Ludvig Aberg vince il Genesis Invitational: settimana perfetta !

Ludvig Aberg conquista la ribalta del golf mondiale in una settimana perfetta al Genesis Invitational 2025 vincendo su uno dei suoi percorsi preferiti. Per gli incendi a Pacific Palisades, la gara del PGA Tour si è giocata infatti a Torrey Pines, a La Jolla. Tre settimane fa, a causa di forti dolori allo stomaco Aberg si era ritirato dal Farmers Insurance Open disputato proprio a Torrey Pines .

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López-Chacarra, il golfista nel limbo milionario

Chi è causa del suo male pianga sé stesso. Verrebbe da liquidare così la storia di Eugenio López-Chacarra, 24enne professionista atteso da un anno di limbo. Ma sarebbe un errore. Dopo tre stagioni lo spagnolo è stato scaricato dal LIV Golf Tour ma, prima di poter giocare sul PGA deve scontare un anno di squalifica. Quello che attende López-Chacarra è un limbo. Un limbo dorato: dagli arabi ha incassato oltre 18 milioni di dollari solo in premi. Un’altra decina dovrebbero essere arrivati da sponsor e bonus.

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Da Angel Ayora un no grazie ai milioni del LIV Golf Tour

Nel golf c’è ancora qualcuno che dice no a fiori di milioni di dollari. Anzi: di petrodollari. Dalla Spagna infatti trapela il no grazie del ventenne Angel Ayora a un contratto biennale con il LIV Golf Tour. Il suo manager, Javier Ballesteros (esatto, il figlio di Severiano) ha declinato l’offerta saudita di subentrare a Kalle Samoja.

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US Open 2024, Francesco Molinari: hole-in-one e taglio passato

E venne il giorno in cui Francesco Molinari tornò sulle prime pagine di siti, social e tv golfistiche. Le immagini del piemontese stanno girando ovunque in Rete: il suo merito è aver passato il taglio allo US Open 2024 in un modo a dir poco incredibile.

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Ludvig Aberg dice ancora no agli arabi… con le parole di Jon Rahm

NAPLES, FLORIDA Ludvig Aberg festeggia con la connazionale Madelene Sagstrom un eagle al “Grant Thornton Invitational 2023” (Foto di Douglas P. DeFelice / Getty Images via AFP)

“Voglio giocare sul PGA Tour e sfidare i golfisti più forti”. Se non fosse una frase già sentita crederemmo ciecamente allo svedese Ludvig Aberg, fresco di un secondo no ai petrodollari del LIV Golf Tour. Per rifiutare l’offerta della SuperLega araba l’astro nascente del golf europeo ha usato le stesse parole di Jon Rahm qualche mese fa. Dove giochi ora il basco lo sappiamo tutti… 

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Hojgaard e Aberg: giovani, bravi e soprattutto vincenti

Ludvig Aberg e Nicolai Hojgaard

In due hanno 46 anni, quattro titoli sul DP World Tour, uno sul PGA e soprattutto già una vittoria con Team Europe in Ryder Cup. Ludvig Aberg e Nicolai Hojgaard hanno dominato e vinto nello stesso giorno sul PGA Tour in Georgia e il DP World Tour Championship negli Emirati Arabi Uniti. Sin troppo facile dire che sono loro, col norvegese Viktor Hovland, il futuro del golf europeo. Tutti e tre arrivano dal Nord Europa.

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Nel colosseo della Ryder Cup McIlroy e Rahm gladiatori, Fowler e Spieth vittime sacrificali

Prima di mandare in soffitta un’edizione da incorniciare cerchiamo qualche numero e qualche giudizio sulla Ryder Cup 2023. Nel colosseo allestito al Marco Simone, il protagonista è sicuramente Rory McIlroy, gladiatore dentro e fuori dal green. Lui ha guidato il triumvirato dei più forti, ossia i meglio piazzati nel world ranking. Un gradino più sotto Jon Rahm. Degli ospiti si salva solo Max Homa.

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Ludvig Aberg, il giro del golf in meno di 80 giorni

Ludvig Aberg in un momento folcloristico dopo aver vinto a Crans Montana (Foto di Fabrice COFFRINI / AFP)
Ludvig Aberg in un momento folcloristico dopo aver vinto a Crans Montana (Foto di Fabrice COFFRINI / AFP)

E’ arrivata dalla Svezia la sorpresa più grande nelle wild card di Luke Donald per la Ryder Cup di Roma. Ludvig Aberg ha conquistato un posto nella selezione europea 77 giorni dopo essere passato professionista. E lo ha fatto a meno di 24 ore dalla prima vittoria in carriera sul DP World Tour (alla seconda gara giocata con lo status da pro). Troppo facile chiamarlo predestinato.

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