Un golf e una Pro Am particolare quelli andati in scena a Cervia, sede del Campionato Nazionale Open. Alla fine l’ha spuntata il team del professionista Marco Crespi con i tre amateur disabili. Si tratta di Pietro Andrini, Paolo Valmirti e Rodolfo Cappellazzo. Hanno chiuso a -39 la “Città di Cervia”.
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Henrik Lundqvist, dalla Svezia alla Costa d’Avorio per insegnare il golf ai bambini più poveri
Ci sono molti modi per essere Babbo Natale. Henrik Lundqvist ha scelto di farlo lontano 6168 chilometri dalla sua Stoccolma. Al posto degli stivali un paio di scarpette chiodate. Al posto della slitta la golf car. Il sacco con regali e fiocchetti diventa una sacca con ferri, tantissime palline e una speranza. Quest’anno Lundqvist ha salutato la Svezia per trascorrere parecchie settimane su e giù per la Costa d’Avorio. Lo ha fatto per far provare il golf a migliaia di bambini che definire poveri è un eufemismo. L’ambiziosa idea rientra nel progetto Golf for all. A trasformarla da teoria in pratica è il cosiddetto Team STL, ossia sport, turismo e tempo libero (la l sta per loisir).
Brad Luiten gioca 237 buche in 12 ore: entra nel Guinness World Record
La prossima volta che richiamate o venite richiamati per la lentezza in campo pensate a Brad Luiten, un maratoneta neozelandese che ha unito, a fin di bene, la passione per la corsa a quella per il golf. Luiten ha stabilito il nuovo record mondiale di buche giocate: in dodici ore ne ha giocate qualcosa come 237, l’equivalente di tredici gare.
Francesco Molinari dona 13mila euro alle popolazioni colpite dal terremoto
Gran bel colpo fuori dal green di Francesco Molinari. Il fresco trionfatore dell’Open d’Italia ha donato 13mila dei 500mila vinti al Milano ad ActionAid, charity partner della manifestazione. I soldi serviranno per aiutare le famiglie del centro Italia duramente colpite dal terremoto.
“Golf for Good”: la ricerca sulla Sla all’outlet Mondovicino con la Vialli e Mauro
Ancora Golf for Good: per il secondo anno consecutivo Mondovicino Outlet Village e la Fondazione Vialli e Mauro organizzano una giornata di sport a favore della ricerca sulla Sla. Domenica 11 settembre l’outlet di Mondovì si trasformerà in un grande green con una gara di golf, un mini corso, uno show di professionisti e di ospiti e una lotteria a premi.
Italian Open per disabili, Bjorkman fa il bis Pierfederico Rocchetti campione italiano
Al Rapallo la pioggia ha fermato la seconda giornata della 16ª edizione dell’Italian Open for Disabled e quindi, ai fini della classifica, sono stati considerati definitivi i risultati conseguiti dopo le 18 buche d’apertura.
Tra i concorrenti di prima e seconda categoria, ha bissato il successo conseguito lo scorso anno sul percorso di Miglianico , lo svedese Joakim Bjorkman che ha concluso con 72 colpi, cinque di vantaggio sui francesi Mathieu Cauneau e Philippe Pee, nell’ordine sul podio.
Bjorkman ha fatto doppietta, perché ha anche ricevuto il premio netto (69 colpi).
In terza categoria dominio francese con ai primi tre posti Etienne Colbert (85), Mathieu Lebon (89) e Alexia Girault (90). José Bagnarelli (73) ha vinto il primo netto mentre la Girault (90) il primo premio lady. Continua a leggere
Nedbank South African Disabled, il golf più bello
Anche questo è golf. Anzi: è Golf. In Sudafrica è in corso il Nedbank South African Disabled Golf Open, competizione il cui nome spiega praticamente tutto. Si tratta di un torneo tra i più prestigiosi al mondo e quest’anno in gara ci sono 60 giocatori: a qualcuno manca un braccio, a qualcun altro una gamba, qualcuno è paraplegico, cieco o sordo.
E tutti si sfidano sul green per mandare quella pallina in buca il prima possibile. Si gioca allo Zwartkop Country Club di Centurion.
“In buca per Giacomo” e per la ricerca: un successo per il mondo del golf
Centoventun giocatori (il massimo consentito dal sole di inizio aprile), 134 partecipanti alla cena post gara e 7135 euro raccolti per il Comitato Maria Letizia Verga. I numeri della prima edizione de “In buca per Giacomo”, la gara di beneficenza per ricordare Giacomo Perissinotto, un bimbo che Qualcuno lassù ha voluto vicino a sè a soli sette anni.
Il padre, Alberto, per onorarne la memoria e aiutare il prossimo ha organizzato una gara giovedì 31 marzo alla Pinetina e i suoi timori sono stati tutti battuti: ampia partecipazione e un bel gruzzoletto finito alla ricerca del Verga. “Era la prima volta che organizzavo una gara – dice a Golfando – Ho sempre pensato che se fossimo arrivati a cento partecipanti e 5000 euro di incasso mi sarei sentito soddisfatto. E invece…”.

PINETINA – La consegna dell’assegno da parte di Alessandro Perrissinotto e Alberto Biasi a Giovanni Verga
Anche il tempo è stato clemente: neppure una goccia d’acqua è caduta durante la giornata. Continua a leggere
Alla Pinetina il 31/3 “In buca per Giacomo” Il ricavato al Comitato Maria Letizia Verga
Questa nostra passione per mandare il prima possibile una pallina in una buca in un prato verde ogni tanto ci fa compiere una bella azione.
Alzi la mano chi non ha partecipato a una gara per ricordare un amico prima e un tesserato poi: quella che si terrà il prossimo 31 marzo alla Pinetina sarà una gara per un amico, una gara che si chiama “In buca per Giacomo”.
“Giacomo era mio figlio, se n’è andato qualche anno fa. – spiega Alberto Perissinotto – Aveva sette anni ed è morto per una leucemia. Tutto il ricavato della nostra gara andrà in beneficenza al Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia”.
Rickie Fowler imbuca al volo e regala un mln di dollari a Ernie Els contro l’autismo
Il miglior colpo della sua vita Rickie Fowler l’ha messo a segno senza i suoi ferri e senza le sue scarpe. In un Pro-Am all’Old Palm Golf Club, il 27enne ha imbucato al volo da 103 metri: “in palio” c’era un milione di dollari da destinare alla fondazione di Ernie Els per la ricerca contro l’autismo. E Rickie ce l’ha fatta, facendo esplodere il pubblico in un boato e il campione sudafricano in un pianto di gioia..
La fondazione “Els for Autism” è stata lanciata nel 2009 da Ernie Els per aiutare chi come suo figlio Ben soffre di questa malattia, costruendo centri d’eccellenza per l’accoglienza e la ricerca.