Rory McIlroy controcorrente: “La pallina da golf rallentata mi piace”

AUSTIN, TEXAS Rory McIlroy sulla buca 2 al World Golf Championships-Dell Technologies Match Play all’Austin Country Club (Foto di Harry How / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Di certo Rory McIlroy non è un tipo che le manda a dire. L’ex (per ora) numero uno al mondo ha sempre preso posizione sui temi più caldi nel mondo del golf. Dal no secco alle sirene dei petrodollari a certi commenti al vetriolo su colleghi e situazioni. Adesso McIlroy va ancora una volta controcorrente.

Il nordirlandese ha dato il suo via libera alla Model Local Rule, ossia la proposta di USGA e R&A di adottare palline “rallentate” nelle gare dei professionisti. L’intenzione dei due massimi organismi del golf mondiale è introdurre una pallina che, a parità di forza e bastone, voli per 15 yards meno di quelle attuali.

“Per il mondo del golf professionistico mi piace questa idea. Mi piace davvero” ha spiegato Rory al podcast Laying Up. “Sono cosciente del fatto che sia una misura non popolare tra i miei colleghi ma penso che la MLR possa aiutare a far emergere un po’ più facilmente chi siano oggi i migliori giocatori. E capirlo sarà particolarmente importante visto l’equilibrio che regna ai vertici del ranking in questi due ultimi decenni”.


Se passasse la proposta, dal 2026 nel golf professionistico tornerebbero ad essere decisivi i ferri lunghi a discapito dei driver, veri protagonisti oggi sui campi dei principali circuiti. “Non ricordo più quando in una gara ho usato tutti i bastoni che porto nella sacca – spiega Rory -. Con quella regola vedrai professionisti con un gioco più completo rispetto ai cosiddetti bombardieri degli ultimi anni”

La proposta di USGA e R&A è un tentativo per ridurre le distanze dei colpi. Alcuni percorsi anche famosi rischiano di non essere più competitivi in quanto ormai troppo corti per la potenza dei professionisti. L’innovazione suggerita qualche giorno fa è al vaglio di produttori, professionisti e addetti ai lavori. Qualcuno guarda già avanti, dandola per acquisita: se così fosse due dei quattro Major 2026 potrebbero testare la novità. Si tratta di US Open (organizzato da USGA) e The Open (R&A). Il PGA Tour non si è ancora espresso ma nulla vieterebbe un giorno a McIlroy di usare la pallina modificata su qualsiasi gara PGA.

“Siamo davanti a un’opinione del tutto personale sulla pallina rallentata – prosegue il nordirlandese –. Sono ben conscio che in questa fase della mia carriera verrò giudicato dal numero di Major che vincerò. Questa è la cosa più importante per me. Se la Model Locale Rule mi darà questa possibilità allora ben venga”.

Rory McIlroy in bacheca ha quattro titoli Major. L’ultimo risale al 2014. L’anno scorso ha chiuso in seconda posizione proprio il Masters. Quindi un terzo posto al The Open quinto allo US Open e ottavo al PGA Championship. Oggi è il numero tre al mondo.


2 risposte a “Rory McIlroy controcorrente: “La pallina da golf rallentata mi piace”

  1. Condivido pienamente il pensiero di Mac.
    Anche in televisione non è chiaro chi sia il miglior giocatore, adesso viene riconosciuto tale, il più lungo…

    • E’ l’unico sin’ora che ha espresso un parere accomodante quando la maggior parte dei colleghi è abbastanza schifata dalla prospettiva di un rollback.
      Ultimamente tra la faida con il LIV (che per inciso non è un tour è una buffonata), il progetto con tiger e questa storia della distanza mi sembra che sia diventato il burattino della PGA, usato per dire quello che vogliono sentire.
      In ogni caso fa ridere che uno dei dieci giocatori più lunghi del mondo non abbia problemi con un’eventuale palla che vola meno…nel giro di due-tre anni sarà normale far partire la palla a 200 miglia orarie e il cambio non sarà servito a niente.
      Piuttosto sono anni che si dice di prepare i campi per ostacolare la lunghezza ma di fairway stretti e rough alti se ne vedono sempre pochi.

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