Aprile è stato un mese di pausa per Guido Migliozzi dopo i primi tre da trottola in giro per il mondo. In questo avvio di stagione Miglio ha assaporato subito il gusto della vittoria sull’European Tour.
Il successo del 22enne è arrivato dopo sole quattordici gare sul Tour. Il vicentino ha vinto il Magical Kenya Open, giocato sul Karen CC (par 71) di Nairobi. Questa affermazione conferisce al Miglio (oggi il numero 199 del ranking) una certa tranquillità: di fatto ha due anni assicurati sul Tour e la possibilità di giocare tutte le gare delle Rolex Series.
Guido Migliozzi, vicentino di nascita ma di formazione sportiva tutta padovana al Golf della Montecchia con il maestro Niccolò Bisazza, non si è fermato un attimo prima di aprile. Dopo il Kenya, non si è dato tregua ed è ripartito subito per la Malesia. Lì ha pagato il gran caldo e la stanchezza. Quindi è tornato a casa per allenarsi al Montecchia Performance Center: da atleta vuole riprendere una perfetta forma in vista del prossimo appuntamento, il Trophee Hassan II di Rabat in Marocco.
Nel frattempo ha incassato anche un’altra soddisfazione: è stato votato “giocatore del mese” dell’European Tour. Gli appassionati hanno preferito lui (51% delle preferenze) allo scozzese Gallacher e al sudafricano Harding.
Guido Migliozzi: “Credevo nella vittoria in Kenya”
“In Kenya ho sfruttato ogni occasione. Ci credevo fortemente, sentivo tutta l’adrenalina ed ero molto concentrato. Ora ho sentito la necessità di ricominciare ad allenarmi. In queste settimane ho tralasciato un po’ la preparazione ma sono pronto per il Marocco. Alla Montecchia mi ha aspettato il fisiotrainer Filippo Zucchetti, pronto a prepararmi sempre alle sfide più impegnative.” spiega Guido Migliozzi che, seppur di carattere travolgente, non lascia nulla al caso.
E’ entrato nell’European Tour grazie al 15esimo posto nella Qualifying School, accedendovi di diritto dopo ben tre vittorie nell’Alps Tour ed ora è riuscito a superare grandi avversari in Kenya. A premiarlo il presidente della Repubblica del Kenya Uhuru Kenyatta proiettato a lanciare il golf ad alti livelli nel Paese, arrivando a far inserire il Magical Kenya Open nell’ambito della Road to Dubai.
“All’inizio dell’anno il mio obiettivo era mantenere la carta, ora con la vittoria la tengo di diritto per due anni – chiosa Miglio – . Ora ho la possibilità di giocare tutte le gare che scelgo. Voglio rivivere al più presto la sensazione indescrivibile che ho provato con la vittoria, la tensione a mille e tutta l’energia. L’altro mio grande obiettivo ora è di entrare, entro fine anno, nei primi cento al mondo e poi si vedrà”. Semplice no?
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