di Sauro Legramandi – @Sauro71
Francesco e Dodo Molinari sono avvisati: Nicolai e Rasmus Hojgaard vogliono giocare in coppia una Ryder Cup e migliorare così il loro primato. Nel golf moderno i Molinari bros sono stati i primi fratelli a disputare in coppia la Ryder. Accadde nel 2010 quando l’Europa vinse l’edizione giocata al Celtic Manor. Gli Hojgaard bros sognano di essere i primi fratelli gemelli della storia a giocare insieme la gara delle gare di golf.
Professionisti da una manciata di mesi, i gemelli identici del golf si sono già messi in mostra sull’European Tour: a settembre, Nicolai ha chiuso al secondo posto il KLM Open di Amsterdam, chiudendo a un colpo da Sergio Garcia. Rasmus ha fatto meglio, vincendo a dicembre il Mauritius Open, primo successo dopo solo cinque gare giocate sul Tour. In quell’occasione Rasmus superò al playoff Renato Paratore e Antoine Rozner.
Faccia da bravi ragazzi, vincenti oggi e probabilmente anche domani, i fratelli sono stati messi subito sotto contratto da Adidas. “Fanno parte di un gruppo di nostri atleti giovanissimi che non hanno paura di sfidare i i migliori giocatori del mondo” dice Matt Blackey, senior manager marketing del gruppo.
Il golf scoperto grazie ai genitori
Niente male come biglietto da visita per due gemelli per niente diversi. Nati il 12 marzo 2001, Rasmus e Nicolai sono praticamente identici e hanno sempre giocato insieme da amateur, salvo scegliere calendari diversi da professionisti in base agli inviti ricevuti.
“Abbiamo cominciato a quattro anni – spiega Rasmus in un’intervista doppia alla rivista Golf Monthly – perché nostro padre ci portava al suo circolo”. Nicolai entra nel dettaglio: “I nostri genitori giocavano entrambi e quindi per loro era bello essere una famiglia unita intorno al green. Da piccoli abbiamo preso il golf come uno sport qualsiasi, giocavamo anche a calcio e pallamano”. L’idea di bastoni e sacca come attrezzi da lavoro fa capolino nei gemelli del golf attorno ai 12-13 anni quando capiscono di giocare meglio rispetto alla media dei coetanei. “Abbiamo trovato un bravo coach e abbiamo lavorato sodo – prosegue Rasmus – Tre anni fa abbiamo deciso di diventare professionisti.”
Dal mondo amateur a Carnoustie
Gli Hojgaard giocheranno nel 2020 in pianta stabile sul Challenge Tour (il secondo circuito europeo) ma potranno contare su inviti e wild card per diverse gare dell’European Tour. La vittoria a Mauritius, ad esempio, rappresenta un’autostrada verso il circuito maggiore per Rasmus che oggi è al 196esimo posto nel ranking mondiale (il gemello naviga attorno al 400esimo).
Da amateur non si sono fatti mancare nulla. Nel 2018 hanno portato la Danimarca al suo primo successo nell’ Eisenhower Trophy, prestigiosa gara a squadre maschile. Quindi la convocazione in coppia per la Junior Ryder Cup di Parigi.
Sempre da amateur Nicolai Hojgaard ha giocato addirittura l’Open Championship 2018 , quello vinto da Francesco Molinari. “E’ stato bellissimo a Carnoustie – racconta ancora a Golf Monthly -. Mi ricordo di essere andato in clubhouse a registrarmi e, una volta aperta la porta, mi sono trovato davanti Sergio Garcia e Rory McIlroy. Ho visto da vicino Tiger Woods, Dustin Johnson e tutti gli altri… incredibile. Ho giocato con Webb Simpson e Si Woo Kim”.
Un Hojgaard in campo a Tokyo 2020?
Rasmus e Nicolai Hojgaard sono gli ultimi arrivati di una scuola di golf che ha sfornato parecchi giocatori. Su tutti Thomas Bjorn, 15 titoli da professionista e capitano di Ryder Cup 2018. In ordine sparso quindi Joachim Hansen, Soren Kjeldsen, Lucas e Thorbjorn Olesen. “Giocare per la nostra nazione è sempre un onore – dicono i gemelli del golf – perché non rappresenti un Paese intero. I colori della Danimarca ci fanno giocare meglio”.
E chissà che uno dei due non possa rappresentare il paese scandinavo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per qualificarsi farà fede il ranking mondiale del 22 giugno 2020. Sulla carta i più forti sarebbero Bierregaard e Olesen ma il secondo è alle prese con un ostracismo preventivo dal Tour che dura dall’agosto 2019.
I gemelli del golf ci sperano ma non lo dicono: “No, alle Olimpiadi 2020 non possiamo andare in coppia. Il nostro sogno resta quello di seguire le orme dei due Molinari: giocare insieme una Ryder Cup”.
Sorelle di golf, le Jutanugarn e le Korda sono già nella storia
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