Jordan Spieth, nuovo re di Augusta

E’ probabilmente nata una nuova stella nel firmamento del golf: il non ancora 22enne Jordan Spieth ha stravinto l’edizione numero 79 dell’Augusta Masters. Lo ha fatto alla grande, segnando uno dei successi piu’ brillanti che il torneo ricordi. E’ il secondo più giovane vincitore dopo Tiger Woods e, particolare non trascurabile, è salito al secondo posto nella classifica mondiale.  Solo per Augusta ha incassato un assegno da 1,8 mln di dollari.

Vincitore anche del quarto giro e chiudendo a 270 colpi, (ben 18 sotto il par) il texano è divenuto il primo giocatore a guidare il torneo dall’inizio alla fine dal 1976, quando l’impresa riusci a Raymond Floyd: Spieth è il quinto golfista ad avere conseguito questo record nella storia del torneo. Inoltre il rookie all’ultima Ryder Cup non ha mai permesso ad alcun avversario di avvicinarsi a meno di tre colpi al termine di ogni giornata di gara.

Passaggio di jacket tra Bubba e Jordan Spieth

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Unico piccolo “neo” nella prestazione di Spieth è quello di avere solo eguagliato con 270 colpi il record del torneo. Il primato fu stabilito nel 1997 da Tiger Woods quando vinse la sua prima ”giacca verde”.

Dietro di lui il vuoto – Spieth  ha finito con quattro colpi di vantaggio su Phil Mickelson (-14) e su Rose. Al quarto posto  (-12)  Rory McIloy, numero uno mondiale e grande favorito della vigilia, autore di un 66 (-6), miglior score del turno realizzato anche dal giovane giapponese Hideki Matsuyama, quinto con 277 (-11).

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