Una vittoria dall’alto contenuto simbolico quella conquista da Gregory Molteni. Il 37enne comasco ha conquistato per un solo colpo di distacco l’Acaya Open Dailies Total 1, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private. Da Vernole, in provincia di Lecce, il pensiero di Greg è andato subito al padre, ex giocatore e rinomato maestro di golf.
VERNOLE (LE) Una bellissima immagine di Gregory Molteni (Foto Bellicini).
“Sono felicissimo – ha detto Gregory Molteni alla prima vittoria in carriera sull’Alps Tour – perché è capitato nel giorno del compleanno di mio padre, a cui lo dedico. E la cosa francamente mi ha emozionato. E’ stato un finale veramente complicato, perché il mio avversario Baltl non ha mai ceduto, impegnandomi fino sull’ultima buca. Ho effettuato ottimi colpi al green con i ferri, una delle parti migliori del mio gioco, che sono stati determinanti su un percorso di livello assoluto. Ultimamente ho cominciato a insegnare, mi sono distaccato un po’ dal mondo delle gare. Questa probabilmente è stata la chiave del risultato, poiché sono rimasto sempre abbastanza rilassato, senza subire tensioni come accadeva in passato”.
Gregory Molteni, 37enne comasco, professionista dal 2003 con una lunga carriera sui vari circuiti, è al primo successo sull’Alps Tour. In bacheca un Campionato PGAI, un Campionato Nazionale Open e un Doppio PGAI. Il padre è il maestro Pietro, a suo tempo giocatore di torneo. A Gregory Molteni un assegno di 5.800 euro.
Gregory Molteni e gli altri azzurri
In gara il comasco ha chiuso con 202 colpi (69 64 69 -11), uno in meno dell’austriaco Timon Baltl (203, -10). Dietro di loro l’argentino Maximiliano Godoy (205, -8).
Positiva la prestazione degli altri azzurri in gara: Edoardo Raffaele Lipparelli quarto (207, -6), Luca Cianchetti sesto (207, -6), Stefano Pitoni nono (208, -5), Federico Zucchetti e l’ottimo Gregorio Alibrandi, miglior dilettante, 12esimi con 209 (-4). Lorenzo Scalise, Carlo Casalegno e l’altro amateur Davide Buchi hanno chiuso 14esimi con 210 (-3).
Gregory Molteni ha siglato la nona vittoria in campo internazionale dei professionisti azzurri nel 2019, la quarta sull’Alps Tour, dopo quelle di Lorenzo Scalise, di Luca Cianchetti e di Edoardo Raffaele Lipparelli, che la scorsa settimana aveva fatto suo l’Open de St. François in Guadalupa. Gli italiani sono protagonisti su tutti i tour mondiali e vincono con i grandi campioni, come Francesco Molinari, con elementi d’esperienza e con le giovani leve, segno evidente di una continuità che offre ampie prospettive per il futuro..
La gara
Molteni, leader dopo due turni, ha mantenuto sempre il controllo della situazione. Uno solo il momento difficile, quando con un doppio bogey alla buca 11 ha rimesso in corsa Baltl e Godoy. L’azzurro ha subito recuperato con due birdie, tenendo dietro l’austriaco. Quindi è salito in cattedra Godoy che, dopo aver agganciato l’azzurro, si è chiamato fuori sull’ultima buca con un triplo bogey.
Per Molteni un parziale vincente di 69 (-2) con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey.
L’Acaya
Il campo ha impegnato severamente i protagonisti dell’Acaya Open Dailies Total 1, ma tutti hanno espresso elogi incondizionati per la qualità e la preparazione.
Il percorso, disegnato dal famoso studio americano Hurdzan/Fry, si snoda all’interno di un contesto naturale di rara bellezza, immerso nella macchia mediterranea. La varietà del design sollecita i giocatori a utilizzare tutti i ferri e i legni della sacca. Alcune buche sono costeggiate da incantevoli laghetti e da ruscelli sistemati strategicamente. Spettacolare la cascata che divide la buca 11 dalla 12. Il vento, “il più importante ed affascinante degli hazards”, caratterizza il percorso quasi fosse un links scozzese.
Il clima mite rende particolarmente gradevole il gioco e il soggiorno in tutti i mesi dell’anno.
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