Meronk: “Un grande shock non essere chiamato per la Ryder Cup”

Adrian Meronk in una foto di repertorio
Adrian Meronk in una foto di repertorio

“Dopo che Luke Donald mi ha detto al telefono che ‘era dura non portarmi’ francamente ho smesso di ascoltare”. Difficile dare torto ad Adrian Meronk, il primo dei “non eletti” per la Ryder Cup a Roma. Il polacco, in un’intervista all’agenzia di stampa Associated Press, definisce l’esclusione “un grande shock”.

Meronk prosegue nel raccontare quella telefonata attesa da un anno e mezzo ma con un finale completamente diverso. “Il capitano di Team Europe mi ha detto che qualcuno deve rimanere a casa e altre cose del genere. Non avrei voluto essere al suo posto ma per me è stato uno shock”.

Meronk
Meronk quando vinse l’Open di Portugal nel 2019

E dire che per tornare al Marco Simone il polacco aveva tutte le carte in regola. Sul campo dove si giocherà la Ryder Cup 2023, Meronk ha infatti vinto l’Open d’Italia 2023 nel maggio 2023. L’anno prima si era portato a casa altri due titoli (Horizon Irish Open e Isps Handa Australian Open). Risultati che, dicono gli osservatori, Shane Lowry si sogna (l’irlandese non ha una top ten dopo aver vinto a Wentworth un anno fa).  Nella European Point List di Ryder Cup il polacco è finito quinto (Nicolai Hojgaard 25esimo). Nel ranking mondiale è al 51esimo posto (mentre il “povero” Nicolai è 83esimo).

Meronk dalla tristezza alla rabbia

Scontato dire che un giocatore del genere aveva puntato tutto o quasi sulla gara di Roma 2023. “L’ultimo anno e mezzo ho pensato sempre alla Ryder Cup – ha rivelato. – Era il mio obiettivo principale. Adesso, all’improvviso, è finito tutto. Niente da fare per quest’anno. Ho parlato con la mia famiglia, con il mio mental coach e lo staff: tutti mi hanno aiutato e mi sono stati vicini. Ho ricevuto anche messaggi e telefonate anche da tanti colleghi e caddies: tutti mi hanno mostrato il loro supporto.

“Ovviamente è una cosa difficile da digerire” ha detto Meronk. “Pensavo di aver fatto abbastanza per far parte di quella squadra ma ormai è quello che è. Auguro a tutti buona fortuna e mi concentrerò solo sul mio gioco e andrò avanti”. Nessun rancore personale verso chi gli ha soffiato il posto (probabilmente Hoojgard, la vera sorpresa delle picks di Donald, più di Aberg ndr).

Davanti a una situazione simile o ci si abbatte o si rialza la testa. Nella vita come nello sport. Adrian ha scelto la seconda strada, la più difficile: “Sono passato dallo choc alla tristezza e ora alla rabbia. Tutte sensazioni che voglio trasformare in energia in campo” ha detto alla vigilia proprio dell’Irish Open che sta giocando da detentore.


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