Tiger Woods batte Phil Mickelson, ma che veleni in campo…

Amichevole fino a un certo punto la sfida show tra Phil Mickelson e Tom Brady da un lato e Tiger Woods e Peyton Manning dall’altro. Alla fine in Florida l’hanno spuntata 1 up i secondi.  The Match II – Champions for Charity è andato in soffitta con 20 milioni di dollari da destinare alla lotta al coronavirus. Peccato che nessuno dei quattro abbia mai indossato la mascherina prima o dopo il match. Solo Lefty ha usato sempre i guanti.

HOBE SOUND Tiger Woods, Peyton Manning, Tom Brady, Phil Mickelson (foto di Mike Ehrmann/Getty Images for The Match/AFP)

Brady contro Koepka e Barkley

Woods e Mickelson non si amano particolarmente ma rispettano profondamente. I due hanno catalizzato l’attenzione online nonostante la pioggia copiosa che ha rinviato di un’ora il primo tee time della rivincita dell’evento show datato 2018. Una volta in campo i quattro se le sono suonate di santa ragione. Alti e bassi per le due leggende NFL: Manning se l’è cavata bene sin da subito mentre Brady ha faticato tanto.

E qui è entrato in gioco Brooks Koepka che ha promesso 100mila dollari nel caso in cui Brady fosse riuscito a chiudere in par una delle prime nove buche. Mai sfidare un totem del football americano: Brady ha azzeccato il birdie alla 7, incassato 100mila dollari e si è tolto lo sfidio di mandare un bel “shut up” a Charles Barkley. L’ex star della NBA – e ora analista sportivo – lo aveva preso di mira in diretta criticando il suo inizio gara.

Tiger Woods vs Phil Mickelson

Sul green c’era anche Justin Thomas, numero 4 del ranking mondiale, ora in versione reporter. Il texano, col microfono in mano, ha analizzato buca per buca tra ironia, quesiti posti ai protagonisti e aneddoti riguardanti Woods e Mickelson. Con Tiger che, a un certo punto, ha pungolato Lefty, ricordandogli i suoi tre successi allo Us Open. Si tratta del Major che in carriera Phil Mickelson ha solo sfiorato, senza mai vincerlo. “Vanto un argento” la risposta piccata di Mickelson.

La gara

Le prime nove si sono chiuse col duo Woods-Manning in netto vantaggio (3 up). Nelle back nine la reazione: Mickelson-Brady si sono riportati sotto e alla fine sono costretti ad arrendersi ma di misura agli avversari, che riescono a mantener il vantaggio.

“E’ stato un successo straordinario. Abbiamo combattuto duramente e forse il nervosismo nella prima parte di gara ci ha un po’ condizionati”. Questo il commento di Mickelson. “L’emozione è stata grande – il parere di Manning – per me e Tom giocare con campioni di questo calibro è stata dura. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta e quel che piu’ conta e’ l’aver aiutato tante persone in difficoltà”.

“Giù il cappello davanti a questi due fenomeni della NFL”: l’omaggio di Woods a Brady e Manning.

A vincere comunque è sempre e solo la solidarietà. Ai 10 milioni di dollari messi in palio dagli organizzatori se ne sono aggiunti altri 10 ottenuti dalle donazioni online dei fan. Nessuna hole in one da parte dei protagonisti, che avrebbe potuto far salire la cifra raccolta a 45.000.000 di dollari per via dei 25 milioni messi in palio dalla società Michelob Ultra (produttrice di birra) nel caso di una buca in uno.

Per la cronaca Tiger Woods non ha mancato un fairway dimostrandosi pronto per il rientro alle gare.

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5 risposte a “Tiger Woods batte Phil Mickelson, ma che veleni in campo…

  1. Alcune precisazioni. I quattro campioni non hanno indossato mascherine perché in Florida non sono obbligatorie e tra l’altro non lo sono nemmeno in Italia quando si gioca. Inoltre diluviava a nastro…quindi le già risibili possibilità di contagio erano praticamente ridotte a zero con la combo aria aperta + distanziamento + pioggia.

    Inoltre Tom Brady non ha incassato un bel niente con il suo spettacolare birdie…Koepka aveva semplicemente promesso di fare una donazione tramite la sua fondazione, aggiungendo quindi la cifra all’ampio totale raccolto. Così, tanto per…

    • Grazie Azul, credo che la salute vada al di là della legge. In una gara concepita per raccogliere fondi contro il virus secondo me sarebbe stata cosa buona e giusta mandare un messaggio del tipo: anche noi quattro – seppur non previsto dalla legge – usiamo la mascherina protettiva. So benissimo che durante l’attività sportiva non è obbligatorio indossare la mascherina. Su Brady: era scontato che i centomila dollari non fossero finiti sul suo conto corrente. “Incassato” era inteso ‘dall’organizzazione grazie al suo birdie’.

      • Certo, perché no? Visto che pure l’OMS è stato piuttosto ondivago sull’uso della mascherina quale migliore occasione di farla indossare (anche perché ripeto, con il distanziamento sociale e la pioggia battente è davvero superflua) se non in un evento prettamente televisivo?

        D’altronde l’avevano forse indossata nel match organizzato da TaylorMade la settimana precedente? No…e prima che si possa gettare la croce sugli americani basta vedere online le immagini dell’ultimo torneo KLPGA per riscontrare che, pure dai coreani del sud (forse i migliori a gestire l’emergenza) le atlete erano esentate da tale utilizzo (le stesse si vedevano solo sul viso dei caddies).

        Altrimenti, se questo è il ragionamento corrente, perché non indossano le mascherine ad esempio in Bundesliga, soprattutto visto e considerato che il calcio è uno sport davvero di contatto?

        Io capisco quanto questa pandemia stia tragicamente scuotendo la nostra realtà, ma bisogna gestirla analizzando ed aggiornando costantemente lo storico degli eventi (numeri, casistiche di contagio, tassi di mortalità, etc…), applicando poi la logica. Senza esagerare né dalla parte di non prendere alcuna contromisura, né da quella di prenderne troppe (quando non serve).

          • Ovvio che sia fuorviante mischiare calcio e golf. Infatti il primo fa parte di quegli sport dove forse avrebbe un senso l’utilizzo della mascherina…ovviamente solo un senso teorico, perché esattamente come per la corsa usare la mascherina è dannoso per l’atleta stesso!

            Il golf, invece, è forse lo sport più adatto anche in questi tempi di pandemia, perché il distanziamento sociale è naturale, si sta all’aria aperta e nel caso specifico diluviava pure (quindi le fantomatiche droplets sarebbero state comunque affossate dall’acqua…idem per eventuale presenza di agenti patogeni su aste, bandierine, buche, rakes e via discorrendo).

            Non c’è al mondo una ricerca che sostenga il contagio in ambienti all’aperto, quando per giunta è applicato il distanziamento sociale. Non capisco, quindi, per quale motivo i quattro campioni avrebbero dovuto indossare le mascherine (tra l’altro dopo essere stati pure microfonati con due ripetitori + auricolare e subendo in aggiunta quattro ore secchiate d’acqua). Se mi porta una qualche evidenza scientifica sono pronto a rivedere la mia posizione caro Sig. Legramandi, ma come ho appena detto non ve ne sono. Cordiali saluti.

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