Edoardo Molinari, 53° con 145 colpi (72 73, +1), è rimasto l’unico italiano in gara nel Maybank Malaysian Open, a Kuala Lumpur (par 72): usciti al taglio (caduto a 146) per il quarto evento consecutivo, Matteo Manassero, 103esimo con 149, e Marco Crespi, 122° con 151. Ha mantenuto il comando con 133 colpi (66 67, -11) l’inglese Lee Westwood, campione uscente, ma è cambiato il suo compagno di viaggio che ora è lo spagnolo Alejandro Cañizares (133 – 68 65, -11), subentrato al nordirlandese Graeme McDowell, sceso in ottava posizione con 139 (-5). Continua a leggere
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I golf caddies portano in tribunale la PGA Tour: pagateci o niente sponsor sulla casacca
Anche i caddies, nel loro piccolo, s’incazzano. E quando succede la parola passa dal green alla scrivania di un avvocato: un sostanzioso gruppo di caddie americani ha lanciato una causa collettiva contro la PGA Tour, la società privata che gestisce il circuito americano di golf. Il pomo della discordia sono le pettorine che ognuno di loro indossa nelle gare sul Tour. Su quelle casacche la PGA Tour fa cassa, mettendoci nomi e loghi dei suoi sponsor istituzionali: chi le porta per due o quattro giorni davanti a decine di telecamere e fotografi invece no.
Secondo la “parte lesa”, la cifra incassata (e non divisa) si aggirerebbe sui 50 milioni di dollari.Il gruppo di caddy professionisti hanno depositato un ricorso collettivo al tribunale della California dove si ricorda che nessuno di loro ha mai ceduto i rispettivi diritti d’immagine alla PGA Tour.
I caddies sono liberi Continua a leggere
Malaysian, Westwood e McDowell in testa Rischio taglio per Manassero e Crespi
Rory McIlroy sconfitto… solo in tribunale: 17 milioni ai suoi vecchi manager
Gleneagles in vendita a 260 mln di euro
Ufficialmente in vendita un pezzo di storia del golf: la Diageo Plc ha annunciato di aver avviato le trattative per la cessione di Gleneagles, sede dell’ultima edizione di Ryder Cup. Luxury hotel, tre campi da golf e 343 ettari di terreni nella Scozia centrale valgono, secondo il broker incaricato (Jones Lang LaSalle Inc.) 301 milioni di dollari, vale a dire 260 milioni di euro e spiccioli. Nel 2005 l’hotel ha ospitato il vertice del G8.
L’albergo, scrive il sito di Bloomberg, ha 232 stanze e fu costruito nel 1924 dalla Caledonian Railway Company. Il King’s Course, uno dei campi più famosi al mondo, era stato invece realizzato cinque anni prima. Nel 1921 quel campo ospitò una gara di golf tra Gran Bretagna e Stati Uniti: finì 9-3 per i padroni di casa e iniziò la saga della moderna Ryder Cup. Quasi un secolo dopo Continua a leggere
Lydia Ko nuova regina del golf a 17 anni
A Phoenix la prima volta di Brooks Koepka Molinari 22esimo. Woods mai così male
Francesco Molinari ha concluso al 22° posto con 277 colpi (-7) il Waste Management Phoenix Open, segnato per sempre dalla sua hole-in-one alla buca 16. A Scottsdale (Arizona) ha vinto con 269 (-15) Brooks Koepka che, in un acceso finale, ha avuto la meglio di misura su Bubba Watson, Ryan Palmer e Hideki Matsuyama (270, -14). Al quinto posto Martin Laird (-12) e il brillante amateur spagnolo Jon Rahm, al settimo.(-11). Koepka ha ricevuto un assegno di 1.134.000 dollari.
Il 24enne di West Palm Beach ha ottenuto il primo titolo nel circuito. Ha iniziato la carriera nel Challenge Tour dove è rimasto ben poco. Infatti ha vinto un torneo a settembre 2012 (Challenge de Catalunya), poi nel 2013 ne ha infilati altri tre nell’arco di un mese, tra maggio e giugno, (Montecchia Golf Open, Challenge de España, Scottish Challenge) ed dopo il terzo, secondo la relativa norma, è passato direttamente nell’European Tour. Continua a leggere
A Dubai nessuno frena Rory McIlroy Strepitoso Paratore, 13esimo assoluto
A Phoenix hole in one di Francesco Molinari La tribuna diventa una curva da stadio
Francesco Molinari è entrato nel cuore dei golfisti americani: nel terzo giro del Waste Management Phoenix Open Chicco ha centrato una hole-in-one alla buca 16, trasformando la tribuna alle sue spalle con 15mila persone in una curva da stadio. Gli spettatori sono impazziti, alzandosi in piedi, battendo le mani e lanciando sul campo bottigliette d’acqua. Al punto che è stato ritardato il tee shot del team successivo, per consentire di rendere presentabile l’area di partenza.
Una scena quasi mai vista su un green ma Francesco Molinari ci è riuscito, imbucando al volo un par 3 da 123 metri con un pitching wedge. Evidente la grande gioia dell’azzurro che si è preso la meritata dose di applausi e poi ha ringraziato su Twitter con un solare messaggio: “Sono stato a tanti eventi sportivi di ogni tipo. Ma il boato di oggi alle 16 è il più forte di tutti quelli sentiti. Spero che tutti si siano divertiti come ho fatto io”.
Anche grazie a questo colpo Chicco chiude il terzo giro in ottava posizione con un complessivo -8. In testa Laird (-13).
Era dal 2011 che non si registrava una buca in uno sulla 16 a Phoenix.
Le parole di Chicco a fine gara – “Innanzi tutto – ha detto Molinari – sono particolarmente felice per il risultato. Ho giocato bene per tutto il giorno ed è sempre una buona cosa non avere bogey nello score. Continua a leggere