Presidents Cup 2015 agli Usa solo all’ultima buca dell’ultima gara

Finale col brivido per la Presidents Cup 2015: gli Stati Uniti hanno vinto sull’International Team all’ultima buca dell’ultima gara sul percorso di Incheon, in Sud Corea. Così la sfida tra Usa e Resto del Mondo (Europa esclusa) è finita con un 15,5 a 14,5 che ha tenuto sulle spine tutti.  Il punto decisivo per la competizione che si tiene ogni due anni è arrivato da Bill Haas (figlio del capitano Usa e convocato con una wild card) su Sang-moon Bae, coreano ben conosciuto perché dovrà presto lasciare il golf.
Visto il risultato finale, è evidente dire che si sia trattato di una sfida molto equilibrata, come hanno testimoniato anche i singoli terminati in parità (6-6). Due i momenti decisivi: il punto di vantaggio conquistato dagli americani nelle quattro sessioni di doppi (9.5-8,5), e l’incredibile errore dell’indiano Lahiri che, mancando un putt di un metro per pareggiare contro Kirk (1 up per lui), ha fatto pendere la bilancia dalla parte degli Usa.

Sang-moon Bae e Bill Haas

Gli Stati Uniti portano quindi a nove le vittorie in Presidents Cup a fronte di un pareggio e una sconfitta.

Una sola ma molto pesante la battuta d’arresto: nel 1998 a Melbourne l’International Team inflisse agli americani uno storico  20,5-11,5 (all’epoca i punti erano 32) e Jack Nicklaus ne uscì criticatissimo per essere divenuto il capitano Usa ad aver subito il passivo più pesante della storia in tutti gli incontri internazionali dei team a stelle e strisce. Continua a leggere



Qualifying School, Michele Ortolani vince lo Stage 1

Bella impresa del dilettante azzurro Michele Ortolani il quale si è imposto con 272 colpi (-16) nello Stage 1/Section D della Qualifying School dell’European Tour, sul percorso del Circolo Golf Bogogno (par 72). Il 19enne portacolori del GC Monticello, vincitore quest’anno dell’International Austrian Amateur, ha superato gli svedesi Krister Eriksson (-14) e Per Langfors (-13).

Michele Ortolani

Michele Ortolani (foto Facebook)

Gli italiani sono stati gli assoluti protagonisti. Infatti altri sette sono terminati tra i primi 25 classificati e accompagneranno Ortolani allo Stage 2: sono Francesco Laporta, quarto con 277 (-11), l’altro amateur Jacopo Vecchi Fossa, Filippo Bergamaschi, Nunzio Lombardi, Enrico Di Nitto, Francesco Testa e Andrea Perrino.

PROMOSSO ANCHE PELLICCIA – Nell’altra gara dello Stage 1/Section D, (Frilford Heath Red, par 72), ad Abingdon in Inghilterra, è entrato tra i 27 qualificati Valerio Pelliccia, 14° con 286 -2). Ha vinto con 276 colpi l’inglese Laurie Canter. E’ stato squalificato Federico Elli. Continua a leggere



PGA, Jordan Spieth giocatore dell’anno 2015

Jordan Spieth Più scontato del panettone a Natale, Jordan Spieth è stato eletto giocatore della stagione 2014-15 della PGA. A nominarlo i suoi colleghi del tour in un sondaggio il cui risultato era sin troppo scontato. A 22 anni, in un anno Spieth ha vinto – tra l’altro – due Major, il Tour Championship, la FedEx e ha conquistato la vetta del World Ranking. Dettaglio non trascurabile: ha incassato 22 milioni di dollari. “E’ una stagione da incorniciare – il suo commento a caldo – e il fatto di venir votato dai miei colleghi dimostra che fatica e risultati pagano”. E che risultati! Jordan ha passato il taglio 21 volte su 25 gare disputate. Continua a leggere



Matteo Delpodio vince l’EMC Challenge all’Olgiata

La prima volta sul Challenge Tour di Matteo Delpodio! Il trentenne torinese ha vinto l’EMC Golf Challenge con lo score di 279 colpi (69 68 71 71, -5) all’Olgiata Golf Club. Piazzato Filippo Bergamaschi che ha chiuso in sesta posizione con 285 colpi (73 71 72 69, +1).

Matteo Delpodio (Foto Alessandro Bellicini)

Matteo Delpodio (Foto Alessandro Bellicini)

Il vincitore ha ricevuto un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro e si è messo in corsa per entrare tra i primi 45 dell’ordine d merito (è ora 36°) che andranno a contendersi 15 “carte” per l’European Tour 2016 a novembre in Oman. Secondo a tre colpi l’inglese Gary Boyd, terzi a cinque i francesi Thomas Linard, Edouard Dubois e lo svedese Sebastian Soderberg.

Così gli altri italiani: al 22° posto con 290 (+6) Stefano Pitoni, al 40° con 293 (+9) Francesco Laporta e Andrea Pavan, al 45° (+10) Niccolò Quintarelli, al 50° (+12) Alessandro Tadini e al 58° (+15) il dilettante Luca Cianchetti. Continua a leggere



L’Alfred Dunhill al danese Thorbjorn Olesen

Thorbjorn Olesen, 26enne di Furso, ha siglato il terzo titolo nell’European Tour vincendo con 270 colpi (68 66 65 71, -18) l’ Alfred Dunhill Links Championship,  disputatosi con formula pro am a coppie e con la partecipazione di 168 concorrenti sui tre percorsi dell’Old Course St. Andrews, di Carnoustie e del Kingsbarns (tutti par 72), in Scozia. Si sono classificati al secondo posto con 272 (-16) gli statunitensi Brooks Koepka e Chirs Stroud.Thorbjorn Olesen
Sono usciti al taglio dopo 54 buche Matteo Manassero, 85° con 213 (-3), Marco Crespi, 157° con 224 (+8) e Renato Paratore, 160° con 225 (+9).

A Olesen sono andati 708.171 euro su un montepremi è di 4.460.000 euro.
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Alfred Dunhill, in testa per ora c’è Broberg In campo anche Del Piero e Shevchenko

(a cura di Gianpaolo Cincione)

Lo European Tour fa tappa in Scozia per il prestigioso Alfred Dunhill Championship, un torneo dal montepremi di ben 5.000.000 e dalla formula particolare. Si gioca infatti su tre percorsi diversi ( i mitici Carnoustie, St.Andrews e Kingsbarns) e il taglio cadrà dopo 54 buche ( quando ogni giocatore avrà giocato su ognuno di essi ). I primi 60 (e i pari merito) si contenderanno la vittoria domenica.Il torneo è Pro Am ovvero: i 168 professionisti gireranno in coppia con 168 amateur,tra cui tanti ex calciatori (Del Piero, Cruyff, Shevchenko), attori (Andy Garcia e Hugh Grant su tutti ),cantanti, papà (Kaymer sr ) e uomini d’affari. Ci sarà una speciale classifica che decreterà la coppia migliore secondo la formula del quattro palle.

Al momento lo svedese Krisoffer Broberg è al comando dopo il giro in 64 (-8) ottenuto sul St.Andrews. Insieme a lui l’inglese Mullen ( invitato e al suo primo torneo sul Tour ) e l’irlandese Dunne ( autore di una hole in one ) che però si sono disimpegnati sul Kingsbarns, il percorso più facile, come molti giocatori che troviamo nelle prime posizioni come gli inglesi Bland,Wall e il danese Kjeldsen quarti a -7 (65). Un po’ indietro coloro che hanno affrontato il più difficile Carnoustie.
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Open Disabili, a Miglianico vince Bjorkman

Spesso la domanda sorge legittima: quale linea sottile divide un atleta normodotato da uno disabile? A chi ha assistito al 15esimo Open Disabili di Miglianico (Chieti) quella linea appare quasi invisibile. A spuntarla, nel netto e nel lordo, è stato lo svedese Joakim Bjorkman, un golfista che potrebbe tranquillamente giocare con i professionisti “normalmente abili”. Se Bjorkman è un idolo in Svezia, stessa cosa si può dire per il romano Pier Federico Rocchetti, impostosi come campione italiano disabili.

Bjorkman e Rocchetti sugli scudi al circolo di Miglianico, quindi, ma più in generale sono stati due giorni di eccezionale spettacolo sportivo e sociale, con golfisti provenienti da tutta Italia e da Spagna, Svezia, Finlandia, Francia, Inghilterra.

Joakim Bjorkman

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OLTRE AL GOLF – Nell’ambito della competizione sportiva, i vertici del Miglianico hanno anche allestito un convegno dal tema “Diverse abilità nello sport e nel turismo“, cui hanno partecipato autorità politiche e sportive, compresi esponenti di spicco della Fig. A proposito di federazione, al termine della manifestazione, il commissario tecnico della nazionale di golf disabili – Massimo Mannelli – ha comunicato l’elenco degli atleti convocati ufficialmente per il prossimo campionato europeo (a Malaga, fine ottobre): Pier Federico Rocchetti, Paolo Vernassa, Angelo Casu, Miguel Terzi. Continua a leggere



Spieth vince la Fedex, torna n.1 al mondo Incassa 11 milioni di dollari in un weekend

Quattro titoli e 11 milioni di dollari in un colpo solo. E’ un settembre indimenticabile per il 22enne Jordan Spieth che ad Atlanta in Georgia, ha vinto il Tour Championship, ultima gara della stagione americana, conquistato la FedEx Cup (primo premio 10 mln di dollari), conquistato il primo posto assoluto nell’ordine di merito Usa, tornando numero uno mondiale.

Jordan Spieth alza i due trofei che gli hanno fruttato in totale più di 11 mln di dollari (foto Afp)

Nel quarto e ultimo torneo di playoff di FedEx, Spieth ha preso il comando nel terzo turno, sorpassando Henrik Stenson, protagonista nei primi due giri. Ha poi condotto il quarto tenendo sempre a distanza di sicurezza i rivali e, in particolare, lo svedese, che è stato in partita fino alle ultime buche, dove ha ceduto vistosamente. Decimo il numero uno del ranking per una settimana Jason Day, più indietro ancora McIlroy.

MOLINARI MANTIENE LA CARTA – Nella graduatoria finale della FedEx Cup, Spieth (3.800 punti) ha preceduto Stenson (p. 2.307), Day (p. 2.290), Fowler (1.838) e Watson (1.680).

Jackpot complessivo per il vincitore di 11.485.000 dollari, inclusi 1.485.000 dollari di prima moneta della gara (montepremi $ 8.250.000).

In stagione Spieth ha guadagnato sul circuito ben 12.030.465 dollari, superando il record stabilito da Vijay Singh ($ 10.905.116) nel 2004. Al 103° posto Francesco Molinari ($ 997.389), che ha conservato la ‘carta’. Continua a leggere



Maestri PGA, Costantino Rocca campione d’Italia

Una settimana dopo il secondo giro in par all’Open d’Italia, Costantino Rocca ha dominato il 18° Campionato Maestri della PGA Italiana, dedicato alla memoria del maestro Renzo Trentin recentemente scomparso e svoltosi al Golf Club Grado. Per il titolo Rocca ha ricevuto 3.000 euro su un montepremi di 19.000 euro.

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Costantino Rocca durante la premiazione (Foto pga.it)


Il bergamasco ha concluso le 36 buche con lo score di 136 colpi (67 69, -8), unico ad aver effettuato entrambi i giri sotto par e avendo realizzato nel primo il parziale più basso del torneo con 67 (-5). In seconda posizione con 143 (-1) Akim Hassan e Luca Beneduce, in quarta con 144 (par) lo statunitense Zeke Martinez, in quinta con 145 (+1) Federico Elli.
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