A 54 giorni dal primo successo in carriera sul PGA Tour, Scottie Scheffler ha vinto anche il Masters, la gara che tutti i golfisti del mondo sognano di giocare. Il 25enne di Dallas – da due settimane numero uno del ranking mondiale – ha dominato Augusta, indossando più che meritatamente la green jacket.
Vittoria storica come storico il rientro di Tiger Woods: il suo +13 finale conta davvero poco di fronte alla sua presenza nel weekend all’Augusta National.
Viste le premesse, nel quarto giro Scheffler non ha fatto altro che giocare come sa e “controllare” Cameron Smith, l’unico collega potenzialmente in grado di mettersi tra lui e il primo Major. Alla fine ha chiuso il quarto giro con un solo colpo sotto il par del campo (72) mentre lo score complessivo è stato di -10 (278 colpi, 69 67 71 71). Domenica per lui sullo score quattro birdie, un bogey e un doppio bogey ancora alla 18 (giocata male anche nel moving day).
Niente da fare quindi per Cameron Smith. L’australiano è rimasto in scia fino alla buca 12, il par 3 che ha deciso più di un Masters. Col tee shot Scheffler è andato leggermente oltre il green, Smith è finito in acqua. Cam probabilmente ha capito di aver perso in quell’istante le già poche chances di rimonta e ha smarrito la concentrazione, chiudendo la buca in sei colpi (contro il par del futuro Masters Champions). Alla fine Smith è finito al terzo posto (-3) al posto con Lowry.
Il sogno di Scottie Scheffler
Il successo all’Augusta National ha fruttato a Scheffler 2,7 milioni di dollari. E’ diventato il quinto giocatore ad imporsi al Masters da numero uno al mondo. Prima di lui Dustin Johnson (2020), Tiger Woods (2001 e 2002), Fred Couples (1992) e Ian Woosman (1991).
“Ho sempre sognato di giocare questo torneo – ha detto – e adesso sono riuscito anche a vincerlo. La prima volta che ho ricevuto l’invito per posta, sono scoppiato in lacrime. Adoro l’Augusta National e se avessi dovuto dire quale competizione avrei desiderato vincere, non avrei esitato. Questo è senza dubbio il miglior momento della mia carriera”.
Rory McIlroy e Tiger Woods
Così il runner up si chiama Rory McIlroy, davvero in forma di grazia. Il nordirlandese (al suo miglior piazzamento in carriera all’Augusta National) è stato il migliore di tutti nel quarto giro con un gran bel -8 di giornata. Da vedere e rivedere il suo ultimissimo colpo alla 18 a Magnolia Lane quando ha imbucato direttamente dal bunker, esplodendo di gioia e facendo impazzire il pubblico.
Non è andato oltre il quattordicesimo posto con 290 (+2), il giapponese Hideki Matsuyama (vincitore nel 2021). Francesco Molinari e Guido Migliozzi, gli italiani in gara, non hanno passato il taglio.
Vincitore morale della competizione è invece Tiger Woods, tornato quest’anno a giocare il Masters a distanza di 14 mesi dal grave incidente d’auto a Los Angeles. Il fatto di esserci è già una vittoria, l’aver passato il tagliato una garanzia che il golf non ha perso il suo fenomeno. Il quarto giro del Masters 2022 serve solo per le statistiche. Alla fine Tiger si è piazzato 47esimo su 52 in virtù del +13 complessivo (+6 domenica, stesso score di sabato). Ma questo poco conta. Tiger ha già detto che di certo giocherà l’Open Championship a luglio.