Ci sono voluti due anni ma alla fine Enrico Di Nitto è tornato alla vittoria. Il 26enne romano ha vinto il Nazionale Open, gara dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private. Per lui terza affermazione in carriera (dopo il Colle Berici 2015 e Nazionale Open 2017) e un assegno da 5.800 euro.
SUTRI Enrico Di Nitto (foto Bellicini).
A Sutri Enrico Di Nitto ha girato in 206 colpi (65 73 68, -10), staccando nel finale l’inglese Ben Amor (208, -8) e l’austriaco Uli Weinhandl (209, -7).
L’italiano, terzo sul tee di partenza a due colpi da Weinhandl, ha iniziato subito la sua rimonta ma, una volta superato l’austriaco, è stato sorpassato a sua volta da Ben Amor. Il britannico ha però issato bandiera bianca con un bogey alla buca 13. Di Nitto ha marcato due birdie alla 13 e alla 14 e ha staccato il biglietto di sola andata per la vittoria. Sul suo score cinque birdie e un bogey.
Il trionfo italiano è stato completato dal quarto posto di Michele Ortolani (210, -6) e dall’ottavo di Federico Maccario, Giovanni Craviolo e dell’amateur Jacopo Albertoni (213, -3), primo fra i dodici dilettanti azzurri che hanno superato il taglio.
Buona prova di Gregory Molteni, vincitore del recente Acaya Open, 12esimo con 214 (-2). Bella progressione di Andrea Romano da 42esimo a 14esimo con 215 (-1) dopo un 68. Poco dietro Leonardo Sbarigia e Gregorio De Leo (am), 16esimi con 216 (par), Lorenzo Magini, Stefano Ciapparelli e altri due dilettanti, Stefano Mazzoli e Takayuki Matsui, 21esimi con 217 (+1). Al 27esimo posto con 218 (+2) Edoardo Raffaele Lipparelli, leader della money list.
In una stagione dai colori sempre più azzurri, Di Nitto ha firmato l’undicesima vittoria internazionale dei professionisti italiani, la quinta sull’Alps Tour. Da ricordare anche i nove titoli dei dilettanti (di cui tre a squadre) a testimonianza di gruppo forte e compatto capace di vincere nelle competizioni più importanti del mondo.
Enrico Di Nitto: “Penso alla prossima gara”
SUTRI Enrico Di Nitto premiato.
“Sono molto contento – ha detto a caldo Enrico Di Nitto – soprattutto per aver vinto a Roma. Ho dato il massimo, ho avuto sempre fiducia e mi sono anche divertito, stimolato dal giocare davanti a tanta gente che mi conosce”.
“C’erano la mia famiglia e chi mi ha visto crescere golfisticamente. Abbiamo giocato su un campo bellissimo, stimolante, onesto perché premia chi gioca bene e punisce chi non lo fa. Terzo nell’ordine di merito? Buono per avere la ‘carta’ per il Challenge Tour 2020, ma non faccio calcoli. Ora penso alla prossima gara, il Cervino Open. Mi fa comunque piacere che, essendo tra i primi sei della money list, salterò lo Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour e inizierò dallo Stage 2. Un bel passo avanti e un risparmio notevole di energie nervose”.
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