Phil Kenyon: ogni giocatore è diverso, prendete lezione e conoscetevi

di Sauro Legramandi – @Sauro71
C’era il pubblico delle grandi occasioni per incontrare Phil Kenyon a Tolcinasco. Per ascoltare il verbo del putting coach di Francesco Molinari martedì 5 febbraio sono arrivati oltre centosessanta professionisti da tutta Italia. L’occasione, l’incontro organizzato dalla PGAI con il 45enne guru del putt*, era troppo ghiotta. Era di quelle da dire io c’ero. In una manciata di ore l’allenatore inglese ha tentato di spiegare il suo metodo a chi, di professione, insegna golf.

Phil Kenyon durante l'incontro promosso da PGAI (foto Scaccini/Pons)

Phil Kenyon durante l’incontro promosso da PGAI (foto Scaccini/Pons).

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Il post del maestro Crotti 14 / Come evitare lo shank

Caro maestro Ferruccio,
ho una domanda per lei e un dilemma per me: lo shank. Sono un hcp piuttosto alto (25.5) però fino a qualche giorno fa non sapevo cosa fosse uno shank. Durante la gara di domenica ho fatto tantissimi shank, addirittura con un SW e PW per approcciare sotto i dieci mt dal green!
Dopodiché ho continuato a “shankare” in modo continuativo tutti gli approcci!!! Da lì in poi ho fatto shank anche con ibrido e 8 !!

Cosa mi è successo? Come posso evitare tale socket?

Grazie, Mirko

shank

Se tutte le palle volassero così…

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Il post del maestro Crotti / 13 – Lo slice

Si torna a praticare in grande stile con l’avvicinarsi della bella stagione e per questo s’intensificano le sedute in campo pratica. Con il filmato di oggi cerco di mostrarvi come lavorare per migliorare il vostro swing. In particolare occhi puntati sullo slice, su quella pallina che – involontariamente – parte a sinistra per poi aprirsi. 

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Il post del maestro Crotti / 11 – Il gomito piegato durante il downswing

Di Ferruccio Crotti

Concentriamoci ancora una volta sul movimento del downswing. Il consiglio che vi illustro oggi è semplice ma non così scontato: mantenete il gomito destro piegato il più a lungo possibile. Sembra un’ovvietà ma per molti non è cosi: giunti all’apice del backswing, è necessario fermarsi una frazione di secondo, pensare a controllare il movimento e poi lasciare andare le braccia. Continua a leggere