Golf Open d’Italia 2017, Molinari: mi piacerebbe il tris ma la pallina non sa chi sono io

Domani il via ufficiale all’ Open d’Italia con il primo tee shot alle 7.50. Ma l’evento-Open è iniziato martedì con la prova del campo e proseguirà oggi con la Pro-Am Rolex.

Open d'Italia

Francesco Molinari (Foto Ansa)

Le parole di Francesco Molinari: sogno il triplete ma…

Il gran giorno di Francesco Molinari è arrivato. Chicco arriva in sala stampa al “Milano” da defending champion, da profeta in patria. La prima domanda è spontanea: ci sarà il tris all’Open d’Italia? “Di questo campo ho ottimi ricordi, ma la pallina non sa dove siamo né chi sono io. Bisogna rifare tutto da zero, il passato non conta”.

Il numero 18 del World Ranking non si meraviglia dell’attesa che lo circonda. “E’ bello e normale che ci siano certe aspettative, ma non è facile ripetersi – ha spiegato -. Ho vinto quattro tornei in carriera, può succedere di vincere ancora ma non è assolutamente scontato. Non voglio dire banalità, ma si ricomincia da zero: quello che ho fatto l’anno scorso non conta quest’anno. Vediamo cosa riuscirò a fare”.


Open d'Italia

Sergio Garcia (foto Ansa)

Le parole di Sergio Garcia: “E’ una settimana eccitante”

Per la prima volta in quasi vent’anni di carriera Sergio Garcia si presenta da professionista su un green in Italia e si prepara a vivere “una settimana eccitante”. Da n.11 del ranking lo spagnolo non nasconde di essere tra i favoriti. “Meglio dover affrontare un avversario mostruoso o tanti di taglia media? Forse preferisco dovermi preoccupare di un solo rivale, anche se più forte. Con tanti le variabili aumentano. Comunque, più grandi sono, più fanno rumore quando cadono”, ha risposto il 37enne. “Quest’anno l’Open si è incastrato bene nel calendario. Era una buona opportunità, un bel torneo. Sento molta eccitazione, sono sicuro che gli spettatori italiani si godranno queste giornate. Poi Milano e’ una città bellissima, mi ricorda un po’ Madrid o Barcellona. Ieri sera ero in giro con mia moglie, Angela, e mi sono sorpreso di vedere che molte persone mi riconoscevano anche se non indossavo la tenuta da golf”.


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Jon Rahm (foto Ansa)

Le parole di Jon Rahm: “Complimenti all’Italia. La Ryder? E’ il motivo per cui io gioco a golf”

In corso al Milano le conferenze stampa pre-gara. Il primo a prendere la parola è il più alto in grado, ossia il giocatore più in alto nel rangkin in campo in Italia. “Devo innanzitutto ringraziare lo European Tour – dice Jon Rahm – perché qua in Italia, in poco tempo, hanno organizzato un grande evento. Molto bello il nuovo campo pratica realizzato nelle ultime settimane. Anzi tutto bellissimo visto che, per quanto ne so, questo Open è stato organizzato nel giro di due mesi o poco più. Il percorso è fantastico. Tornare in Europa e giocare su questi campi tradizionali è bellissimo, sono campi che non si vedono negli Stati Uniti. Monza mi piace davvero”.

Poi il discorso si allarga alla Ryder Cup in Italia. “La Ryder aiuterà il movimento italiano. La Ryder Cup in Spagna è la ragione principale per la quale io oggi gioco a golf. Grazie all’edizione 1997 mio padre iniziò a giocare: nessuno lo faceva prima, io non posso farne a meno oggi. Quindi credo possa essere d’impatto anche sul movimento italiano. Non serve molto: basta pensare che in campo ci sono i 24 migliori giocatori al mondo”.

“Il giocatore più forte con cui ho giocato? Uno è Rory McIlroy. E’ impressionante vederlo in campo. C’è qualcosa di speciale nel suo modo di giocare e di stare in campo. Sergio Garcia è un altro che impressiona, soprattutto per il modo di colpire la pallina. Mi piace molto anche Rickie Fowler per il gioco corto”.


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Renato Paratore (foto Ansa)

Le parole di Renato Paratore: “Sogno di vincere l’Open d’Italia”

“Trionfare all’Open è un sogno che passa spesso per la mente”. Candida ammissione del giovane romano che riconosce di “sentire un filo di pressione in più” nel torneo di casa, con un montepremi da record e avversari di primo livello. “Come sempre si ha voglia di fare bene, soprattutto perché è l’Open, un torneo importantissimo per il movimento italiano, che cresce di anno di anno. Sara’ una bella settimana, sono qua per dare il massimo e arrivare più in alto possibile – ha assicurato il romano classe 1996, prima di guidare uno dei team della Rolex Pro Am. “Con un montepremi da 7 milioni di dollari e un field di alto livello, ci sarà molto piu’ pubblico. Mi aspetto
un’esperienza favolosa”.

A stretto giro di tweet arriva l’in bocca al lupo di Costantino Rocca a Paratore:


Open d'Italia

Le parole di Manassero: dovrò essere preciso dal tee

Matteo Manassero la prende larga, comincia a parlare del golf italiano in generale. “Sono soprattutto felice per il movimento golfistico del nostro Paese. La partecipazione all’Open d’Italia di giocatori come Garcia, Rahm, Fleetwood onora il nostro golf e quello europeo. In tale contesto voglio fare del mio meglio, ma lo volevo anche negli altri anni. Bisogna sempre giocare bene indipendentemente dal field”. Poi si entra nell’attualità: “Il campo ha subito parecchi cambiamenti ed è molto migliorato. Bisognerà essere precisi dal tee e sarà fondamentale entrare in sintonia con i green. Così facendo ci si può procurare parecchie occasioni da birdie. E su quattro giorni possono fare la differenza. I green sono sicuramente migliorati rispetto a quando li affrontavo nei miei anni migliori. In questo momento attorno al green e sui green faccio molto meno la differenza. Quando riesco a esprimermi bene in questa parte del tracciato, disputo ottime gare. Altrimenti, accade come nelle ultime settimane in cui ho giocato complessivamente bene, ma ho mancato il taglio”.

E la Ryder Cup? Ha cambiato la percezione dell’Italia nel mondo? “Sicuramente sì. L’Italia è salita alla ribalta nelle nazioni europee che ho frequentato. L’Open sarà un evento importante per far capire che cosa è in grado di fare l’Italia e dimostrare le sue poternzialità”.


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Sergio Garcia all’Open d’Italia 2017 – foto@claudioscaccini

Sergio Garcia, la sua prima volta: “Un nome? Rahm”

Il Masters Champion in carica fa il suo debutto da professionista in un campo italiano. Inutile nasconderlo: dopo gli italiani, è il campione spagnolo il giocatore più atteso al Milano. E’ il classico esempio del campione dal volto umano, capace di mettersi in dubbio più volte ma poi di centrare la vittoria al Masters. Martedì Garcia, fresco di divorzio da TaylorMade, ha incontrato i giovani a Monza prima dell’Open d’Italia. “Sono davvero felice di poter giocare in Italia su un campo così bello” ha detto il numero undici mondiale. “Ci saranno in gara davvero tanti grandi giocatori. Chi temo di più? Difficile fare un nome, ma Jon Rahm ha mostrato un grande golf per tutta la stagione”.

Open d’Italia: oggi in campo Platini, Dossena, Staffelli…

Parterre de roi alla Pro-Am del mercoledì. Nelle 26 squadre di quattro giocatori (tre amateur e un pro) ci saranno infatti tutti e sei i vincitori di Major a Monza. Poi al via anche Jon Rahm, Tommy Fleetwood, Miguel Angel Jimenez, Alex Noren, Lee Westwood, Tyrrell Hatton e agli azzurri Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Matteo Manassero e Renato Paratore.

Tra gli amateur Michel Platini, che giocherà nel team di Paratore insieme all’altro ex calciatore Beppe Dossena. Dal mondo dello spettacolo i due showman Valerio Staffelli e Marco Berry, nella compagine di McDowell.

Open d'Italia

La cartina per parcheggiare e arrivare all’Open d’Italia

Sergio Garcia giocherà con i dilettanti italiani Lorenzo Scalise e Stefano Mazzoli (ex campione d’Europa). Con loro la sedicenne Alessia Nobilio. José Maria Olazabal condurrà il terzetto di giocatori diversamente abili composto da Andrea Calcaterra, non vedente, e da Paolo Vernassa e Roberto Punzo.

La Rolex-Pro Am si dipanerà sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble”. Faranno classifica solamente birdie, eagles ed eventuali albatross. Nel corso della gara, ciascun amateur potrà chiedere per una volta al proprio professionista di eseguire un colpo per suo conto.

Open d’Italia: le partenze di giovedì

Ufficializzata la lista delle partenze di giovedì 12 ottobre all’Open d’Italia. Ci saranno terne molto interessanti. In particolare giocheranno insieme Tommy Fleetwood, Sergio Garcia e Jon Rahm, ossia i primi tre della money list continentale (ore 13,15 dalla buca 1).  Francesco Molinari avrà per compagni l’inglese Danny Willett, che superò lo scorso anno dopo un acceso ed esaltante duello finale, e Alex Noren, numero 15 mondiale (ore 8,50 dalla buca 10).

Renatore Paratore partirà dalla buca 10 con Luke Donald e Ross Fisher alle 8.30.

Matteo Manassero partirà dalla buca 10 con Tyrrell Hatton e Bernd Wiesberger alle 10.40

Dodo Molinari partirà dalla buca 1 con Martin Kaymer e Matthew Fitzpatrick alle 13.05

Nino Bertasio partirà dalla buca 1 con Paul Dunne e Hideto Tanihara alle 13.25.

Dodo Molinari e quella maledetta hole-in-one

Edoardo sempre più protagonista dentro e fuori dal campo. Il campione azzurro ha girato un video per lo European Tour con una missione precisa: tirare 500 pallina e realizzare una hole-in-one. Ci è riuscito? Clicca e guarda

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