Anche la dura legge del golf non ammette ignoranza. Coppa Fragola o Major che sia. Ne sa qualcosa Lydia Ko, oggi numero tre nel ranking mondiale ma da anni stabilmente tra le più forti al mondo. La Ko si è presa ben sette colpi di penalità in Ohio, in una delle gare del LPGA.
Una come tante quindi la neozelandese. Peccato che sul ricco curriculum abbia il fatto di essere la più giovane proette ad aver raggiunto il primo posto nel Rolex Ranking e sia la più giovane vincitrice di un Major. Di quale grave reato si sarà mai macchiata? Di uno dei più banali. Nel Dana Open 2023, a Sylvania, Ko ha piazzato quando non poteva.
Il clima non era stato clemente all’Highland Meadows Golf Club nei primi tre giorni di gara con un ritardo sabato di quasi quattro ore. Logicamente nei primi tre giri era stata concessa la possibilità di piazzare la palla lungo tutto il percorso. Domenica Giove Pluvio si è preso un giorno libero, migliorando le condizioni del campo. Da 18 sono diventate solo due le buche dov’era consentito piazzare, ossia la 1 e la 10. Purtroppo qualcosa a livello di comunicazione lato Ko non ha funzionato. Il suo caddie abituale, David Jones, non c’era. A “portare la sacca” alla 26enne è toccato al suo coach, Ted Oh. Fattostà che nessuno ha memorizzato la nuova regola della domenica, andando in campo come se valessero ancora quelle dei giorni precedenti.
Ignorando la novità, Lydia Ko ha piazzato come se nulla fosse alle buche 3, 7 e 9. Alla 11 qualcuno gliel’ha fatto notare. Lei quindi, pallina in mano visto che sta per piazzare nuovamente, ha chiesto l’intervento di un marshall. Il funzionario non ha fatto altro che far rispettare la regola e, una volta ricostruite tutte le buche, ha sanzionato la proette con due colpi di penalità a buca. Ko ha infatti violato la regola 14.7a per aver giocato la pallina da un posto sbagliato. Alla 11 un solo colpo di penalità per aver alzato o toccato intenzionalmente la palla o averne causato il movimento (regola 9.4b).
Morale della favola: addio sogni di gloria. La neozelandese ha marcato due doppi bogey alla 3 e alla 7 mentre la nove è diventata un triplo bogey. Il totale di giornata è stato un brutto 78 e un +7 finale. La vittoria è andata alla svedese Linn Grant (-21), salita alla ribalta per vicende legate al Covid.