Si ricomincia. Nell’anno (si spera) delle Olimpiadi in Giappone i golfisti si chiamano ancora una volta fuori. Il primo a gettare la spugna è il più forte di tutti, Dustin Johnson.
DJ, a margine del The Players Championship ha ufficializzato il suo passo indietro da Tokyo 2021. Coerente con la scelta annunciata anche prima della competizione 2020 mai disputata, Johnson ha messo le cose in chiaro per tempo, liberando il suo posto per la squadra olimpica a stelle e strisce. La scelta di un anno fa fu vincente: l’americano voleva saltare i Giochi per vincere la FedEx Cup e così fu.
“Le Olimpiadi si svolgono in un momento molto importante per il golf e viaggiare fino a Tokyo mi farebbe perdere la concentrazione sul PGA Tour” ha detto il numero uno al mondo, ammettendo che se ci fosse stato più spazio tra un evento e l’altro ci avrebbe pensato.
Olimpiadi tra Open Championship e WGC
La gara olimpica maschile è prevista dal 29 luglio al primo agosto a Saitama. Vale a dire undici giorni dopo l’Open Championship in Inghilterra, una settimana prima del WGC-St Jude Invitational a Memphis e due prima dall’inizio dei playoff di Fedex Cup 2021. Difficile far il giro del mondo e non perdere nessun evento. Teniamo presente che nessun pro vorrà marcare visita all’Open Championship dopo l’annullamento dell’edizione 2020.
Ad oggi gli Stati Uniti hanno ben 11 giocatori nei primi 15 del mondo: in base al regolamento hanno il diritto di giocare le Olimpiadi i primi quattro. Senza Dustin il Dream Team oggi sarebbe composto da Justin Thomas, Collin Morikawa, Xander Schauffele e Bryson DeChambeau. Per la cronaca i due azzurri con destinazione Tokyo sono Renato Paratore e Francesco Molinari.
Medaglia ma niente assegni
Siamo davanti a una brutta gatta de pelare, sicuramente sottovalutata dagli organizzatori di Tokyo 2021 (a loro discolpa gioca il fatto che sarebbe stato impossibile accontentare ogni disciplina sportiva). Il calendario serrato sarà probabilmente la causa di altri ritiri illustri.
Certo che il golf e i cinque cerchi non vanno d’amore e d’accordo. Cinque anni fa il nostro sport tornava disciplina olimpica dopo 112 anni: a Rio il virus Zika tenne lontano dal Brasile tutti i big (compreso il nostro Molinari). Il campione olimpico in carica è Justin Rose.
Adesso un altro virus e un calendario in affanno potrebbero spingere altri big a fare un passo indietro. Speriamo che la motivazione sia davvero quella. Speriamo che non vi siano motivazioni economiche (ai Giochi si vince solo una medaglia d’oro, non un assegno). Se così fosse De Coubertain soffrirebbe molto.
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