Open d’Italia di golf come ripartenza: a Cervia e all’Argentario

Franco Chimenti, Stefano Bonaccini, Massimo Medri alla presentazione dell'Open d'Italia di golf (Foto Ansa)
Franco Chimenti, Stefano Bonaccini, Massimo Medri alla presentazione dell’Open d’Italia di golf (Foto Ansa)
di Sauro Legramandi

BOLOGNA – Il golf come ripartenza non solo sportiva. Il primo Open d’Italia dopo la prima Ryder Cup a Roma si giocherà all’Adriatic Golf Club di Cervia dal 27 al 30 giugno 2024. Il secondo, quello 2025, sarà invece in Toscana, al Golf Argentario. Due terre piegate ma non spezzate dall’acqua.

“Mi ha chiamato Bonaccini – racconta Franco Chimenti, presidente di Federgolf – e mi ha spiegato di voler ripartire anche attraverso lo sport dopo un evento disastroso come l’alluvione. Mi ha convinto a posticipare di un anno la scelta dell’Argentario come sede. Sono certo che l’Open d’Italia 2024 lascerà un segno nella Sport Valley. Porterà turismo come abbiamo visto di recente con la Ryder Cup per Roma. Sarà un bel turismo come già accaduto in tante nazioni, dalla Spagna alla Danimarca, passando per il Portogallo. A Cervia si giocherà un mese prima delle Olimpiadi a Le Golf National dove l’Italia ha un conto aperto. Sono un visionario, lo sapete da 24 anni: dico oggi che a Parigi saremo protagonisti”.

Il presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti, con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (Foto ANSA/ UFFICIO STAMPA REGIONE EMILIA-ROMAGNA)

Il padrone di casa ha le idee chiarissime su cosa rappresenti il golf per la sua Emilia-Romagna. “Sport e musica sono in assoluto il miglior strumento di promozione del turismo. Pensate che – spiega Stefano Bonaccini – lo scorso settembre abbiamo registrato un incremento di 350mila presenze legato ad eventi sportivi come la Motogp a Misano, la tappa del circuito Ironman, la Nove Colli di ciclismo e il primo anno della Coppa Davis a Bologna. Ho chiesto io l’Open d’Italia al presidente Chimenti per far ripartire il nostro territorio. Non dobbiamo dimenticare cosa abbiamo subito in questi anni, due terremoti e un’alluvione. I terremoti vengono ricordati fino all’ultima maceria rimasta a terra, l’alluvione rischia di essere dimenticata. Ed è quello che non vogliamo”.

Chi dimostra di averci visto lungo con il golf è l’amministrazione comunale di Cervia, oggi rappresentata dal sindaco Massimo Medri. “Cervia crede in questo sport da almeno quarant’anni – dice il sindaco – quando aprimmo il primo percorso di golf pubblico poi dato in gestione a privati. L’Adriatic era ed è una valore aggiunto per noi”.


Open 2024 a Cervia

Confermata a fine giugno, la tappa del DP World Tour sarà particolarmente attesa visto il ritorno in massa dei giocatori italiani con carta piena sul principale circuito europeo.

Adriatic Golf Club di Cervia, sede dell'Open d'Italia di golf 2024
Adriatic Golf Club di Cervia, sede dell’Open d’Italia di golf 2024

In quel periodo dell’anno, inoltre, tutto il mondo avrà gli occhi puntati sull’Emilia-Romagna: proprio il 29 giugno il Tour de France prenderà il via in Italia con la Grande Partenza Firenze-Emilia-Romagna. Tre le tappe (Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino), tre gli omaggi a campionissimi (Bartali, Pantani, Coppi).

Per l’Emilia-Romagna l’Open d’Italia di golf non è una novità ma quasi. Da queste parti si giocò nel 1993 a Modena quando vinse il neozelandese Greg Turner.


Open 2025 all’Argentario


Ancora da definire con esattezza la data dell’Open d’Italia 2025 in provincia di Grosseto anche se, a grandi linee dovrebbe tenersi a fine agosto, a quattro settimane dal primo tee time della Ryder Cup di Bethpage (New York) previsto per il 26 settembre.

Golf Argentario, sede dell'Open d'Italia 2025
Golf Argentario, sede dell’Open d’Italia 2025

L’Open d’Italia torna in Toscana dopo 42 anni, giusto il tempo per respirare un po’ di leggenda. Chi c’era ricorda magari l’ultimo Open in Toscana, ossia quel del 1983 all’Ugolino di Firenze dove un certo Bernhard Langer superò al playoff la leggenda chiamata Severiano Ballesteros. In quel field, tra gli altri, Greg Norman, Costantino Rocca, Baldovino Dassù, Stefano Mannelli, Kenneth John Brown, Sam Torrance e Sandy Lyle.


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