Golf Open d’Italia 2017: Tyrrell Hatton vince all’ultimo putt. Bene Bertasio e Molinari

Una domenica non consigliata ai golfisti deboli di cuore quella della quarta e decisiva giornata dell’ Open d’Italia. Tyrrell Hatton ha vinto imbucando il suo 263esimo colpo al “Milano”, un putt da oltre cinque metri che gli porta in dote 1.166.660 dollari di primo premio. Ha vinto lui come domenica scorsa all’Alfred Dunhill Links. Ha vinto lui all’indomani del suo 27esimo compleanno. Ha vinto lui quando tutti erano pronti a godersi la buca di spareggio fra un ritrovato Ross Fisher e un “perso” Kiradach Aphibarnat, capace di perdere la leadership per una flappa alla buca 16.

Open d'Italia

Tyrrell Hatton bacia il trofeo meritatamente vinto (Foto Ansa)


Molinari non è mai riuscito a premere sull’acceleratore, nonostante giocasse fra due ali di pubblico. Chicco ha messo la zampata quando ormai era troppo tardi: due birdie alla 17 e alla 18 lo hanno riportato in alto, al sesto posto finale. Ma il golf italiano deve esultare per Nino Bertasio, 29enne di Salò che ha chiuso settimo e confermato la carta per il Tour 2018. Immensa la cornice di pubblico per questo Open d’Italia.


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L’ambito trofeo

Ore 18 – La maledizione della buca 18
Quando si dice il destino. Il destino che spesso fa rima con golf. Abbiamo assistito a bordocampo all’arrivo degli ultimi sette team alla buca 18. Per l’esattezza dal team composto da Noren e Aguilar in poi, vale a dire dal 27 al 33 finale di Hatton e Wallace. Nessuno dei quattordici giocatori che hanno preceduto Hatton ha imbucato un putt decisivo dalla distanza. Chicco ha marcato il birdie arrivando però col terzo colpo a un palmo dall’asta. Degli altri nessuno: molti sono arrivati corti, qualche pallina ha virato a sinistra all’ultimo. Quella di Tyrrell Hatton no. Dritta in buca per una vittoria più che meritata.

Ore 15.50 – Malagò: “Numeri impressionanti, ora più campi pubblici”
L’Open d’Italia “ha fatto passi avanti clamorosi”. E l’impressione del presidente del Coni, Giovanni Malagò. “I numeri sono impressionanti e l’atmosfera meravigliosa. Già l’anno scorso – dice arrivato a Monza –  l’Open fu un successo strepitoso, quest’anno il passo avanti è clamoroso. Andiamo nella giusta direzione, come volevamo sin da quando abbiamo portato a casa la candidatura della Ryder Cup”. Per il numero uno del Coni “c’è moltissimo da fare, ma bisogna essere onesti e giudicare dove prima dell’Open 2016 e dove siamo oggi. La comunità del golf non aveva mai vissuto questa situazione. Una situazione normale in altri Paesi dove si è sdoganato il concetto che il golf non è uno sport per pochi ma per tanti, se non addirittura per tutti. Tutto questo – ha continuato – si amplifica se c’è l’opportunità di avere un italiano o più italiani. Oggi, oltre al grande Molinari, c’è uno strepitoso Bertasio. Aiuta moltissimo. Poi è chiaro che ci sono dinamiche di spazi e campi. Bisogna fare in modo che ci siano più campi pubblici, magari nei parchi delle grandi città, per avere maggiore coinvolgimento”.


Ore 14.45: Uno di questi sarà il vincitore?

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Kiradech Aphibarnrat (foto Ansa)

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Francesco Molinari (foto Ansa)

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Tommy Fleetwood (foto Ansa)

Matt Wallace (foto Ansa)


Ore 14.30 – Nino Bertasio superstar
Il 29enne italiano chiude un quarto giro alla grande: -7 di giornata, -16 totale. Jon Rahm, suo compagno di team.si ferma a -6.


Ore 14 – Lo sciatore Fill: rubo i trucchi ai professionisti
Nel villaggio ospiti spazio a un golfista provetto, vale a dire Peter Fill. “Mi piace giocare a golf quando ho tempo libero, ma devo ancora imparare tanto”, ha sorriso lo sciatore azzurro, vincitore negli ultimi due anni della coppa del mondo di discesa libera. “Essere all’Open d’Italia è un’esperienza nuova, molto bella. Vedere i giocatori da vicino è molto interessante, voglio raccogliere piu’ insegnamenti e trucchi possibile per migliorare il mio golf“, ha raccontato Fill, che nel suo paese in Trentino, Castelrotto, ha istituito un torneo di beneficenza. Lo sciatore già pregusta lo spettacolo della Ryder Cup 2022 a Roma: “Spero che l’Italia riesca a presentarsi bene: è un appuntamento da seguire, io sicuramente saro’ lì e sarà un evento molto bello”.


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Ore 12 – Golf per tutti
Molto affollata e soprattutto molto partecipata l’area per i bambini all’Open d’Italia. Il verde a fianco della buca 10 è un arcobaleno di colori e di voci. Bambini e bambine giocano sotto l’occhio vigile di genitori e animatrici. Smartphone in mano per tutti.


Ore 11.08 – Garcia il più amato dopo gli italiani?
Parte puntuale il Masters Champion con la puntuale mare umana sul tee della 1 e poi a seguirlo lungo il percorso. Di gran lunga lui il professionista più apprezzato dal pubblico di Monza.


Ore 10 – Regole, culttura sportiva e buona educazione
A futura memoria per chi si avvicina al golf per la prima volta. Esistono una serie di “accorgimenti” da rispettare quando si assiste a una gara, sia in fase di partenza che durante lo spostamento da una buca all’altra. Federgolf ha realizzato un cartello per ricordare come funziona.


Open d'ItaliaOre 10 – Gli scatti dei lettori / 2
Direttamente dal secondo giorno di gara Demetrio Malvi ha immortalato Molinari, Noren e Willett.


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Spettatori in attesa sulla buca 1 (foto Ansa)

Ore 9.30 Il pubblico da record all’Open d’Italia ma…

Si riparte dalla quota record di 45mila presenze registrate nei primi tre giorni. Molti i fattori che lasciano ben sperare gli organizzatori, a partire dal clima caldo. Poi c’è Molinari al vertice, poco calcio in tv. Ma al quarto giorno viene ancora il dubbio: tutti gli spettatori conoscono il rispetto che anima i giocatori, pro o dilettanti che siano? Il dubbio sorge ogni volta che a bordo campo si sente squillare un cellulare, parlare a voce alta nonostante il “Quiet please” oppure camminare indisturbato durante lo stance. Che ne pensi di questo Open sotto questo punto di vista? Lascia un tuo commento in fondo al post.


Open d'ItaliaOre 9.15 – Gli scatti dei lettori / 1
Gianni Cinus in posa con il trofeo originale della Ryder Cup esposto nello stand della Federazione.


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Foto di gruppo con i vincitori durante la premiazione del concorso “Impegnati nel verde” (foto Ansa)

Ore 9 – Il golf sostiene l’ambiente: i premi
A margine dell’Open d’Italia si è tenuta la premiazione del progetto “Impegnati nel Verde”. Si tratta di una iniziativa mirata a promuovere lo sviluppo ecosostenibile del golf, sensibilizzando circoli e giocatori sulle tematiche ambientali. Allo stand dell’Istituto del Credito Sportivo, partner del Progetto INV con la Federazione Italiana Golf, sono stati premiati numerosi circoli. Per la categoria “Acqua” il GC Villa Condulmer, per la categoria “Energia” il Perugia, il Dolomiti e il Garfagnana. Per la categoria “Patrimonio storico” il Frassanelle, l’Acaya, il San Domenico Golf, l’Archi di Claudio. Per la categoria “Paesaggio” il Varese mentre la categoria “Biodiversità” è andata a Les Iles. Ha ricevuto l’attestato di Certificazione GEO il Golf Club Carimate, nono circolo italiano a raggiungere questo ambito traguardo.


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Informazioni su Sauro Legramandi

L'idea di "Golfando" è di Sauro Legramandi, giornalista di Tgcom24.it. testata multimediale del gruppo Mediaset. Da maggio 2014 posta news e foto su questo blog. Contatti: E.mail: golftgcom@gmail.com Facebook: https://www.facebook.com/groups/golfando/ Twitter: @golftgcom Redazione NewsMediaset-Tgcom24.it - Viale Europa 44 Cologno Monzese (MI)