Buongiorno, 
scrivo per dire la mia e aprire un confronto con chi ama il golf. Ieri ho parlato con un giornalista di golf tedesco che, a tempo perso, si occupa di consulenze per i circoli. Abbiamo parlato dei rincari dei prezzi di energia che anche per i circoli diventerà (o è già diventato) un grosso problema. Tanti sanno che la situazione non è bella ora e non sarà bellissima nemmeno nei prossimi mesi.

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