“In buca per Giacomo” e per la ricerca: un successo per il mondo del golf

Centoventun giocatori (il massimo consentito dal sole di inizio aprile), 134 partecipanti alla cena post gara e 7135 euro raccolti per il Comitato Maria Letizia Verga. I numeri della prima edizione de “In buca per Giacomo”, la gara di beneficenza per ricordare Giacomo Perissinotto, un bimbo che Qualcuno lassù ha voluto vicino a sè a soli sette anni.

Il padre, Alberto, per onorarne la memoria e aiutare il prossimo ha organizzato una gara giovedì 31 marzo alla Pinetina e i suoi timori sono stati tutti battuti: ampia partecipazione e un bel gruzzoletto finito alla ricerca del Verga. “Era la prima volta che organizzavo una gara – dice a Golfando – Ho sempre pensato che se fossimo arrivati a cento partecipanti e 5000 euro di incasso mi sarei sentito soddisfatto. E invece…”.

La consegna dell'assegno da parte mia e dell'amico Alessandro Biasi al Sig. Giovanni Verga, fondatore e presidente del Comitato Maria Letizia Verga.

PINETINA – La consegna dell’assegno da parte di Alessandro Perrissinotto e Alberto Biasi a Giovanni Verga

Anche il tempo  è stato clemente: neppure una goccia d’acqua è caduta durante la giornata. Continua a leggere



Alla Pinetina il 31/3 “In buca per Giacomo” Il ricavato al Comitato Maria Letizia Verga

Questa nostra passione per mandare il prima possibile una pallina in una buca in un prato verde ogni tanto ci fa compiere una bella azione.

In buca per Giacomo

In buca per Giacomo, la locandina

Alzi la mano chi non ha partecipato a una gara per ricordare un amico prima e un tesserato poi: quella che si terrà il prossimo 31 marzo alla Pinetina sarà una gara per un amico, una gara che si chiama “In buca per Giacomo”.

“Giacomo era mio figlio, se n’è andato qualche anno fa. – spiega Alberto Perissinotto – Aveva sette anni ed è morto per una leucemia. Tutto il ricavato della nostra gara andrà in beneficenza al Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia”.

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Rickie Fowler imbuca al volo e regala un mln di dollari a Ernie Els contro l’autismo

Il miglior colpo della sua vita Rickie Fowler l’ha messo a segno senza i suoi ferri e senza le sue scarpe. In un Pro-Am all’Old Palm Golf Club, il 27enne ha imbucato al volo da 103 metri: “in palio” c’era un milione di dollari da destinare alla fondazione di Ernie Els per la ricerca contro l’autismo. E Rickie ce l’ha fatta, facendo esplodere il pubblico in un boato e il campione sudafricano in un pianto di gioia..

 Ernie Els "alza di peso" Rickie Fowler

Ernie Els “alza di peso” Rickie Fowler

La fondazione “Els for Autism” è stata lanciata nel 2009 da Ernie Els per aiutare chi come suo figlio Ben soffre di questa malattia, costruendo centri d’eccellenza per l’accoglienza e la ricerca.

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Open Disabili, a Miglianico vince Bjorkman

Spesso la domanda sorge legittima: quale linea sottile divide un atleta normodotato da uno disabile? A chi ha assistito al 15esimo Open Disabili di Miglianico (Chieti) quella linea appare quasi invisibile. A spuntarla, nel netto e nel lordo, è stato lo svedese Joakim Bjorkman, un golfista che potrebbe tranquillamente giocare con i professionisti “normalmente abili”. Se Bjorkman è un idolo in Svezia, stessa cosa si può dire per il romano Pier Federico Rocchetti, impostosi come campione italiano disabili.

Bjorkman e Rocchetti sugli scudi al circolo di Miglianico, quindi, ma più in generale sono stati due giorni di eccezionale spettacolo sportivo e sociale, con golfisti provenienti da tutta Italia e da Spagna, Svezia, Finlandia, Francia, Inghilterra.

Joakim Bjorkman

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OLTRE AL GOLF – Nell’ambito della competizione sportiva, i vertici del Miglianico hanno anche allestito un convegno dal tema “Diverse abilità nello sport e nel turismo“, cui hanno partecipato autorità politiche e sportive, compresi esponenti di spicco della Fig. A proposito di federazione, al termine della manifestazione, il commissario tecnico della nazionale di golf disabili – Massimo Mannelli – ha comunicato l’elenco degli atleti convocati ufficialmente per il prossimo campionato europeo (a Malaga, fine ottobre): Pier Federico Rocchetti, Paolo Vernassa, Angelo Casu, Miguel Terzi. Continua a leggere



“Vialli e Mauro Golf Cup”, parata di stelle ai Roveri… con vista Juventus

Calcio e golf per un giorno sono andati di pari passo per una giusta causa, ossia la ricerca scientifica sulla SLA: al Royal Park I Roveri si è giocata la pro am benefica “Gol & Golf”, organizzata dalla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Ai padroni di casa si sono affiancati professionisti del tour come Stephen Gallacher e Rafael Cabrera Bello, top manager dell’industria e altrettante facce conosciute del calcio internazionale: da Andrea Agnelli a Johan Cruijff, da Attilio Lombardo a Pavel Nedved, passando per un certo Alessandro Del Piero. Poi Valerio Staffelli, Marco Berry.. Sinora la competizione di Vialli e Mauro ha raccolto più di 1.100.000 euro.

Alessandro Del Piero

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Visto il parterre de roi (foto Italy Photo Press) possibile evitare di parlare di calcio? No. Comincia Gianluca Vialli, il tema è sin troppo scontato. Continua a leggere



Lydia Ko in campo per il Nepal: ai terremotati le vincite della prossima gara

La tragedia del Nepal scuote anche il mondo del golf: Lydia Ko, attualmente numero uno del ranking mondiale, ha fatto sapere che devolverà alle popolazioni nepalesi quanto vincerà nella prossima gara. La neozelandese, di chiare origini asiatiche, sarà impegnata nel North Texas Shootout che mette in palio 195mila dollari per la vincitrice mentre il montepremi totale è di circa 1,3 milioni di dollari. “So cosa si prova – ha detto la 18enne – perché ne abbiamo subito uno fortissima in Nuova Zelanda due anni fa e ha distrutto molte famiglie. Voglio pensare a quelle persone, belle e innocenti davanti a un… Continua a leggere


Alessandra Averna: “Io, professionista di golf e malata di sclerosi, vi dico come vivo ogni giorno”

Il 7 e l’8 marzo l’Associazione Italiana per la lotta alla Sclerosi Multipla è nelle piazze italiane con le gardenie di Aism. I fondi raccolti finanzieranno progetti di ricerca. Sino al 15 marzo invece sarà possibile inviare sms solidali al numero 45599.

Donne e sclerosi multipla: a Tgcom24 si racconta Alessandra Averna, giocatrice professionista di golf e colpita dalla sclerosi. Una testimonianza diretta che vale tanto, tantissimo.

Alessandra Averna

Alessandra Averna

“In Italia quando dico che gioco a golf mi guardano come fossi un’aliena. E’ considerato uno sport per vecchi e ricchi ed è difficile far oltrepassare le apparenze e i pregiudizi. Figuriamoci poi quando cerco di spiegare che di questa passione ne ho fatto il mio mestiere!

Fare la professionista di golf non è solo una scelta professionale inusuale ma è anche abbastanza complicato. Comporta ore ed ore di allenamento. Nel periodo delle gare è un continuo sali e scendi dagli aerei, sei sempre in viaggio ma mai con la possibilità di vedere qualcosa al di fuori dell’aeroporto e del campo da golf, sempre in balia delle variazioni climatiche e della serrata competizione per affermarsi sul circuito. Il tutto coronato dalle scarse possibilità di guadagno e di essere sponsorizzati (è sempre uno sport al femminile!). Insomma, una carriera tutt’altro che scontata ma vissuta con la gioia che solo una grande passione ti dà. Continua a leggere



Open per Disabili, vince il francese Cauneau Il romano Rocchetti è campione d’Italia

Lotta fino all’ultima buca per il Primo Open d’Italia disabili a Miglianico: l’ha spuntata il francese Mathieu Cauneau, con 158 colpi (81+77) se Cedric Lescut che ha chiuso in 161 (79+82). Tra i premi speciali, prima donna Chiara Giacosa; primo non vedente Andrea Calcaterra; giocatore più giovane il belga Adem Wahbi; il primo su carrozzina lo spagnolo Sebastian Llorente.

Il campionato italiano disabili edizione numero 14 invece se lo è aggiudicato invece il romano PierFederico Rocchetti, 178 colpi (89+89).

Le parole dei protagonisti Pierfederico Rocchetti: “Nasco come golfista normodotato, poi ho cominciato a giocare insieme ai diversamente abili. Nella mia famiglia ci sono stati diversi golfisti, quindi anch’io ho percorso questa strada e ho vissuto tante esperienze importanti. Sono stato anche tra i primi nel ranking europeo e mondiale, ma quello che più conta è che si capisca che il diversamente abile può Continua a leggere



Il golf aiuta i giocatori disabili: al via l’Open di Miglianico

La locandina dell'Open per disabili di Miglianico

La locandina dell’Open per disabili di Miglianico

Arriveranno da tutta Europa per tirare una pallina da golf e mandarla in buca col minor numero di colpi possibili. Niente carte da conquistare, niente tour da vincere e niente prima moneta da incassare. Nel weekend al Miglianico Golf Club (Chieti) va in scena il primo Open di golf per atleti disabili. Saranno un’ottantina i giocatori che si sfideranno da sabato mattina a domenica pomeriggio sul green abruzzese: favorito per la vittoria è il romano Pierfederico Rocchetti, primo golfista disabile italiano ad essere stato invitato a partecipare a un Open di professionisti. Alla presentazione dell’evento internazionale, è stata sottolineata l’importanza del golf a… Continua a leggere


Il golf che commuove: Tommy Morrissey a tre anni gioca senza il braccio destro

Una bella storia di sport. E di golf. E’ quella di Tommy Morrissey, un bambino statunitense nato senza il braccio destro. Tommy ha tre anni, chiama l’arto mancante Nemo (esatto, come il personaggio del film Disney)  e gioca a golf quasi come se nulla fosse. Il quasi è per chi lo vede per la prima volta, per i genitori quell’avverbio  è superfluo. La storia arriva direttamente da Fox Philadelpia ma sta inondando Rete e social.
Tommy Morrissey
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