di Ferruccio Crotti
Da anni sostengo che il problema principale del downswing non sia tecnico bensì legato all’aspetto psico-motorio di come l’essere umano sia abituato a muoversi per raggiungere un obbiettivo.
È risaputo che l’errore più comune nei golfisti è il pull-slice, una palla che parte a sinistra del bersaglio per poi curvare verso destra. La causa di questo errore è determinata dal fatto che i giocatori – pensando troppo alla potenza e focalizzando la loro attenzione sull’obbiettivo finale – innescano una sequenza sbagliata quando ripartono dall’apice del backswing. In pratica, il primo movimento è ruotare immediatamente il corpo (e nella fattispecie le spalle) verso il bersaglio finale. Così facendo il bastone si allontana, scendendo su una traiettoria esterna/interna rispetto a quella ideale: la palla parte quindi a sinistra del bersaglio per poi finire a destra.
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