Golf senza frontiere: le storie di Niemann, Meronk e Hovland

E’ un golf senza frontiere quello emerso in questi giorni dai circuiti pro. “Ci sono un cileno, un polacco e un norvegese che giocano a golf”. Sembra l’incipit di una barzelletta d’epoca invece un cileno, un polacco e un norvegese che giocano ad altissimi livelli ci sono per davvero.

Niemann, Hovland e Meronk (foto Afp)

Niemann (foto Afp), Hovland (foto Afp) e Meronk (Octávio Passos/GolfTattoo)

I protagonisti di questa storia vera si chiamano nell’ordine Joaquin Niemann, Adrian Meronk e Viktor Hovland. Due hanno colto la prima vittoria in carriera, il terzo si è limitato a battere un record che resisteva da 18 anni.

Niemann, primo cileno vincente sul PGA Tour

WHITE SULPHUR SPRING Joaquin Niemann festeggia giustamente la vittoria a "The Greenbrier" (foto Rob Carr/Getty Images/AFP).

WHITE SULPHUR SPRING Joaquin Niemann festeggia giustamente la vittoria a “The Greenbrier” (foto Rob Carr/Getty Images/AFP).

Cominciamo dalle Ande. Domenica scorsa al The Greenbrier ha trionfato Joaquin Niemann, 20enne di Santiago del Cile.

Tante le “prime volte”, tutte assieme: a White Sulphur Springs (Virginia) si giocava la prima gara della stagione del PGA Tour 2019/2020, Niemann ha colto la prima affermazione in carriera e mai prima d’ora un cileno aveva vinto sul PGA. “Mai avrei pensato che questo desiderio – ha detto – potesse realizzarsi. Non vedo l’ora di godermi questa impresa con la mia famiglia”.

Già numero uno dei dilettanti e professionista dal 2018, Niemann ha chiuso un quarto giro in 64 colpi (-6) per un totale di -21. Il secondo classificato, l’americano Tom Hoge, ha finito a -15.

Niemann punta ad avere un posto in squadra nell’International Team allenato da Ernie Els, alla prossima Presidents Cup di dicembre a Melbourne. “Sarebbe davvero un sogno – ammette il cileno – e questa vittoria potrebbe aiutarmi a coronarlo”.

Meronk, appuntamento con la storia

golf senza frontiere Meronk

Adrian Meronk con il trofeo dell’Open de Portugal (foto Octávio Passos/GolfTattoo)

Da un continente all’altro il golf senza frontiere cambia protagonista ma non la sostanza, ossia la vittoria. Da una primissima volta a un’altra primissima volta.

Nell’Open de Portugal, sul Challenge Tour (il secondo circuito europeo) ha vinto Adrian Meronk che ha concluso a -15 colpi, due di vantaggio sullo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez (-13) e quattro su Francesco Laporta.

Sul percorso di Morgado, a Portimaio, il 26enne Meronk ha fatto un grosso passo in avanti nell’ordine di merito, la Road to Mallorca, e soprattutto verso la carta dello European Tour. Se tutto andasse per il meglio sarebbe il primo polacco di sempre sul Tour. “Non potrei essere più orgoglioso come primo vincitore polacco nel Challenge Tour”, ha ammesso a gara finita. “Ho ricevuto molti messaggi da amici a casa, quindi lo apprezzo molto. È il mio terzo anno da professionista. Ho avuto una lunga carriera da dilettante. Ho aspettato molto tempo una giornata così e ora mi sento molto, molto bene”.

Hovland, segniamoci questo nome

WHITE SULPHUR SPRINGS Viktor Hovland (foto Jared C. Tilton/Getty Images/AFP). Golf senza frontiere

WHITE SULPHUR SPRINGS Viktor Hovland (foto Jared C. Tilton/Getty Images/AFP).

Per chiudere il cerchio del golf senza frontiere c’è lui, Viktor Hovland. Professionista da pochi mesi questo 21enne norvegese ha stregato l’America.

Hovland non ha ancora vinto tra i professionisti (in bacheca ha però lo US Open Amateur 2018) ma si sta affermando sul PGA come uno dei migliori talenti degli ultimi anni. Domenica ha eguagliato il record del 2001 di Bob Estes in quanto a punteggi più bassi sul Tour. Con il parziale di 64 realizzato nell’ultimo round del The Greenbrier il professionista di Oslo ha portato a 20 i giri consecutivi conclusi sotto il par. Mentre sono 17 i giri dove ha messo a segno uno score inferiore ai 70 colpi. L’ultimo a riuscirci fu appunto il texano Estes.

E ora Hovland – in campo a Wentworth per il BMW PGA Championship – sogna in grande: il norvegese ha messo nel mirino la Ryder Cup 2020. Per il momento è uno dei protagonisti del golf senza frontiere…

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