Open d’Italia, Lorenzo Scalise “eroe dei due mondi”

Lorenzo Scalise, eroe dei due mondi. Massì, attingiamo pure dalla retorica per la rilevazione dell’Open d’Italia presented by Damiani. L’amateur, tesserato proprio per il Golf Milano, è stato il miglior azzurro nel leaderboard, chiudendo 11esimo nella sua prima uscita sull’European Tour con un giro finale con 8 birdie e 2 bogey (-6).

Lorenzo Scalise

L’home page della pagina dedicata al golf della Tennessee University

Scalise ha chiuso a -16, Kaymer e Karlberg sono andati ai playoff a -19. Bastano questi due numeri per dare l’idea della sua prestazione. La sua gara è stata celebrata dai media e dai social italiani ma anche dalla sua università negli Stati Uniti. Il brianzolo infatti è iscritto alla Tennessee University, a Knoxville.

“E’ stata una settimana molto positiva e con un gran risultato – ha detto a gara finita – Fa piacere ritrovarsi là in alto con campioni come Jimenez. Dal punto di vista tecnico, ho le idee molto chiare su quello su cui devo lavorare. Quanto al futuro, domani (oggi, ndr) torno negli Stati Uniti. Martedì riprendo le lezioni: studierò ancora per due anni e mezzo, poi si vedrà”

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In Alabama altro successo di Bianca Maria Fabrizio

Bianca Maria Fabrizio ha ottenuto il secondo successo stagionale imponendosi con 207 colpi (70 67 70, -9) nel SEC Women’s Golf Championship, gara di college nella quale ha dato anche un notevole contributo al successo della propria università, la Texas A&M, nella competizione a squadre. Al Greystone Golf & Country Club (par 72), a Birmingham in Alabama, l’azzurra ha superato di due colpi la compagna di università Maddie Szeryk, bruciandola con tre birdie nelle ultime tre buche. In precedenza la veneta aveva fatto suo il titolo nel Seminole Match Up sul percorso del Southwood Golf Course (par 72) a Tallahassee in… Continua a leggere


Virginia Elena Carta e il sogno americano: giocherà e studierà alla Duke University

Virginia Elena Carta ammessa a Duke

Il sito goduke.com annuncia l’arrivo di Virginia Elena Carta

Il sogno americano di Virginia Elena Carta è diventato realtà: il sogno era affiancare ad altissimi livelli il golf e lo studio, la realtà si chiama Duke University. La 17enne golfista infatti è stata ammessa in uno degli atenei più importanti degli Stati Uniti. Dall’autunno 2015, l’amateur italiana entrerà a far parte della squadra femminile di golf,  campione in carica a livello di college Ncaa. Si lascerà alle spalle Udine e porterà mazze e libri a Durham, nella Carolina del Nord.

Una prospettiva che non la spaventa: “Sono abituata a viaggiare, soprattutto negli Usa, fin da piccola ed ho cambiato città anche in Italia – spiega a Golfando Virginia, prima italiana a Duke – Ho fatto salti non indifferenti, basti pensare al passaggio dalls scuola Steiner di via Clericetti a Milano all’Educandato Uccellis di Udine per arrivare al Bertoni sempre a Udine. Tutte splendide scuole, direi. Durham non è grande, è immersa nel verde e Duke è fantastica. Il campus è abbastanza piccolo, direi che c’è continuità con la mia esperienza”.

Virginia Elena Carta

Virginia firma la lettera di intenti sul tee della 18 del suo circolo, il Golf Udine

Una bacheca già ricca – Chi la conosce ne tesse lodi, chi non la conosce può farsi un’idea di chi sia Virginia Elena Carta scorrendo il suo palmares: tra il 2010 e il 2014, l’italiana ha vinto sette titoli (l’Open di Germania, lo Slovenian International Championship, il French International Trophee Esmond, l’Austrian Championship, il Città di Milano, l’Umberto Agnelli a Torino e il Leoncino d’Oro a Venezia). Nel giro azzurro dal 2010,  Carta ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi giovanili in Cina lo scorso agosto, chiudendo il singolo in quarta posizione.

Patti chiari, drive e amicizia lunghi  – “Non potremmo essere più soddisfatti della nostra scelta – ha detto Dan Brooks, capo allenatore di Duke – perché Virginia rappresenta quello che cerchiamo, passione in campo e fuori, le piace fare gioco di squadra. La prima cosa che mi ha colpito? La forza”. La diretta interessata conferma: “Mi diverto tantissimo con il drive, a volte mi sembra di partire con la palla da quanto voglio tirare forte. Non si deve fare, lo so, ma mi diverto troppo! Se non forzo è probabilmente il mio colpo migliore.

Potendo scegliere, saresti rimasta in Italia?
“Beh, ho scelto. In casa si parlava già da tempo di un’università all’estero. Non si pensava certo agli Stati Uniti per gli alti costi ma ad una buona università in Europa. Ho deciso e insistito per Duke”.

Come mai Duke?  Che scuola seguirai?
“Duke è Duke! Giocavo a basket e quindi non potevo non conoscerla. E poi  accademicamente offre molto! Giocando, ho poi scoperto che anche con il golf è fortissima. Ha una squadra incredibile. Quando l’ho visitata mi è piaciuta subito l’aria che si respira nel campus e mi sono sentita immediatamente a mio agio con le persone che ho incontrato. Ho avuto tante proposte ed ho visitato altre università. Ma Duke probabilmente era già nel mio cuore. Continua a leggere