Zac Johnson ha portato il Team Usa quasi al completo a provare il Marco Simone in vista della Ryder Cup 2023 che scatterà il 29 settembre. “I green sono impeccabili, il campo fantastico ma il rough – ha detto il capitano – è insidioso, difficile. Per la gara bisognerà tenere presente anche il clima. Non è normale giocare con questo caldo”.

Il percorso di gioco può risultare un fattore decisivo nella sfida tra i due continenti. Spesso e volentieri i padroni di casa preparano il campo per favorire il proprio team. E’ una prassi diffusa e nessuno delle parti in lizza se ne è mai lamentata.

Con Zac Johnson nella Capitale sono arrivati Scottie Scheffler, Brooks Koepka, Justin Thomas, Wyndham Clark, Brian Harman, Max Homa, Collin Morikawa, Sam Burns e Rickie Fowler. Assenti solo Patrick Cantlay, Jordan Spieth e Xander Schauffele.

Il grande assente da Team Usa

Johnson è tornato a parlare delle sue wild card e della voglia di interrompere il tabu Europa per gli americani. “Non è mai facile fare delle scelte, ma insieme a tutto lo staff posso dire che siamo sicuri di aver preso quelle che consideriamo come migliori. E’ vero, sono trent’anni – prosegue il capitano – che non vinciamo Oltreoceano. Ma il passato è passato e noi vogliamo pensare al presente. Questo particolare rappresenta un motivo di stimolo in più per fare bene. Roma è sempre bellissima, questa città, mi fa sentire più giovane. Poter ammirare dal campo la Basilica di San Pietro è qualcosa di davvero unico”.

Quindi il numero uno americano ufficializza il ruolo di grande assente di Tiger Woods. ”I suoi problemi fisici non gli consentiranno di essere in Italia fisicamente. Sono in costante contatto telefonico con lui e posso dire che fa parte della squadra a tutti gli effetti” ha spiegato. “Tiger Woods ama la Ryder Cup e la sua esperienza ci sarà grande aiuto”, ha sottolineato ancora Johnson.