Singoli decisivi nel quarto e ultimo giorno di Presidents Cup 2019: gli Usa rimontano e tengono ben salde le mani sulla coppa. A Melbourne gli Stati Uniti sconfiggono 16-14 l’International Team costretto a soccombere per l’ennesima volta.
Pensate: su tredici sfide tra americani e Resto del Mondo (sulla falsariga della Ryder Cup) una sola volta l’International Team ha avuto la meglio. Ad oggi sono undici i successi americani. Una volta finì pari (eventualità prevista, diversamente dalla Ryder).
Al Resto del Mondo non è quindi bastato giocare sullo stesso campo dell’unica vittoria, ossia il Royal Melbourne. in Australia.
Il team vincente è composto da Tiger Woods (capitano e giocatore), Justin Thomas, Dustin Johnson, Patrick Cantlay, Xander Schauffele, Webb Simpson, Matt Kuchar e Bryson DeChambeau, Tony Finau, Gary Woodland, Patrick Reed e Rickie Fowler (come sostituto di Brooks Koepka, infortunato).
Per il Resto del Mondo, con Ernie Els capitano, c’erano gli australiani Marc Leishman, Adam Scott e Cameron Smith, il giapponese Hideki Matsuyama, il sudafricano Louis Oosthuizen. Quindi il messicano Abraham Ancer, il cinese Haotong Li e il taiwanese C. T. Pan, il coreano Sungjae Im, il canadese Adam Hadwin, il cileno Joaquin Niemann. Chiude il coreano Byeong Hun An (al posto di Jason Day, anch’egli infortunato).
La rimonta nei singoli
La squadra affidata a Tiger Woods con un parziale di 8-4 nei singoli ha ribaltato il risultato di 8-10 per la compagine guidata dal sudafricano dopo le quattro sessioni di doppio. Tiger ha scommesso su… se stesso e ha giocato il primo singolo, battendo Abraham Ancer (3/2). Così ha stabilito il nuovo record di vittorie personali nella competizione con 27, superando Phil Mickelson (26).
Sulla spinta del punto di Woods gli americani hanno cambiato il volto alla gara nelle successive tre partite, quando dopo il pari tra Matsuyama e Finau, sono passati a condurre con Patrick Reed (4/2 su C.T. Pan) e con Dustin Johnson che ha sconfitto per 4/3 Haotong Li (unico rimasto a zero punti tra i suoi). Sul 11,5-10,5 e dopo il pareggio Hadwin-DeChambeau, ha rimesso tutto in equilibrio Sungjae Im (4/3 su Gary Woodland).
Patrick Cantlay (3/2 su Joaquin Niemann), Xander Schauffele (2/1 su Adam Scott) e Webb Simpson (2/1 su Byeong Hun An) hanno fatto 15-12. Ha provato a ridare speranze al Resto del Mondo Cameron Smith (2/1 su Justin Thomas), ma Matt Kuchar si è preso l’onore di conquistare il mezzo punto della vittoria contro Louis Oosthuizen.
A chiudere, hanno impattato anche Marc Leishman (Int) e Rickie Fowler.
Presidents Cup 2019, espulso il caddie di Reed
La trasferta americana nella terra dei canguri è stata segnata anche da un brutto episodio. Protagonista Kessler Karain, caddie e cognato di Patrick Reed, è stato di fatto espulso dal quarto giro. Karain è stato protagonista di un violento battibecco con uno spettatore dopo la sconfitta di Reed nel fourball di sabato con Webb Simpson. Secondo i testimoni oculari, il caddie si sarebbe scagliato contro lo spettatore che aveva urlato “fai schifo, vai al diavolo” al Masters Champion 2018.
“Come caddie uno dei tuoi compiti è quello di proteggere il tuo giocatore. E a differenza di molti altri sport, gli appassionati di golf possono avvicinarsi molto agli atleti” ha dichiarato Kessler Karain in un comunicato stampa. “Ne sentiamo di tutti i colori in campo ma qualcuno per tre giorni in Australia ha esagerato. Quell’uomo era uno di loro. Sono sceso dal golf car e l’ho spinto, lui ha detto un paio di cose, probabilmente alcune imprecazioni. Poi è arrivata la security e me ne sono andato. Non credo che ci sia un solo collega che possa dire che ho sbagliato.”
Il <a href="http://golfando.tgcom24.it/calendario-di-golf-2020-pga-european-tour/”>PGA Tour ha preferito allontanare Karain dal percorso di gara della Presidents Cup 2019. Il suo posto è stato preso da Kevin Kirk, allenatore di Reed.
Patrick Reed, di certo non un campione di simpatia, è tornato nell’occhio del ciclone per i due colpi di penalità subiti all’Hero World Challenge settimana scorsa. A Melbourne l’americano è stato apostrofato come Patrick Cheat oppure “The Excavator”.
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