Libera critica in libero Open d’Italia di golf: ma una cosa bella no?

Open d'Italia di golf: ecco il catalogo delle critiche
Istantanee durante e dopo l’Open d’Italia di golf

Prima di mandare in soffitta l’Open d’Italia di golf 2023 di golf e iniziare il countdown per la Ryder Cup spazio a qualche considerazione (soggettiva) e a qualche dato (oggettivo).

Al Marco Simone è andata in scena una piece teatrale polifonica e monotematica. Più voci (molte senza conoscersi) si sono concentrate su una sola cosa: esercitare il diritto di critica.

di Sauro Legramandi

Si tratta di una facoltà sacrosanta e più che legittima. Ognuno è libero di dire la sua. Lo faccio anche io, con qualche dato sotto mano e una premessa. Sono un giornalista che principalmente non si occupa di golf e dirigo un circolo di golf. I rapporti con Federgolf sono – e resteranno – di natura professionale.


Il catalogo delle critiche all’Open d’Italia di golf


Di Roma ho sentito criticare il field dei 156 giocatori al via giovedì 4 maggio. Critica oggettiva e giustificata: come giocatore più forte siamo passati da McIlroy (al tempo dell’Open 2022 numero tre al mondo) a Meronk (fino a domenica mattina numero 63). A settembre c’erano tre Major Champions (Rory, Fitzpatrick e Molinari), quest’anno tutti impegnati sul PGA Tour. C’erano italiani competitivi sul Dp World Tour mentre ora gli azzurri non brillano nei vari leaderboard. Altrettanto vero che a differenza di settembre ha vinto il più forte nel field (MacIntyre trionfò da numero 110 al mondo),

Critiche al pubblico presente. Al Marco Simone “c’erano quattro gatti in croce” o “non c’era nessuno” è la frase più gettonata nelle bacheche. A Guidonia non si è vista la folla delle edizioni al Milano (il campo è inserito in un immenso parco pubblico).



La sensazione (soggettiva) di vuoto cozza con i numeri (oggettivi): quest’anno infatti c’è stata più gente rispetto al 2022. Secondo i dati forniti da Federgolf, lo scorso Open d’Italia di golf (quello con Rory, i campioni Major…) ebbe 14.150 spettatori complessivi (così suddivisi: 2.000 nel primo giorno, 3.000 nel secondo, 4.000 nel terzo e 5.150 nel quarto). L’Open d’Italia 2023 (quello di Meronk, Langasque e Guerrier) è arrivato a quota 16.000 (ossia 2.000, 3.000, 5.000 e 6.000).

Tanti hanno preso di mira “le tribune desolatamente vuote” intorno alle partenze, in particolare sulla buca 1. Qui la critica diventa fake news: le tribune non erano vuote ma chiuse per questioni di agibilità e lavori in corso.

Oggettivamente scomoda la collocazione in calendario dell’Open d’Italia 2023, in concomitanza con il Wells Fargo Championship, gara del PGA Tour da venti milioni di dollari. Il vincitore, Wyndham Clark (al primo successo in carriera), ha incassato 3,6 milioni di dollari, vale a dire più del montepremi complessivo in palio a Roma (3,25 milioni in tutto). Meronk è tornato a casa con 525mila dollari.

Era possibile scegliere un’altra data? Non lo sappiamo. Oggettivi gli impegni: lo scorso fine settimana in Italia c’era il ponte del Primo Maggio, il prossimo saranno in svolgimento gli Internazionali di tennis. Sul PGA dall’11 al 14 maggio c’è l’AT&T Byron Nelson in Texas (9,5 milioni di dollari in palio), la settimana seguente tocca al secondo Major di stagione (il PGA Championship).

Era possibile scegliere un’altra location? No. Il contratto con gli inglesi prevede che nei tre anni precedenti l’evento l’Open nazionale si disputi sul campo della Ryder Cup. Quindi volenti o nolenti a Guidonia Montecelio si doveva andare.

Qualcuno ha storto anche il naso sul percorso. Qua i pareri sono opposti. Per certi il campo era troppo facile per professionisti, per altri troppo impegnativo per chiunque. Come scritto, il vincitore non ha chiuso a venti-ventidue colpi sotto il par bensì a -13 (come Hoojgard due anni fa).

Guido Migliozzi impegnato all'Open d'Italia di golf
Guido Migliozzi impegnato all’Open d’Italia di golf

Nel mirino anche la scarsa copertura mediatica della manifestazione. “Non ne parlano i tg” oppure “La notizia era scritta in piccolo sul giornale” è oggettivo ma del resto quale direttore di testata dedicherebbe un minuto dei trenta di un tg o una paginata sul cartaceo a uno sport che in quattro giorni fa muovere 16mila persone? Almeno con un italiano in contention qualche riga in più l’avremmo strappata.

Ho sentito e letto di golfisti che si lamentavano anche della clubhouse (!), dell’accento romano dei commentatori Rai (!!) e perfino della forma del trofeo consegnato a Meronk (!!!)

Ma io dico: una cosa bella dell’Open d’Italia 2023 ci sarà pur stata? Io ne ho più di una in mente. Aspetto le vostre. (clicca qua e scrivi).


I COMMENTI

Massimo Calcagno
“Cosa mi è piaciuto? Tutto.

1. La logistica – Strade quasi completamente rifatte, parcheggio veloce, trasporto immediato al campo senza code, neanche al termine della manifestazione

2. Gratuito – Neanche l’ abbonamento a Sky Golf è gratis.

3. I giocatori  – Nessuno dei very top ma hanno giocato con grinta e professionalità.  

4  Campo – Chi dice che il campo è facile non lo ha mai e poi mai giocato: green velocissimi, tagliati perfetti, con pendenze diaboliche che ti sbattono fuori come sbagli. Campo con dislivelli naturali notevoli. in pianura padana se li sognano. Bunker trappole . Ponentino permanente.

5. La gente – Tutti appassionati ed in rispettoso silenzio. Nessun esibizionista o caciarone o presenzialista  e vorrei dire molti che si conoscevano giocatori da tutta Italia , un piacere incontrarsi agli Open.

6. I giovani – Bellissima la gara finale Lazio contro Resto d’Italia under 14 , i ragazzi hanno cercato in ogni modo di entrare in contatto con i giocatori veri e di imparare.

7. I ministri alla premiazione – Diciamo le cose come stanno: alla premiazione c’erano 3 ministri di cui il vice presidente del consiglio, il presidente della Regione Lazio,  l’assessore allo sport del Comune di Roma,  il sindaco di Guidonia Montecelio.  Messaggio chiaro alla politica e della politica. In nessun altro circolo li avresti messi assieme. Ed in Italia la politica è tutto.

8. Caduta la maschera dei criticoni – Verifichi pure ma i criticoni sono golfisti da Sky. Parlano dalla  poltrona, leoni da tastiera ed il nulla agonistico. Forse gravitano sul golf con il loro piccolo business ma nulla a che fare con lo sport oltre la propria convenienza. Nessuno dei criticoni, verifichi, era presente di persona all’ ‘Open  : tutto da detto da casa come dimostra il commento sulle tribune blu della Ryder.

Congratulazioni per il suo articolo”. 

Ercole Pietracatella
“Sono un pensionato da sempre innamorato del golf, ma tifoso di calcio e gioco a snooker. Ho visto l’Open con Rory e quest’anno, anche senza campioni, tre giorni li ho passati a Guidonia. Ho i biglietti della Ryder da un anno e mezzo per me e mia moglie. Purtroppo il golf e lo snooker non sono sport da italiani. Quando qualcuno critica l’accento dei telecronisti, dimostra solo che ad alcuni non basta rubare nel calcio (…). Se devono entrare questi personaggi nel golf, Dio ce ne scampi e liberi.”


Cristian Bechstein (Tolcinasco)
“Nessun nome illustre, solo tre italiani dopo il taglio e alla fine in una posizione di classifica che lascia a desiderare. Per quanto riguarda la Ryder sono anni che noi golfisti della domenica la finanziamo da quando Chimenti aumentò la quota annuale di tesseramento da 70 a 100 euro cosa per la quale sono tutt’ ora contrario. Poi, diciamo la verità, il golf è uno di quelli sport che è molto meglio vederli alla televisione. Dal vivo non si vede nulla o quasi”.

Marco Previtali
“Ho visto in Tv l’Open, da fuori sembra  ben preparato, i green ottimi. Tutte queste critiche non sono condivisibili, quando si fa qualcosa di buono va premiato”. 

Alberto Martin
“L’Open d’Italia purtroppo rispecchia il Golf attuale in Italia. Pochi giocatori, pochi professionisti attualmente in forma, tutti in attesa di una Ryder Cup salvifica. Il campo direi molto interessante e vario (decisamente meno noioso del West Fargo) mi sembra pronto per Settembre, i nostri giocatori decisamente no.  Meronk ha nobilitato la sua posizione nel ranking e si dovrebbe essere guadagnato la Ryder.  Il gioco visto in tv è stato interessante quanto quello in USA anche se con un field sulla carta risibile. Grazie Marco Simone, grazie gioco del golf”.

Roberto Molina
“Volevo sapere se le strade per raggiungere il circolo sono terminate oppure ci sono come ho sentito molte difficoltà e anche i parcheggi sono in fase avanzata? Grazie”.


Gianfranco Panscazio
“Golfista scarso da trent’anni, ho giocato su 141 campi in 5 continenti, ho seguito la prima giornata al Marco Simone. Mi sento di dire che: 

– il Marco Simone è un campo tutt’altro che banale, ondulato da ogni punto di vista (buche, fairways, green). Certo non lunghissimo, ma comunque metterà alla prova anche i top players, I diversi tagli d’erba e la festuca prossima al fairway creano insidie ai migliori. Ho visto Cabrera Bello uscire a fatica dal rough e le riprese hanno mostrato che il bunker della 16 si è rivelato la trap che ha deciso il torneo.

– Guidonia non è il miglior angolo della campagna romana, ma mi ha sorpreso lo spazio disponibile intorno al percorso, condizione indispensabile per ospitare la Ryder Cup, come ha giustamente osservato Sauro Legramandi. Credo che nemmeno Monza con il suo splendido parco stia alla pari con il campo romano sotto questo profilo.

– Non c’è dubbio che i lavori in corso per raggiungere gli standard richiesti dalla Ryder abbiano penalizzato l’Open, ma da spettatore ho trovato l’organizzazione impeccabile. Certo a settembre i flussi saranno maggiori, e tutto sarà più complicato, ma è una questione di risorse da mettere in campo, e credo ci sia margine per questo.

– Ho seguito in campo 5 edizioni dell’Open d’Italia, in un’occasione da volontario, e mi sento di mettere Marco Simone in testa per la qualità dell’organizzazione e della struttura.

Ben vengano le critiche, ma che siano frutto di ragionamenti golfistici, non di semplificazioni generaliste.”

Stefano Sesana
“Delusione totale, la data ha ucciso il nostro Open. Mai mi era capitato di non dare nemmeno un occhiata ai due giri finali su Sky. Trovo inoltre pessima la decisione di non partecipare da parte di Francesco, anche alla luce del fatto che non parteciperà questa settimana al PGA , ormai negli States è solo un comprimario e il passaggio del taglio è il massimo che può ottenere. La sua presenza in “contention” avrebbe cambiato il senso del torneo!”


16 risposte a “Libera critica in libero Open d’Italia di golf: ma una cosa bella no?

  1. Tutto ciò che è scritto è pienamente condivisibile e lodevole, se posso permettermi.

    Mi spiace che non sia venuto fuori, nella competizione Italian Open, il fattore “lamento” del mancato taglio da parte dei Nostri Atleti rappresentanti:

    -“non perché loro ci debbano nulla, e, giustamente se sono arrivati a partecipare all’Italian Open, non è di certo per i nostri sacrifici”…. quali peraltro?

    Ciò è dovuto soprattuto al loro impegno, ai loro allenamenti e ai loro esborsi economici… ci mancherebbe altro!

    Però… perché questo impegno non ci porta mai ad essere competitivi al massimo in tali manifestazioni, e, come ci si potrebbe auspicare su un percorso di casa?

    Questo il mio post:

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02v9VaukwFa19JjjNE7MrgSiF9LC1tu3jKGrtYmX9yDsE8cZ6Z7zSwc6q2MQJLdDsVl&id=100012039101059

    come ho scritto e a ragion di ció, desideravo spunti: “cosa realmente ci manca, per poter fare meglio?…

    … “per me personalmente un’amarezza!”.

    Grazie Sauro per il tuo continuo e costante impegno, ma soprattuto per metterci la faccia.

    P.s. Non vuole essere solo una lamentela… bensì poter riuscire a comprendere e capire al meglio quale sia la direzione verso cui muoversi, per migliorare e per migliorarsi sempre e comunque.

    Michele Cola

    ⛳️👏👏👏👏⛳️

  2. Una cosa,la sappiamo tutti,chi organizza qualcosa dovrá sempre difendere contro tutte le critiche.Questo é normale.
    Da una parte dobbiamo essere contenti di avere la possibilità di poter organizzare un Open del golf in Italia.Ma avere in Settembre la piú importante gara del mondo nel Golf la “Ryder” e dover organizzare 5 mesi prima la gara che sarebbe lo test per campo,circolo,struttura e mi trovo con un Field di Partecipanti mediocre, allora devo pure chiedermi se anche la PGA Europea sosteneva questa gara abbastanza.Non lo só, ma forse non cera scritto niente nel contratto della Ryder, che almeno i giocatori probabili Europei della squadra, dovrebbero esserci.Sarebbe stato sicuramente fattibile.
    Che la regione Lazio ha solo 8 mila giocatori di golf non é colpa degli organizzatori,ma che i circoli in quel fine settimana devono organizzare gare sui loro campi ,fa pensare cosa? Che non lavorano insieme per mandare i giocatori ad assistere la gara al Marco Simone!!!Questo sí che devo criticare.
    Non ero presente allora non é permesso che critico qualcosa, riguardante campo e altro.

    Saluti e buona giornata.
    Paul Fischnaller

    • Concordo con te Paul, i circoli non dovevano organizzare gare nella settimana dell open . Un altra cosa mi sento di dire tutti i taxi e negli hotel non ho trovato nessuno che
      Sapesse cosa sia la Ryder cup, io penso che Roma dovrebbe essere invasa di cartelloni pubblicitari ( come aveva fatto Parigi) o altre forme pubblicitarie anche se i Biglietti sono già tutti venduti ma è bene parlarne Di questo Evento. Le strade sono in lavorazione e sicuramente le
      Chiuderanno come a Parigi quindi in zona passa solo afflusso per la Ryder, il mio unico pensiero è dove parcheggio? Spero solo
      Ci siano navette da Monterotondo 😍 . Le critiche poco costruttive lasciano il tempo che trovano, se chi commenta negativamente si fosse preso il tempo di fare un giro magari capiva molto di più. Tutte le mie note positive le ho scritte molte volte in diversi post di Sauro

  3. Da volontariato all’Open d’Italia sono d’accordo su tutto tranne che sull’affluenza del pubblico. Non so dove abbiano preso quei numeri ma posso assicurare che c’era molta meno gente di settembre. Per il resto si sapeva già che il field era condizionato dal goloso montepremi e relativi punti dati dal torneo americano.
    Sono piuttosto preoccupato invese per l’avanzamento dei lavori per la Ryder, la logistica intorno alla zona del campo fa pena e 60 Mila persone al giorno dovranno passare per un unico accesso e con un via e vai di navette da parcheggi lontani 20 minuti almeno dal campo. Per ora ho visto mezze tribune costruite e qualche lavoro sulla viabilità, del resto ancora nulla. Speriamo bene perché ci giochiamo molto.

    • Quando si danno le cifre tonde (3000 4000 5000) sono palesememte a caso. Se va bene, sono solo frutto di un’impressione, al peggio sono dichiarate così a fini strumentali. Un pò come le manifestazioni, i cui parecipanti si moltiplicano o diminuiscono a seconda della parte interessata. In realtà sai quante persone ci sono solo quando le conti una ad una, strappando i relativi biglietti. Il resto sono solo chiacchiere.

  4. Se all’Open c’erano 16.000 persone io sono Brad Pitt…una cosa bella? il clima, non ha piovuto, poteva andare peggio 😀

  5. Certamente il field non era altisonante, visto che molti si aspettavano di vedere dei top player all’open per saggiare il campo in ottica “Ryder”… Per quanto riguarda il campo e l’organizzazione non è cambiato molto da settembre. Purtroppo tutti gli sforzi profusi per rendere la location adeguata all’evento non riusciranno ad evitarci un grosso danno all’immagine, perché arrivando si attraversano strade piene di enormi buche e contornate da cumuli di immondizia😓

  6. Sono un pensionato da sempre innamorato del golf, ma tifoso di calcio e gioco a snooker. Ho visto l’Open con Rory e quest’anno anche senza campioni tre giorni li ho passati a Guidonia. Ho i biglietti della Ryder da un anno e mezzo per me e mia moglie. Purtroppo il golf e lo snooker non sono sport da italiani. Quando qualcuno critica l’accento dei telecronisti, dimostra solo che ad alcuni non basta rubare nel calcio (…). Se devono entrare questi personaggi nel golf, Dio ce ne scampi e liberi. Ercole

  7. Chi dice che il golf è meglio da casa che dal vivo forse farebbe meglio a murarcisi, dentro casa.
    Il field era quello di un normalissimo altro torneo del DP World Tour, non ci possiamo fare niente se i giocatori preferiscono il PGA, soprattutto se in contemporanea c’è un evento che come prima moneta ha l’intero montepremi dell’Open d’Italia. Evento peraltro praticamente obbligatorio. Per non parlare del fatto che la gente ritiene normale che un giocatore che sta in America venga a giocare in Europa per poi tornarsene in America di nuovo. Il teletrasporto non è ancora stato inventato.
    La verità è un’altra: è che il golfista italiano medio – soprattutto romano, vista la location – si sposta solo se c’è McIlroy, pure se l’evento è gratuito. Ripetiamolo ancora: GRATUITO. Io sono andato con un amico che di golf non sa nulla e si è divertito come un bambino. Nella peggiore delle ipotesi, ti fai un picnic con la famiglia sotto a un albero.
    Poi, parliamo del livello: non è che i giocatori che abbiamo visto quest’anno sono dei giocatori di circolo, eh. Sono dei professionisti e di altissimo livello, che si sono dati battaglia in una gara secondo me nettamente più interessante di quella dello scorso anno – peraltro, ricordiamolo, vinta da nessuno dei “big”.

  8. Come sempre la verità sta nel mezzo.
    E’ inutile nascondersi dietro alle cifre, l’affluenza di un Open nazionale in un paese dove lo sport in questione è di terza-quarta fascia, sarà sempre mediocre.
    Per la Ryder sicuramente ci sarà una maggiore affluenza nazionale, ma il grosso degli spettatori sarà straniero.
    Le critiche al campo sono ridicole, è stato rifatto appositamente per garantire la difficoltà necessaria alla Ryder e dubito che per vari motivi sia stato preparato al limite come lo sarà a settembre.
    Per quanto riguarda le tribune forse qualcosa si poteva fare, avendo l’Open 5 mesi prima della Ryder, parlare di agibilità significa solo non aver fatto le cose per tempo (e non serviva che ci fossero ovunque o che fossero aperte tutte).
    Infine non è che l’uno o l’altro giocatore “preferiscano” il PGA, semplicemente è il circuito top del mondo e se ottieni una carta o vieni invitato, ci vai.
    Nell’ambito del discorso Ryder si poteva forse orchestrare meglio con i due Tour l’incastro degli eventi per portare probabili membri dei due team a giocare? Forse sì, forse più realisticamente frega poco sia alle organizzazioni coinvolte e ancora meno ai giocatori che tanto sono abituati a imparare un campo in due giorni e quindi fanno a meno di una trasferta transcontinentale che nulla aggiunge alla loro stagione.

  9. La cosa sicuramente più bella, quasi commovente per tutto il movimento golfistico italiano, è stato il discorso, a tratti toccante, con cui il Presidente F.I.G. ha premiato il vincitore e chiuso l’Open 2023.

  10. Il Campo mi è sembrato eccezionale (rough alto a tre tagli) , molto adatto per la Ryder e certamente meglio di quello scempio di posto scelto dagli americani 2 anni fa. DP World Tour inevitabilmente da serie B alla luce dei montepremi modesti e del fatto che il premio più grande per i primi 10 sarà quello di emigrare sul PGA. Perché Molinari dovrebbe giocare a Roma e riuninciare ad un torneo da 20 mln di montepremi? In TV spettacolo modesto, il paragone tra Europa e Usa era impetoso; sembrava di vedere una partita di Coppa Uefa anni 80 giocata a Bucarest contro la Finale di Champions odierna). Colori sbiaditi e zero spettatori (le cifre della Fig sembrano alquanto gonfiate) contro colori sgargianti e pubblico delle grandi occasioni. Giusto così; da noi il golf è sport praticato da pochi egocentrici, montati ed arroganti mentre in USA è sport di massa. Firmato: un ex giocatore deluso (handicap 10). Saluti a tutti.

  11. Forse ci sono alcuni egocentrici e montati ma la maggior parte dei giocatori, pochi purtroppo, sono dei veri appassionati.
    Comunque la Ryder andava fatta a Milano.

  12. be’, allora ci metto una critica anche io….c ho giocato al Marco Simone, il campo mi è piaciuto molto, ma la location e lo skyline molto molto meno…..come il rudere senza finestre dietro il green della 13…c’è di meglio in Italia…..poi x carità, c’è chi ci ha buttato tanti soldi…..

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