Thorbjorn Olesen sospeso dal golf in attesa di giudizio: ossia fine pena quasi mai

di Sauro Legramandi @Sauro71
Sono cinque mesi che Thorbjorn Olesen non può fare il suo mestiere, ossia il giocatore professionista di golf. A impedirglielo è lo European Tour che lo ha sospeso ad inizio agosto. Una misura cautelativa dopo che il 29enne danese è stato indagato in Inghilterra per aver molestato una donna su un aereo. A settembre i vertici del circuito europeo hanno fatto sapere che l’esclusione durerà sino al processo. La prima udienza è fissata per l’11 maggio 2020. Quindi altri cinque mesi lontano dal green da presunto innocente. Francamente una follia.

LONDRA Thorbjorn Olesen lascia il tribunale di Isleworth il 18 settembre 2019 (Foto di Ben Stansall/Afp).

LONDRA Thorbjorn Olesen lascia il tribunale di Isleworth il 18 settembre 2019 (Foto di Ben Stansall/Afp).

Il fatto e l’indagine

L’accaduto è tristemente noto: Thorbjorn Olesen è accusato di aver molestato sessualmente una donna a bordo di un volo da Nashville a Londra. Non solo: in stato di ubriachezza, Olesen avrebbe urinato in un corridoio dell’aereo, dopo aver dato fastidio ad altri passeggeri e al personale a bordo.

Il fatto è avvenuto il 29 luglio scorso quando Olesen era di ritorno da Memphis dove aveva giocato al WGC-FedEx St. Jude Invitational. Con lui su quell’aereo c’era anche Ian Poulter: il compagno di Ryder Cup ha provato a fermare i bollenti spiriti del danese ma c’è riuscito solo parzialmente. Così ad attendere Olesen a Heathrow c’era la polizia. Una volta a terra, è scattato l’arresto e la denuncia.

Con Thorbjorn Olesen più realisti del re

Sgomberiamo il campo da insinuazioni e dubbi: le accuse mosse a Olesen sono pesanti e la giustizia della Corona deve fare assolutamente il suo corso senza guardare in faccia a nulla e nessuno.

Quello che non mi piace invece è la tolleranza zero scelta dall’European Tour. Per rimanere in tema di reali, si potrebbe dire che i vertici del circuito europeo sono stati più realisti del re: che senso ha senso fermare un professionista prima che ne venga accertata l’eventuale colpevolezza?

LONDRA Thorbjorn Olesen arriva in tribunale (foto di Ben Stansall / Afp).

LONDRA Thorbjorn Olesen arriva in tribunale (foto di Ben Stansall/Afp).

Giustizialismo o garantismo non c’azzeccano con lo strano caso di Thorbjorn Olesen. Si tratta di correttezza. Il giudice non ha imposto limitazioni alla libertà di Olesen o obblighi di firma. Il giocatore di golf può andare dove vuole, riprendere l’aereo o tornare a giocare. Non ha precedenti, non è ritenuto un pericolo per la società, non può reiterare il reato.

Olesen è comparso due volte davanti a un tribunale inglese: la prima il 21 agosto, la seconda il 13 dicembre. In entrambi i casi si è detto non colpevole. Venerdì scorso in particolare ha declinato le sue generalità, ha respinto l’accusa di aggressione sessuale e ha lasciato l’aula del tribunale londinese di Chelsea. Vi farà ritorno solo l’11 maggio 2020.

Nel frattempo non potrà lavorare perché il Tour a settembre ha vincolato la fine della sospensione alla fine del suo processo. Niente sentenza di primo grado, niente ritorno in campo.

Ripeto: una follia. Olesen deve essere condannato se la corte lo reputerà colpevole. Fino a quel giorno il danese dovrebbe continuare a fare quello che sa. Non ha alcun senso fermarlo preventivamente. L’eventuale reato commesso non deve pregiudicare la sua professione.

Addio Ryder Cup, addio a due major e decine di gare

A soli 29 anni Thorbjorn Olesen ha già al suo attivo cinque titoli sull’European Tour (ultimo l’Open d’Italia 2018 davanti a Molinari a Gardagolf) e una vittoria in Ryder Cup (Parigi 2018). Al momento dello stop era il numero 62 del ranking mondiale. Oggi è sceso all’ottantottesimo posto: non facendo punteggi nei prossimi mesi sprofonderà.

Thorbjorn Olesen all'Open d'Italia 2018

Thorbjorn Olesen all’Open d’Italia 2018

Olesen non ha potuto difendere il titolo all’Open all’Olgiata, ha saltato gran parte delle Rolex Series, niente Dubai, niente BMW Championship, niente gare in Oriente. Nel 2020 dovrà saltare, tra gli altri, Arnold Palmer, The Players, due dei quattro major (Augusta e PGA Championship), Abu Dhabi e China Open.

Non giocando non maturerà punteggi per entrare nella squadra di Ryder Cup 2020. Solo una wild card del capitano Harrington potrebbe rimetterlo in pista per difendere il titolo nel Team Europe in Winscosin. Per lo stesso motivo non potrà fare classifica per FedEx Cup e Race to Dubai.

E se Thorbjorn Olesen fosse dichiarato innocente?

Non mi stanco di scriverlo: Olesen è grande e vaccinato. Se venisse giudicato colpevole dalla giustizia ordinaria sarebbe giusto che anche il Tour lo fermasse. Ma prima no. Assolutamente no. La tolleranza zero preventiva di questi mesi mi spaventa. Se il processo dovesse prolungarsi di mesi che accadrebbe a questo 29enne?

E soprattutto se Olesen dovesse uscirne innocente chi lo ripagherà dei dieci mesi in cui non ha potuto fare il suo mestiere, ossia il giocatore professionista di golf?

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