Edoardo Molinari dopo la vittoria: “Non ho mai pensato di smettere, però…”

La ventiduesima vittoria italiana sullo European Tour porta la firma di Edoardo Molinari. Dodo, nel giorno di Pasqua, ha vinto a Rabat il Trophée Hassan II. Lo ha fatto a distanza di sei anni e 232 giorni dall’ultima affermazione, allo Johnnie Walker Championship (Gleneagles, agosto 2010). Ora, smaltita l’euforia, l’azzurro si racconta in un’intervista a Federgolf. Parecchi gli spunti interessanti: dalla fiducia ritrovata da qualche settimana ai timori dopo i lunghi infortuni, dalle qualifyng school (le gare di spareggio per continuare a giocare sullo European Tour) alla Ryder Cup 2022.

Edoardo Molinari

RABAT Edoardo Molinari e il trofeo vinto in Marocco

La vittoria al Trophee Hassan II gli ha fruttato un salto di quasi 400 posizioni nel World Ranking, il 14esimo posto nella Race to Dubai, un assegno da oltre 400mila euro, due anni di esenzione e una grossa iniezione di fiducia. Per Dodo si tratta della terza affermazione su 233 gare giocate sul Tour.

Ecco l’intervista integrale.

Edoardo, una vittoria alla tua maniera: gran classe, grinta, determinazione e tanto cuore.
“Sì, sono gli elementi che ho cercato di trasferire sul campo, ma è stato necessario anche avere un po’ di fortuna, eseguire colpi giusti al momento opportuno e anche indovinare un paio di putt veramente difficili. E’ stato un successo molto sofferto, ma per questo forse ancora più bello”.

Nove buche finali da favola: le tue migliori in assoluto?
“Non so se siano state tali, ma sicuramente sono nate da un gran gioco. Poi credo che la chiave di volta sia nelle due buche finali. Alla 17 già era difficile il par e io ho segnato il birdie e alla buca 18 sono stato l’unico a realizzare un eagle”.

Edoardo Molinari

Dodo Molinari al PGA Championship a Valhalla (2014)

Che sensazioni hai avuto nell’affrontare il playoff?
“Nessuna in particolare. Ho pensato al mio gioco e quando ho visto la palla in bunker dopo il terzo colpo l’obiettivo è divenuto quello di salvare il par, come ho fatto. Se poi Dunne mi avesse lasciato strada bene, altrimenti ero pronto a ricominciare”.

La vittoria quali ripercussioni avrà sul morale?
In realtà il morale era già alto da qualche mese, poiché mi stavo esprimendo a buoni livelli confortato anche dai risultati. Nelle ultime settimane la fiducia era ulteriormente aumentata. Forse non mi attendevo un successo così rapido, poiché avevo ancora qualche pausa di rendimento, alternando ottimi giri ad altri mediocri. Questa settimana, invece, ho ritrovato piena regolarità e i quattro turni tutti sullo stesso piano sono stati fondamentali per arrivare al titolo. E’ evidente che ora affronterò il Tour con altro spirito”.

Edoardo Molinari

Dodo al “Molinari Day” tiene una lezione davanti a golfisti di domani

Edoardo Molinari, continuare o fermarsi?

Dopo gli incidenti e le pause per recuperare, ti sei mai chiesto se era il caso di continuare?
“Non ho mai pensato di smettere. Però i dubbi erano tanti, soprattutto mi domandavo se sarei mai tornato quello di prima. Quando fai molto lavoro e non vedi risultati apprezzabili ti viene a mancare la fiducia e diventa tutto più complicato. Allora occorre lavorare anche sul piano psicologico. Non è facile, ci vuole tanta pazienza, ore e ore di campo pratica e solo così riesci, sia pure lentamente, a recuperare”.

Ti ha pesato affrontare due volte la Qualifying School  alla luce dei tuoi tanti prestigiosi successi, Ryder Cup 2010 compresa?
“No. Nella vita si incontrano periodi particolari e bisogna pensare al presente. In quel frangente era necessario andare alla Qualifying School e l’ho fatto. Non è stato così drammatico, però sono contento che ora non debba più tornarci”.

Edoardo Molinari

RABAT Edoardo Molinari

La dedica di Edoardo Molinari?
“A mia moglie Anna, che per me è fondamentale, e a mia figlia Margherita, che ha portato una gran gioia in casa”.

Nel 2022 la Ryder Cup a Roma. Che ne pensi?
“E’ una grande opportunità per l’Italia, per Roma e per tutto lo sport italiano. Il golf ha l’occasione per farsi ancor più conoscere e apprezzare e sono certo che la Ryder Cup favorirà a un incremento importante dei tesserati. Mi aspetto che nella squadra continentale del 2022 ci siano parecchi italiani, Edoardo Molinari compreso naturalmente”

Edoardo Molinari, il tweet di Francesco

Comprensibile la gioia di Francesco per il fratello. Adesso Edoardo è a una sola vittoria di distacco dal fratello minore: lo juventino Dodo è a quota 3, l’interista Chicco a quota 4.


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