Francesco Molinari: dopo Augusta ho perso la fiducia

L’anno scorso di questi tempi Francesco Molinari era probabilmente il giocatore di golf più forte al mondo. Stava per vincere la Race to Dubai, dopo aver trionfato da protagonista a Wentworth, a Carnoustie e in Ryder Cup a Parigi. Nessuno avrebbe potuto pensare che dodici mesi dopo Chicco potesse attraversare un momento così difficile.

AUGUSTA Francesco Molinari (Foto Kevin C. Cox/Getty Images/AFP)

AUGUSTA Francesco Molinari (Foto Kevin C. Cox/Getty Images/AFP)

Da Augusta in poi il piemontese ha giocato tredici gare senza mai piazzarsi fra i top ten. E’ sceso dal sesto al dodicesimo posto del World Ranking. Tanti bassi e pochi alti, più che altro sprazzi di quel professionista eletto dalla Bbc nel 2018 “World Star Sport of the year”.

Augusta Masters, delizia e croce di un’intera stagione

Il punto di non ritorno, lo sappiamo benissimo tutti e lo sa altrettanto bene lui, è stato proprio il Masters. Ad aprile nel tempio di Magnolia Lane Chicco ha sfiorato la storia: campione in carica dell’Open Championship, Molinari è andato molto vicino a vincere anche Augusta. L’italiano avrebbe potuto essere il primo dopo Tiger nel 2001 a tenersi in salotto Claret Jug e green jacket. In Georgia Molinari è stato perfetto per tre giorni e mezzo. Ha avuto la sfortuna di giocare il giro decisivo con Tiger Woods, circondato da un pubblico smanioso di vedere trionfare il suo diretto avversario. Chicco ha mandato in acqua due stramaledette palline, alla buca 12 e alla 15. Un colpo l’ha recuperato, il secondo no.

“Prima un fiocco di neve diventava valanga, poi…”

Francesco Molinari, in Turchia per il Turkish Airlines Open, ha parlato con il gruppo di giornalisti che segue il golf internazionale. Il piemontese ha parlato proprio di Augusta. “Mi dicevano che sarebbe stato impossibile ripetere un anno come quello scorso – ha ammesso a Derek Lawrenson, del Daily Mail – ma in realtà fino al Masters la stagione era partita come era finita, ossia bene. Poi qualcosa si è fermato”. E ancora: “Stavo bene prima di Augusta. Dopo, ho perso fiducia. E la fiducia è importante nel golf. Ho cominciato a non far bene nemmeno le piccole cose. Non l’ho più presa bene e anche il putt non è più andato come volevo. Prima era come se un fiocco di neve diventasse valanga. Poi quel fiocco ha cominciato ad andare dalla parte sbagliata e non sono più riuscito a fermarlo”.Francesco Molinari

Ancora due gare (il finale di stagione a Dubai e Hong Kong) poi Molinari staccherà la spina a questo 2019 e cercherà una spiegazione alla sua crisi di gioco e risultati. Ogni amateur sa benissimo che il golf va così: al sabato non becchi un green, alla domenica sullo stesso percorso imbuchi da qualsiasi posizione.

Un professionista vive le stesse situazioni ma ha l’obbligo di analizzare cosa non va. A GolfDigest Chicco ha anticipato di aver “bisogno di esaminare cosa è accaduto. lo farò con le persone che mi stanno accanto. Dobbiamo vedere se riusciamo a trovare un motivo. Dopo Hong Kong mi fermerò e ci penserò”.

Lo staff di Francesco Molinari

Come anticipato da Golfando, Francesco dopo l’Olgiata ha giubilato il suo caddie. Un fulmine a ciel sereno perché il rapporto con Pello Iguaran pareva consolidato. I due, uomini prima e professionisti poi, si sono lasciati bene.

 Francesco Molinari

ORLANDO Francesco Molinari prima di Augusta: eccolo a marzo sorridente alla buca 17 del quarto giro dell’Arnold Palmer Invitational, poi vinto (Richard Heathcote/Getty Images/AFP)

“Con Pello abbiamo parlato dopo Roma ed entrambi eravamo d’accordo sulla nostra necessità di cambiare. Ho chiamato Mark “Fooch” Fulcher per sapere come stava di salute e poi ci siamo messi d’accordo. Con Justin Rose ha vinto tanto e mi è sempre piaciuto il loro modo di lavorare. Ha un carattere forte e dice sempre quello che pensa. Inizieremo a gennaio, anche se ancora non ho stabilito bene il mio programma. Sta bene e sta lavorando sodo per ritrovare la sua forma fisica”.

Il palmares del nuovo caddie (fermato da problemi di salute) parla da solo. In undici anni con Rose ha vinto otto gare sul PGA Tour, lo US Open 2013, la medaglia d’oro a Rio 2016 e la FedEx Cup 2018.

Fulcher si aggregherà al gruppo di lavoro fatto dai fedelissimi, vale a dire Denis Pugh, Phil Kenyon e Dave Alred.

Lasciare Londra per gli Stati Uniti?

Chi ne capisce di golf internazionale ipotizza che dietro il calo di rendimento ci possa essere un problema fisico-logistico. L’italiano 37enne, con moglie e due figli, ha eletto Londra come residenza ma ormai è un giocatore da PGA Tour.

Francesco Molinari

ROMA Francesco Molinari con Shane Lowry (foto Ornella Parigi)

Aerei e spostamenti negli States potrebbero aver influito, secondo i media Usa, sui risultati del 2019. “Molinari dovrà prendere presto una decisione: continuare a vivere in Inghilterra o trovare una sistemazione provvisoria negli Stati Uniti?” si domanda apertamente GolfDigest. Chicco vittima del jet lag? Ormai vale tutto ma ricordiamo che nell’anno di grazia 2018 Francesco ha fatto sempre la spola tra Vecchio Continente e Usa, riposandosi solo dopo la Race to Dubai. 

https://golfando.tgcom24.it/2018/07/22/chi-e-francesco-molinari-golf/

4 risposte a “Francesco Molinari: dopo Augusta ho perso la fiducia

  1. Ho visto in tv il quarto giorno di Augusta ed ho visto Molinari sbagliare due colpi in modo incredibile ed ho capito che era successo qualcosa….il tifo per TW e la pressione lo hanno bloccato. Quella gara non è stata vinta da TW, ma è stata persa da Francesco Molinari. Da li in poi si è capito che il suo problema era solo psicologico e che si portava dietro la paura di sbagliare. Ma sono sicuro che il 2020 sarà per lui un anno stellare. Auguri di cuore a Francesco.

  2. La buca 12 di Augusta ha fatto vittime illustri, tra i quali anche Spieth che ha faticato a rimettersi in carreggiata. Quando giochi costantemente sotto pressione, una batosta del genere te la puoi portare appresso per molti mesi. Chicco è un gran professionista e dal 2020 lavorerà sodo con il suo nuovo caddy. Probabilmente un anno come il 2018 non si ripeterà ma torneranno presto i livelli di eccellenza

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