Si chiamerà Green4Green il consorzio energetico per i circoli di golf italiani tenuto a battesimo nelle scorse settimane in un’assemblea a Tolcinasco. La Federgolf, motore dell’iniziativa, ha inviato ai club l’annunciata mail con i dettagli del progetto mirato a garantire energia rinnovabile e a costi contenuti.
di Giacomo Perego
Il consorzio, con la società di consulenza Key to Energy alle spalle, mira a sganciare i circoli di golf dai sistemi classici di approvvigionamento energetico. Si punta ad ottenere energia da impianti fotovoltaici o eolici o idroelettrici. “Green4Green aggregherà in un unico ente tutti i circoli presenti sul territorio nazionale – si legge nella lettera -, al fine di investire nell’acquisto di impianti verdi in varie parti della nazione. Si farà arrivare l’energia così prodotta ai circoli consorziati.”
Il funzionamento è abbastanza lineare: ogni entità, sotto l’egida della Federazione, chiederà di entrare nel consorzio per poter accedere a uno o più progetti di energia rinnovabile (il numero è legato alla quantità di energia necessaria). Quindi Green4Green cercherà il sito adatto per la costruzione dell’impianto e poi procederà all’attivazione. Infine, l’energia tornerà ad ogni singolo circolo “al puro costo di esercizio”.
Mentre resta da quantificare il costo iniziale per mettere piede nel consorzio, dalla Federgolf spiegano ai circoli l’entità del risparmio energetico previsto per prossimi anni. Secondo le stime il risparmio per il 2023 si aggira sul 10-20%. La cifra raggiungerà e supererà il 50% dal 2024 in poi.
Gli investimenti iniziali potrebbero venire ripagati nel giro di 5/7 anni.
Del progetto Green4Green Chimenti ne ha parlato nei giorni scorsi anche col ministro dello Sport Abodi.
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