Barack Obama sfida e batte David Cameron (contento di aver perso una sola pallina)

Londra val bene una partita a golf: nel suo tour europeo tra Brexit, Regina e Cancelliera, Barack Obama ha trovato una manciata di ore da dedicare al suo sport preferito, il golf. Il presidente degli Stati Uniti ha sfidato il primo ministro inglese David Cameron sulle 18 buche di The Grove, nell’Hertfordshire.

US President Barack Obama (R) talks with British Prime Minister David Cameron (L) as they walk onto the 3rd green at The Grove Golf Course near Watford in Hertfordshire, north of London, on April 23, 2016. / AFP PHOTO / Jim Watson

WATFORD – Barack Obama e David Cameron sulla buca 3 del “Grove Golf Course” (foto Afp)

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Nasce il Costantino Rocca Players Team Giulia Sergas: sento il suo talento addosso

Costantino Rocca torna quasi alle origini ossia su un campo pratica per insegnare golf. Nel verde dell’Albenza il campione bergamasco dava lezioni ai giovani quando, a metà anni Ottanta incontrò il coach Tom Linskey che lo convinse a mettersi in gioco e diventare un professionista. Sette Open vinti, tre Ryder Cup (una vinta) e un playoff al British Open 1995 dopo, Rocca si rimette a insegnare e preparare golfisti per un mondo, quello agonistico attuale, completamente diverso da com’era quello di Costantino.

Oggi un giocatore deve essere tecnicamente preparato, fisicamente pronto e psicologicamente allenato. Con questo fine è stato fondato il “Rocca Players Team“, un gruppo di professionisti del settore.

PHOENIX – Giulia Sergas e Costantino Rocca

Tutto ruota attorno al 59enne di Almenno che cura personalmente l’allenamento dei giocatori, sia dal punto di vista tecnico che strategico. Accanto a lui Continua a leggere



Adam Scott dice no alle Olimpiadi di Rio

Adam Scott non parteciperà alle Olimpiadi di Rio. L’intenzione era nell’aria e ora il numero 7 del ranking l’ha ufficializzata ora con un comunicato dove si parla di “decisione presa in base a un calendario pieno di impegni professionali e personali”.

Adam Scott

Adam Scott

Scott ha già avvisato la Federazione e il selezionatore, “augurando ogni fortuna al team olimpico australiano”. Qualcuno spera in un ripensamento ma una presa di posizione così netta non lascia spazio a illusioni.

Scott era uno dei giocatori che Continua a leggere



Il maestro di golf risponde

Nuovo spazio dedicato agli appassionati lettori di Golfando: da oggi Ferruccio Crotti, maestro e campione di simpatia, risponderà a qualsiasi domanda alberghi nella vostra mente. Non abbiate timori o remore: chiedete e vi sarà risposto.

Ferruccio Crotti

Ferruccio Crotti

Se non vi riesce un colpo, se cercate qualche dritta per un acquisto, una spiegazione sull’applicazione di una regola non dovete far altro che scrivere e otterrete quello che cercate. Crotti lo farà con un post sul nostro blog o, se la domanda lo richiede, con un video dedicato interamente alla/alle richiesta/e.

Come fare? Continua a leggere



Golf a Mauritius: tutto sui dodici campi dell’isola / 1

L’isola di Mauritius, premiata agli IAGTO Awards come Golf Destination of the Year, accoglie l’AfrAsiaBank Mauritius Open, torneo organizzato in collaborazione tra Sunshine Tour, European Tour e Asian Tour al Four Seasons Golf Club Mauritius di Anahita. Golf a Mauritius, un’occasione da non perdere.

L’Open rappresenta una delle numerose competizioni golfistiche dell’isola, un paradiso per gli appassionati: sono infatti disponibili dodici percorsi, tra cui otto a 18 buche e quattro a 9 buche, realizzati da grandi designer e situati in posizioni spettacolari, affacciati sull’oceano, su piccoli isolotti corallini o immersi nel verde dell’entroterra.

Il clima mite dell’isola consente di giocare tutto l’anno.

Dall’Ente del Turismo Isola di Mauritius riceviamo la mappa dettagliata di tutti i campi attivi

COSTA SUD

Heritage Golf Club – Bel Ombre

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HERITAGE GOLF CLUB – Bel Ombre
All’interno del Domaine de Bel Ombre e adiacente ai resort Heritage Awali e Heritage Le Telfair, si trova l’Heritage Golf Club. Progettato dall’architetto sudafricano Peter Matkovitch, include un campo internazionale di 6498 metri quadrati a 18 buche par 72 e uno a nove buche par 3: una meta obbligata per chi ama il golf con il giusto equilibrio nella varietà delle buche, in termini di larghezza, distanza, difficoltà e gratificazione. In stile coloniale, la club house è dotata di tutti i servizi per i golfisti, con un’Academy per lezioni ai neofiti e corsi avanzati, boutique, ristoranti e affitto dell’equipaggiamento. L’ingresso è aperto a tutti con pagamento del green fee.

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Paradis Golf Club -Le Morne

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PARADIS GOLF CLUB – Le Morne
Il Paradis Golf Club è un campo a 18 buche par 72 di 5899 m2 progettato da David Dutton. Il green offre una prospettiva di gioco eccezionale ai piedi del rilievo montuoso di Le Morne e a due passi dalla spiaggia. Il campo è situato all’interno del Paradis Hotel & Golf Club ed è in condivisione con il Dinarobin Hotel Golf & Spa, entrambi parte di Beachcomber Hotels. La Paradis Golf Academy propone corsi privati con maestri di fama internazionale.  Tutti i clienti di Beachcomber Hotels possono accedere al campo a tariffe agevolate, mentre gli ospiti esterni sono ammessi con un fee d’ingresso.

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GIOCO A GOLF PERCHE’ / 13

Enrico Buffetti (Golf Club Argentario)
“Gioco a golf perché… di questi tempi in azienda si fa tanta fatica e si deve sopportare qualche delusione. Invece quando gioco a golf faccio molta più fatica e devo sopportare molte più delusioni. Ed oltre a tutto sono io a doverlo pagare.

Così il lunedì mattina torno in azienda più volentieri, perché in confronto al weekend…”Generica_to_golf

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In Spagna vince Johnston, ok Bertasio – Dopo vent’anni nessuno finisce sotto il par

Prima vittoria per Andrew Johnston sull’European Tour e grande piazzamento per Nino Bertasio: l’Open di Spagna a Valderrama, segnato da vento e pioggia, finisce così. L’inglese Johnston ha chiuso con 285 colpi (+1) mentre l’italiano ha finito a +7. Edoardo Molinari si è piazzato al 42° posto (+15), Renato Paratore 56esimo (+18). Il tracciato ostico non ha concesso a nessun concorrente di terminare sotto par e così, dopo venti anni, si è avuto un vincitore sopra par: non accadeva dal 1996 quando il gallese Ian Woosnam si impose nello Scottish Open. Aveva comunque fatto lo stesso Justin Rose in un major (US Open, 2013).

Andrew Johnston

Andrew Johnston

Johnston ha regolato l’olandese Joost Luiten (+2) e lo spagnolo Sergio Garcia, promotore dell’evento con la sua Foundation, che dopo tre turni a basso ritmo ha avuto una impennata d’orgoglio portandosi in terza posizione (+3) grazie a un 67 (-4) score più basso di giornata.

Andrew Johnston, 27enne londinese con due titoli nel Challenge Tour, secondo dopo tre turni, ha avuto la meglio con un parziale di 70 (-1) frutto di tre birdie, l’ultimo decisivo alla buca 16, e di due bogey. Per lui un assegno di 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro. Continua a leggere



Open Spagna: Bertasio, E.Molinari e Paratore passano il taglio

Con un bel -3 complessivo (139 colpi) Pablo Larrazabal è il nuovo leader Open de España, torneo sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), nella località da cui prende nome il circolo sulla Costa del Sol spagnola.

Pablo Larrazabal (foto Afp)

Il tracciato, come di consueto, mette in difficoltà i concorrenti al punto che solo i primi due hanno un punteggio sotto par. Sono rimasti in gara tre azzurri: Nino Bertasio, da 52° a 19° con 146 (+4), Edoardo Molinari, da 52° a 24° con 147 (+5) e Renato Paratore, 60° con 151 (+9).

Sono usciti il dilettante Guido Migliozzi, 70° con 152 (+10) e fuori per un colpo, Matteo Manassero, 97° con 155 (+13), Francesco Laporta, 104° con 156 (+14), e Nicolò Ravano, 127° con 160 ( +18). Continua a leggere



IMBUCATO – Selfie del golf 15: Speciale Pro

Riproponiamo, aggiornata, la gallery dei selfie dei famosi. Clicca qua e mandaci il tuo

Toglietemi tutto ma non un selfie. Un vecchio adagio di un altrettanto vecchia reclame calza a pennello per la mania tutta social di scattarsi una foto in una situazione particolare, con un personaggio particolare o in posto comunque particolare. Al fascino (e alla richiesta) di un selfie non si negano nemmeno i professionisti di golf, immortalati primo o dopo una gara nelle situazioni più diverse.

PHOENIX, AZ - MARCH 20: Sei Young Kim of South Korea poses for a selfie with the trophy after winning the LPGA JTBC Founders Cup at Wildfire Golf Club on March 20, 2016 in Phoenix, Arizona. Todd Warshaw/Getty Images/AFP

PHOENIX – Sei Young Kim (Sud Corea) (Foto Afp)

Se lo fa Jordan Spieth (vincitore dei primi due major del 2015) o Lydia Ko (numero uno del ranking mondiale) non puoi farlo anche tu? Dai, prendi il tuo smartphone, sfoglia l’album delle foto e scegline una delle tante scattate sul green. Quindi clicca qua e inviala. Oppure twittala con l’hashtag #golfando.

Hyo Joo Kim

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Hyo Joo Kim (Sud Corea) dopo la vittoria nel Pure Silk Bahamas LPGA Classic (foto Afp)


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