Apriamo una nuova e interessante parentesi sul rapporto strettissimo tra il nostro gioco e la nostra testa. In particolare concentriamoci su emozioni e golf. Ecco un’altra puntata della nostra rubrica Il golf nella testa.
di Sonja Caramagno @SonjaCaramagno
Caro golfista sarò diretta: hai mai pensato di decidere prima della gara come ti comporterai mentalmente durante la permanenza in campo? Parto da un semplice presupposto: se il segreto dei professionisti è anche quello di allenare il golf nella testa… un motivo ci sarà!
L’obiettivo di un attaccante è…
Ti propongo un parallelismo con uno sport a me caro, visto che sono stata una giocatrice di calcio a cinque femminile. Un giocatore di calcio, come è noto, ha a disposizione novanta minuti in partita e sa, soprattutto se gioca da attaccante, che il suo compito è realizzare uno, due, tre o nemmeno un goal. Quello che farà nei novanta minuti sarà correre, essere consapevole ed attento alla posizione dei suoi compagni e del pallone. E ancora: cercherà di essere sempre libero dagli avversari per ricevere la palla o conquistarla. In poche parole, il suo fine ultimo sarà trovare il goal per il successo della squadra. Quando l’avrà trovato scoppierà di gioia, farà il gesto tipico che lo rende inequivocabilmente riconoscibile ai compagni e ai tifosi. Le sue emozioni più grandi saranno la soddisfazione per se stesso e per gli altri, la gioia e l’euforia per aver segnato.
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Il punto su cui vorrei che ponessi l’attenzione, è l’assunto che la realizzazione di un goal sia un evento che non sempre si verifica in partita. Ergo, lo stato d’animo del giocatore, quando succede, com’è plausibile ed evidente, raggiungerà picchi molto elevati.
Passiamo al tuo gioco, ad emozioni e golf. Quando ti approcci alla gara, sai chiaramente che dovrai affrontare un percorso lungo 18 buche, che avrai dei compagni di flight e che potrai collezionare dai 70 agli 80 colpi o anche di più in rapporto alla tua tecnica e strategia di gioco.
Emozioni e golf… non sempre da mostrare
Gli elementi variabili saranno il vento, la durezza o meno del green, la professionalità dei compagni di team, la cura del campo più o meno attenta di quello che ti aspettavi, ma sai già che avrai 18 buche da percorrere. Né una di più, né una di meno. E non sarà una novità che una buca sarà valutata come un par 4 e quindi, potrai finirla in tre colpi piuttosto che in cinque. Ti piacerebbe esprimere sempre il tuo potenziale? Poter giocare esattamente come giochi in campo pratica?
Come alleni a raggiungere la continuità del gioco per l’ottenimento dei risultati, puoi farlo anche allenando e predisponendo la mente, affinché sia di supporto alla tecnica. Pertanto, ti suggerisco di non gioire troppo per un birdie, e di non arrabbiarti per un boogie, fosse anche doppio boogie. Mantieni calma e concentrazione, e quindi freddezza. Accetta il tuo colpo qualunque esso sia, perché sai, che da lì a poco ci sarà un altro colpo da tirare, e per esprimerti al meglio ti serviranno lucidità e strategia. Doti, queste, che non potrai trovare se non in uno stato di calma e concentrazione.
Sii perseverante, gioca buca per buca, pensa che stai predisponendo e “allenando” la mente. Non dico che sia un lavoro semplice, così come non lo è allenarsi tecnicamente e fisicamente, ma alla fine ne raccoglierai i frutti del tuo saper dosare emozioni e golf.
E immagina di essere Chicco Molinari, che in tema di stile e modo di vivere il campo ci invidiano tutti!
Per contattare l’autrice del post:
Email: Sonja.caramagno@gmail.com
Skype: Sonja.caramagno
Sito: sonjacaramagno.com
http://golfando.tgcom24.it/2017/04/08/il-golf-nella-testa-la-mental-coach/