Elezioni Federgolf 2025, cambia la geografia del golf italiano

Cambia il presidente della Federgolf ma cambia anche la geografia del golf in Italia. Le elezioni Federgolf 2025 hanno portato una ventata di novità dentro la stanza dei bottoni del massimo organismo golfistico del nostro Paese.

Solo cinque mesi fa con Franco Chimenti vincitore su Ivan Rota avevamo un consiglio federale così eletto in rappresentanza di associazioni e società affiliate e aggregate:

  • Marco Francia (1.176 voti), presidente Federgolf Piemonte
  • Maria Amelia Lolli Ghetti (1.176 voti), presidente Golf Margara (Piemonte)
  • Stefano Frigeri (1.064 voti), presidente Federgolf Emilia-Romagna
  • Manola Neri (1.043 voti), direttrice Circolo Alisei (Pietrasanta, Toscana)
  • Roberto Berger (945 voti), presidente Barlassina (Lombardia)
  • Enrico Lulli (917 voti), presidente Fioranello (Roma)
  • Stefano Mazzi (812 voti), presidente Federgolf Veneto.

I sette consiglieri eletti appartenevano tutti all’area di Franco Chimenti. Geograficamente parlando la squadra era alquanto eterogenea: due consiglieri arrivavano dal Piemonte, poi uno a testa da Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.

Stavolta le cose sono andate diversamente. Ecco i risultati delle elezioni Federgolf 2025:

  • Stella Coppi (987 voti), advisory board Progetto Ryder Cup, Lazio
  • Maria Amelia Lolli Ghetti (959 voti),
  • Franco Piras (875 voti), general manager Le Rovedine (Lombardia)
  • Renato Cerioli (826 voti), vice-presidente Carimate (Lombardia)
  • Stefano Frigeri (812 voti)
  • Alberto Treves de Bonfili (805 voti), ex presidente Arzaga (Lombardia).
  • Armando Borghi (770 voti), presidente Golf Milano

Tra il più votato e il settimo eletto ci sono solo 217 voti mentre a settembre la distanza era di 364. Stavolta nessuno ha sfondato i mille voti. Stella Coppi, oggi la più votata, ad ottobre fu eletta come rappresentante degli atleti dilettanti: ora al suo posto c’è Silvia Valli (Monticello, Lombardia). Confermato Vaccaro (Emilia-Romagna) per i professionisti. Per i tecnici c’è Stefano Betti.

La cartina del nuovo consiglio federale è presto disegnata: quattro lombardi, un piemontese, un emiliano e un laziale. Da sette regioni si è passati a quattro.

Dei sette votati a settembre solo due sono rimasti in sella nel febbraio 2025: si tratta di Lolli-Ghetti e Frigeri.

Per ironia della sorte scompaiono le regioni che avevano espresso i candidati alla poltrona di Presidente: Cristiano Cerchiai è veneziano mentre Gianni Collini è pratese. Colpisce l’assenza della Toscana, soprattutto nell’anno in cui l’Open d’Italia di golf si giocherà all’Argentario.

Altra rottura col passato il fatto che il consiglio del nuovo presidente di Federgolf Cristiano Cerchiai non sia più monocolore: dei sette eletti da circoli, cinque provengono dalla squadra del vincitore e due (Piras e Borghi) da quella di Collini. Adesso si tratta di amalgamare il gruppo e lavorare per il futuro del golf.

Ultima annotazione: il consorzio Golfimpresa non ha rappresentanti in consiglio federale in questa tornata (erano due a settembre).